A maggio l’Istat segnala un netto aumento dopo la flessione del mese precedente. Nei servizi di mercato l’indice sale da 91,4 a 94,5, nel commercio al dettaglio da 101,8 a 102,8. Confcommercio: “Segnale positivo per la nostra economia”.
Dopo il calo di aprile, maggio di ripresa sia per il clima di fiducia dei consumatori che per quello delle imprese, stimati in aumento rispettivamente da 92,7 a 96,5 e da 91,6 a 93,1.
Lo ha reso noto l’Istat (link ai dati completi in pdf) evidenziando che tra i consumatori c’è un complessivo miglioramento di tutte le opinioni, soprattutto di quelle sulla situazione economica generale: il clima economico sale da 89,6 a 97,5, il clima personale aumenta da 93,9 a 96,1, quello corrente cresce da 95,4 a 98,6 e quello futuro passa da 89,1 a 93,7.
Gennaio 2016–maggio 2025, indice mensile grezzo per i consumatori, indice mensile destagionalizzato per le imprese e media mobile a 3 mesi (base 2021=100). Fonte: Istat
Per quanto riguarda le imprese, segnali positivi per tutti i settori ad eccezione delle costruzioni. Più in dettaglio, il clima di fiducia delle imprese dei servizi di mercato sale da 91,4 a 94,5 e quello del commercio al dettaglio aumenta da 101,8 a 102,8. Nel manifatturiero l’indice aumenta passando da 85,8 a 86,5 mentre nelle costruzioni si registra un calo da 103,6 a 102,2.
Nei servizi di mercato migliorano tutte le componenti e c’è da segnalare una forte crescita della fiducia tra gli imprenditori dei servizi turistici. Nel commercio al dettaglio peggiorano solo le aspettative sulle vendite, mentre a livello di circuito distributivo l’indice scende nella distribuzione tradizionale e aumenta nella grande distribuzione.
Confcommercio: “Segnale positivo per la nostra economia”
Commentando i dati sulla fiducia delle imprese e dei consumatori, il direttore dell’Ufficio Studi, Mariano Bella, ha sottolineato che “il miglioramento della fiducia delle famiglie e delle imprese rappresenta un segnale positivo per le prospettive di crescita a breve della nostra economia. Le famiglie guardano con minore preoccupazione sia alla condizione personale sia al sistema complessivo, con aspettative più favorevoli per l’occupazione e per l’inflazione”. “Questi elementi- ha detto Bella – se dovessero consolidarsi nei prossimi mesi, potrebbero favorire la tanto attesa ripresa dei consumi. Dato l’elevato livello di incertezza, questo percorso favorevole è ancora fortemente in dubbio. Anche le imprese sembrano percepire, in modo sostanzialmente diffuso, la presenza di un clima economico meno negativo. In quest’ottica va guardato con favore al, sia pur marginale, miglioramento del sentiment degli operatori del manifatturiero, in particolare di quelli che operano nella produzione di beni di consumo”. Secondo Bella, “particolarmente positivo appare il recupero della fiducia degli operatori del turismo, con attese favorevoli per la stagione estiva, settore che ha largamente contribuito negli ultimi anni alla ripresa dell’economia e al miglioramento dell’occupazione. In questo contesto la nota dolente è rappresentata dagli operatori della distribuzione tradizionale che segnalano un peggioramento del sentiment, anche in considerazione di un rallentamento delle vendite”.
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