Opportunità unica

partecipa alle aste immobiliari.

 

Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia


Aste immobiliari

 il tuo prossimo grande affare ti aspetta!

 

Il Friuli Venezia Giulia: una Regione connessa all’Europa

Il Friuli Venezia Giulia è una regione del Nord Est italiano, si affaccia sul Mare Adriatico e
confina con la Slovenia e l’Austria, vantando così una posizione strategica per quanto riguarda le
connessioni e le reti di trasporto che attraversano il continente europeo.

Sono presenti in Regione ben tre corridoi delle reti TEN-T, nello specifico:

• Corridoio Adriatico – Baltico, che mette in relazione Nord e Sud Europa connettendo l’area
mediterranea con il Mar Baltico e che attraversa da Sud a Nord la Regione;

Assistenza per i sovraindebitati

Saldo e stralcio

 

• Corridoio Mediterraneo, che mette in collegamento la Spagna meridionale con il confine
ucraino, sviluppandosi sulla direttrice Est-Ovest, attraversando il territorio meridionale della
Regione;

• Con l’introduzione del nuovo Regolamento UE 2024/1679 del 13 giugno 2024 è stato introdotto
il nuovo Corridoio Balcani occidentali – Mediterraneo orientale il quale coinvolge l’a rea di
Trieste e la mette in connessione a Sud con i porti di Capodistria e di Fiume proseguendo fino alla
Grecia, mentre a Nord si estende fino all’Austria e all’Ungheria.

 

La presenza delle reti TEN-T consente lo sviluppo di un trasporto sostenibile di lungo raggio
attraverso l’introduzione e il potenziamento del trasporto multimodale e il miglioramento dell’i
ntegrazione intermodale dell’intera catena logistica, garantendo la creazione di arterie
infrastrutturali per i flussi regolari di trasporto merci e passeggeri senza soluzione di
continuità con gli altri paesi attraversati. Il gestore dell’infrastruttura ferroviaria nazionale e
la Regione stanno intervenendo con investimenti significativi e mirati per la risoluzione dei colli
di bottiglia e per migliorare e rafforzare i tratti delle reti transeuropeee dei trasporti che
attraversano la Regione, utilizzando le varie opportunità di finanziamento rese disponibili negli
ultimi anni a partire dalle risorse PNRR, da altri fondi nazionali o europei quali ad esempio
quelli relativi al Programma CEF (Connecting Europe Facility), strumento finanziario dell’Unione
Europea volto a migliorare le reti europee nei settori del traporti, dell’energia e delle
telecomunicazioni.

 

Costo complessivo investimenti: 2,5 miliardi €

 

Interventi in corso di realizzazione:


• Potenziamento ferroviario Venezia – Trieste: Il progetto di potenziamento del tracciato
Venezia Mestre – Trieste prevede la realizzazione, per lotti, di un insieme di interventi per far
viaggiare i treni a una velocità massima di 200 km orari. L’intervento punta al miglioramento della
percorrenza della linea per il traffico merci e passeggeri, adeguando l’infrastruttura ai treni
lunghi 750m e aumentando la capacità dell’infrastruttura.

 

• Nodo di Udine: L’insieme di interventi previsti dal progetto del Nodo di Udine sono volti a
risolvere un significativo collo di bottiglia presente sul Corridoio Adriatico – Baltico attraverso
la realizzazione del nuovo posto di movimento(PM Cargnacco) e adeguamento a modulo 750 m,
realizzazione del nuovo apparato di Udine ACC, il raddoppio della linea di cintura PM Cargnacco
Bivio VAT e miglioramento funzionale della Stazione di Udine, interventi che consentiranno lo
spostamento di tutto il traffico ferroviario oggi sulla linea di cintura, migliorando la
funzionalità e la capacità dell’infrastruttura ferroviario a vantaggio dei sevizi passeggeri e del
traffico merci.

• Porto di Trieste: Gli interventi in corso di realizzazione e previsti nell’ambito dell’i
nfrastruttura ferroviaria a servizio del porto di Trieste riguardano un significativo e importante
potenziamento e ammodernamento della ferrovia , gli interventi previsti per fasi riguardano lo
Scalo ferroviario di Trieste Campo Marzio e di interventi su altri impianti presenti nell’area, con
la realizzazione di nuovi apparati tecnologici, di nuovi binari per arrivi e partenze, e altri
interventi finalizzati ad aumentare la potenzialità e la capacità dell’i nfrastruttura al fine di
confermare e migliorare ulteriormente una situazione che vede il Porto di Trieste al primo posto in
Italia per il traffico merci generato/attratto su ferrovia.

Assistenza e consulenza

per acquisto in asta

 

Upgrading Bivio Aurisina-Villa Opicina: Nell’ambito del potenziamento della linea Bivio
Aurisina – Villa Opicina si prevede la realizzazione (lavori già appaltati) di vari interventi
presso la Stazione di Villa Opicina, tra i quali anche l’adeguamento del modulo a 750 metri e
miglioramento della regolarità del servizio ferroviario anche nell’ottica di potenziamento del
servizio transfrontaliero tra Italia e Slovenia.

Interventi in via di progettazione:

• Lunetta di Gorizia: Il progetto è volto a collegare la linea Udine Gorizia Monfalcone con
la linea Gorizia – Nova Gorica senza inversione di marcia e nasce con l’obiettivo di rilanciare il
traffico intermodale merci nell’Interporto di Gorizia, rientrando nell’ambito delle attività di
adeguamento prestazionale e upgrading del corridoio TEN-T Baltico – Adriatico.

• Nuovo raccordo ferroviario Porto Nogaro – Linea Trieste – Venezia: la progettazione dell’i
ntervento è finanziata con fondi del bando “Connecting Europe Facility” (CEF) Transport e prevede
la realizzazione di una nuova infrastruttura ferroviaria finalizzata a rendere maggiormente
funzionale la connessione tra la via navigabile del Fiume Corno e l’asse ferroviario
Trieste-Venezia.

• Upgrading tecnologico della tratta Udine – Ronchi dei Legionari Nord: prevede il rinnovo
del sistema tecnologico di distanziamento nella tratta Udine – Gorizia – Monfalcone, lunga circa 46
km e la creazione del modulo a 750 metri utile alla gestione del traffico lungo il Corridoio
Baltico-Adriatico.

Ritorna all’indice

Vuoi acquistare in asta

Consulenza gratuita

 

Il Friuli Venezia Giulia: una Regione piattaforma logistica naturale

La piattaforma logistica del Friuli Venezia Giulia è costituita dai nodi portuali e
interportuali che si relazionano con il sistema delle aree produttive di interesse regionale ed è
strutturata in termini efficaci per sostenere sia le filiere logistiche relative a produzioni
esterne alla Regione, sia le filiere logistiche relative al sistema produttivo regionale che conta
diverse eccellenze nel settore dei prodotti siderurgici, legno-arredo, componentistica, etc.
Attraverso protocolli di intesa vengono indirizzati e sostenuti interventi volti al raggiungimento
della qualità e al miglioramento delle reti infrastrutturali necessarie allo sviluppo della
piattaforma logistica. L’Amministrazione Regionale si pone l’obiettivo di rendere la piattaforma
sempre più efficiente e sostenibile e di rinforzare i collegamenti all’interno della stessa
attraverso gli interventi mirati di tipo pianificatorio, infrastrutturale e finanziario.

Nello specifico i porti appartenenti alla piattaforma sono: il Porto di Trieste, il Porto di
Monfalcone e il Porto di San Giorgio di Nogaro.

Nell’ambito delle reti TEN-T il porto marittimo di Trieste, di rilevanza internazionale, è
individuato come “nodo CORE” dei tre corridoi Mediterraneo, Adriatico-Baltico e Balcani
occidentali-Mediterraneo orientale. Il porto marittimo di Monfalcone di rilevanza nazionale,
invece, è identificato come “nodo Comprehensive”, in una posizione baricentrica rispetto ai
Corridoi Mediterraneo e Adriatico-Baltico, mentre Porto Nogaro risulta essere un porto fluviale di
competenza regionale e “nodo Comprehensive” del Corridoio Mediterraneo.

Per quanto riguarda i quattro interporti, questi si distinguono per le loro specializzazioni
funzionali e merceologiche, collocandosi in aree geografiche strettamente connesse con le aree
portuali e produttive. Di seguito viene riportata una breve descrizione delle quattro
infrastrutture interportuali: Interporto di Trieste, Interporto SDAG di Gorizia, Interporto Centro
Ingrosso di Pordenone e Interporto di Cervignano del Friuli.

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 

• Interporto di Cervignano del Friuli


La struttura è posizionata lungo le linee ferroviarie Cervignano-Tarvisio e la
Venezia-Trieste e sulle autostrade A23 Palmanova-Tarvisio e A4 Venezia-Trieste, all’interno della
rete principale europea TEN-T (Corridoio ovest-est europeo “Mediterraneo” e il Corridoio nord-sud “
Adriatico-Baltico” ed in posizione baricentrica rispetto ai porti della Regione (Porto Nogaro a 11
km, Porto di Monfalcone a 29 km, Porto di Trieste a 48 km). È collegato, inoltre, attraverso l’a
utostrada A4 con le principali direttrici europee ed è situato a circa 15 km dall’aeroporto
internazionale di Trieste (Ronchi dei Legionari) ed è inserito nel Core Network e nella lista degli
interporti a livello nazionale.

La piattaforma è gestita da Interporto Cervignano del Friuli S.p.a., società con capitale e
soci prevalentemente pubblici.

Funge da Inland Terminal del Porto di Trieste e svolge un ruolo di consolidamento e
distribuzione per le imprese regionali del Friuli (dove si concentrano quelle di maggiori
dimensioni) con uno scalo merci per lo stoccaggio carico/scarico di merci in arrivo/partenza su
strada e rilancio su ferrovia convenzionale e combinato strada-rotaia e/o stuffing su container
marittimi, svolgendo un ruolo di hub per le direttrici del Centro e Nord Europa.

 

• Interporto di Pordenone

 


L’interporto di Pordenone è localizzato lungo l’Autostrada A28 (con un’uscita dedicata) e la
linea ferroviaria Udine-Venezia, è inserito nel Comprehensive Network delle reti TEN-T lungo il
corridoio Adriatico-Baltico e si sviluppa su una superficie di 840 mila mq. Per questo motivo
costituisce uno snodo fondamentale nella realizzazione del sistema logistico del Friuli Venezia
Giulia, in grado di fare da cerniera tra l’Europa Centrorientale (bacino di utenza caratteristico
dei porti di Trieste che dista 90 km e Monfalcone) e il mercato italiano, ma anche con i
porti   del Tirreno, attraverso Genova e La Spezia, coprendo, quindi, i traffici verso l’A
tlantico e il Pacifico.

Vuoi acquistare in asta

Consulenza gratuita

 

La piattaforma è gestita da Interporto-Centro Ingrosso di Pordenone S.p.a., una società per
azioni con capitale e soci prevalentemente pubblici.

Il Centro Logistico ha una superficie di 72 mila  mq, di cui 30 mila mq di magazzini a
bassa e alta intensità di stoccaggio delle merci, risultando essere un centro di consolidamento e
di distribuzione per l’area manifatturiera della parte occidentale del Friuli Venezia Giulia e del
Veneto orientale (area non dotata di terminal intermodali). La presenza all’interno di Interporto
di importanti gruppi di spedizionieri, autotrasportatori e operatori logistici, facilita inoltre la
movimentazione delle merci verso i principali nodi commerciali. Nel programma di potenziamento e
sviluppo dell’interporto è prevista la realizzazione dell’allacciamento alla linea di corsa UD-VE
(lato Udine), che consentirà la trasformazione del terminal in stazione elementare.


 • Interporto SDAG di Gorizia

 


L’interporto di Gorizia è una piattaforma logistica intermodale, gestito da SDAG S.p.a.., una
società 100 % pubblica in house che si estende su un’area di 600 mila mq.

L’ubicazione dell’Interporto è strategica per gli scambi Mitteleuropei grazie all’accesso ai
Corridoi TEN-T, la struttura si trova infatti sul confine tra l’Italia e la Slovenia, nel punto di
connessione tra l’autostrada italiana A34 che si dirama dall’autostrada A4 (parte della strada
europea E70) presso lo svincolo di Villesse in direzione Gorizia, e l’autostrada slovena H4 che
collega l’A1 con Ljubljana, a breve distanza dal Porto e dall’Aeroporto di Trieste. Riveste
fondamentale importanza la realizzazione, da parte di Rete ferroviaria italiana, della “lunetta
ferroviaria”, un intervento inserito nel contesto delle azioni di adeguamento prestazionale del
Corridoio Ten-T Baltico-Adriatico e linee afferenti che consentirà il collegamento ferroviario
diretto fra Trieste-Monfalcone e Nova Gorica, senza inversioni di marcia, a Gorizia Centrale.

Offre molteplici servizi per assolvere alla funzione di deposito e consolidamento dei carichi
per merci secche, deperibili, fresche e congelate, anche in regime doganale, con una piattaforma
logistica specializzata per l’agroalimentare compresi settori merceologici e servizi che richiedono
specifiche autorizzazioni e certificazioni (riconoscimento e stoccaggio prodotti di origine animale
con bollo CE, di prodotti alimentari confezionati di origine biologica): GOFOODLOG (Gorizia Food
Logistics) – nel mercato del fresco e del congelato con magazzini a temperatura controllata,
comprensivi di celle frigorifere multi-temperatura (-30° + 18°). Offre, inoltre, servizi di
deposito merci, anche in regime doganale e fiscale IVA da parte dell’Agenzia delle Dogane e dei
Monopoli. Le aree di sosta dei veicoli pesanti hanno ottenuto la certificazione “Safe and secure
truck parking” dall’ente certificatore DEKRA.

 

Vuoi bloccare la procedura esecutiva?

richiedi il saldo e stralcio

 

• Interporto di Trieste

 


L’Interporto di Trieste è posizionato lungo le direttrici dei Corridoi Europei
Adriatico-Baltico e Mediterraneo risultando essere un hub strategico di connessione per i traffici
merci tra i mercati dell’Europa Centro-Orientale ed il bacino del Mediterraneo. È inserito nel Core
Network e nella lista degli interporti a livello nazionale ed è gestito dalla Interporto di Trieste
S.p.a., società con una natura di persona giuridica partecipata da enti pubblici.

Occupa una superficie totale di circa 350 mila mq e oltre a offrire servizi logistici di
magazzino, un’area di servizio per il traffico camionistico, ha un’importante funzione di inland
platform al servizio del Porto di Trieste, al quale è collegato da un’infrastruttura stradale e da
una linea ferroviaria.

Logisticamente è suddiviso in:

una infrastruttura dedicata alla logistica intermodale situata in prossimità del confine italo
sloveno di Fernetti posizionata a 18 km di autostrada dal Porto di Trieste, a 30 km di autostrada
dall’Aeroporto di Ronchi dei Legionari ed è collegata direttamente con l’Autostrada per Venezia
(Italia – Svizzera – Francia – Spagna), l’Autostrada per Tarvisio (Austria – Germania),
l’Autostrada per Lubiana (Centro Est Europa);

una infrastruttura che si trova a Bagnoli della Rosandra (TS), a 10 km di superstrada dal
Porto di Trieste, a 52,5 km di autostrada dall’Aeroporto di Ronchi dei Legionari, l’Autostrada per
Venezia (Italia – Svizzera – Francia – Spagna), l’Autostrada per Tarvisio (Austria – Germania),
l’Autostrada per Lubiana (Centro Est Europa).  L’area denominata FREEeste è vincolata al
regime giuridico internazionale di Punto Franco per lo svolgimento dell’attività terminalistica,
logistica e di stoccaggio, trasformazione, manipolazione delle merci.

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 

 

Ritorna all’indice

La Zona Logistica Semplificata del Friuli Venezia Giulia: un’opportunità per le imprese

Con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 3 febbraio 2025, registrato dalla
Corte dei Conti il 14 marzo 2025, è stata istituita, ai sensi dell’art. 1, c. 65, II periodo, della
Legge 27 dicembre 2017, n. 205, la Zona Logistica Semplificata (ZLS) del Friuli Venezia Giulia,
sulla base della proposta di istituzione della ZLS formulata dalla Regione il 2 maggio 2022 e del
Piano di Sviluppo Strategico a corredo della richiesta di istituzione della ZLS, come approvato da
ultimo con deliberazione della Giunta Regionale n. 1468 del 4 ottobre 2024. Inoltre, attraverso il
recente Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri datato 6 maggio 2025, è stato istituito
il Comitato di indirizzo della ZLS del Friuli Venezia Giulia.

L’istituzione della ZLS del Friuli Venezia Giulia, con i contenuti definiti dal Piano di
Sviluppo Strategico ad essa correlato, consente alla Regione di disporre oggi di uno strumento
importante per lo sviluppo del sistema logistico e produttivo regionale e nella connotazione del
territorio regionale quale piattaforma logistica.

In ragione del policentrismo che connota la Regione anche riguardo alla struttura logistica e
produttiva, la ZLS comprende aree presenti in 26 Comuni della Regione, facenti parte o correlate
funzionalmente o infrastrutturalmente al sistema portuale regionale, con presenza di significativi
insediamenti logistici o produttivi, per una superficie complessiva di 1455,74 ettari, e con
localizzazioni puntualmente evidenziate nel Piano di Sviluppo Strategico. 

636

L’area portuale di Trieste, pur non rientrando nella ZLS in ragione del regime giuridico
speciale che la connota, ne rappresenta uno dei principali contesti di diretta relazione. Infatti,
uno degli elementi maggiormente significativi indicati dal Piano di Sviluppi Strategico della ZLS
del Friuli Venezia Giulia riguarda l’integrazione operativa dei soggetti presenti sul territorio
regionale e che operano nel settore della logistica, ovvero i tre porti di Trieste, Monfalcone e
Porto Nogaro e gli interporti di Pordenone, Cervignano, Gorizia (SDAG) e Trieste (Fernetti),
finalizzati a costituire un soggetto logistico coordinato.

Attraverso al ZLS FVG si introducono delle misure di semplificazione amministrativa con la
riduzione delle tempistiche e della complessità dei procedimenti finalizzati ad accompagnare con
maggiore efficacia progetti di insediamento o legati ad aziende già insediate, oltre a una
combinazione integrata di aiuti, agevolazioni complementari e servizi aggiuntivi.

La durata della ZLS è fissata in 7 anni, prorogabile per un periodo di ulteriori 7 anni.

Mappa delle

Zone Logistiche Semplificate o ZLS
 del Friuli Venezia Giulia

Ritorna all’indice

Il Friuli Venezia Giulia: una Regione che dialoga con gli operatori

La cabina di regia dei trasporti e della logistica della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia,
di recente costituzione (DGR n 1745 del 21 novembre 2024), riveste la funzione di collettore di una
rappresentanza qualificata dei settori dei trasporti e della logistica regionali. Nell’ambito della
Cabina, ideata per rivestire il ruolo di strumento consultivo di elevata competenza, per la
definizione di una strategia di sviluppo dei settori che vengono chiamati a partecipare, si
esprimono pareri non vincolanti e proposte di indirizzo strategico in materia di portualità, di
interportualità, dei trasporti, della logistica e delle connesse infrastrutture di rete. Questo
strumento è funzionale anche nell’ambito delle scelte strategiche e di pianificazione, oltre a
favorire le attività di accrescimento professionale per il personale coinvolto nei settori
indicati.

Ritorna all’indice

Il Friuli Venezia Giulia: una Regione a sostegno delle imprese

Rivestono particolare importanza le linee contributive istituite già, ciascuna con una Legge
regionale, nel 2004, anno in cui tali regimi di aiuto sono stati autorizzati anche dalla
Commissione europea essendo stati ritenuti compatibili con il mercato interno europeo e avendo
riconosciuto la loro finalità a perseguire l’obiettivo della UE di promuovere un trasferimento
modale verso un sistema di trasporti più sostenibile. Si tratta:

della legge regionale 22 marzo 2004, n. 7 recante «Interventi per lo sviluppo del trasporto
combinato», che promuove interventi nel settore del trasporto delle merci con le seguenti
finalità: 

a) realizzare e ammodernare le infrastrutture e i servizi in ambito regionale, con lo scopo
di aumentare la produttività e l’efficienza dell’attività di trasporto delle merci [art. 3 comma 1
della Legge – realizzazione di aree di sosta attrezzate per l’autotrasporto in transito e locale;
realizzazione, tramite la riconversione di infrastrutture già esistenti, di terminal per il
trasporto combinato, acquisizione in proprietà o altro diritto reale di godimento di parti di
terminal già esistenti o realizzazione di depositi, nonché tutti i necessari servizi accessori per
la movimentazione delle unità di carico];

b) riequilibrare il sistema di trasporto delle merci sviluppando il trasporto combinato;

c) ridurre l’inquinamento ambientale e incrementare la sicurezza della circolazione delle
merci.

A sostegno di tale contributo la Regione ha stanziato dal 2017 al 2024 circa 24.800.000 €.

Legge regionale 24 maggio 2004, n. 15 «Interventi per lo sviluppo dell’intermodalità» che
disciplina la concessione di contributi per l’istituzione, l’avvio e la realizzazione di servizi di
trasporto marittimo e ferroviario, sulle relazioni nazionali e internazionali che interagiscono sul
territorio della Regione Friuli Venezia Giulia, nonché sulle relazioni infra-regionali, che
interessano i nodi logistici interni, portuali e di confine e le aree produttive
regionali. 

Per il sostegno di tale contributo l’Amministrazione regionale dal 2017 al 2024 ha stanziato
22.500.000 €. 

   

    

Ritorna all’indice





.


ultimo aggiornamento: venerdì 30 maggio 2025



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese