Tutte le sfide, i progressi e i settori trainanti dell’innovazione digitale in Italia

L’innovazione digitale rappresenta una leva strategica per lo sviluppo economico e sociale dell’Italia. Negli ultimi anni, il Paese ha accelerato la propria trasformazione tecnologica, spinto anche dalla spinta post-pandemica, dai fondi del PNRR e dalla crescente consapevolezza del valore aggiunto che le tecnologie digitali possono apportare in termini di produttività, sostenibilità e competitività.

Una crescita trainata da PMI e tecnologie emergenti

Secondo l’Osservatorio Startup Thinking del Politecnico di Milano, il 2025 registra un incremento dell’1,5% nei budget dedicati all’ICT da parte delle imprese italiane. Le piccole e medie imprese stanno mostrando una dinamicità notevole: le microimprese aumentano i propri investimenti digitali del 3,7%, mentre le PMI crescono del 4%. Un dato particolarmente interessante riguarda le tecnologie oggetto di investimento: la cybersecurity è al primo posto (57% delle aziende), seguita da strumenti di Business Intelligence e da soluzioni di Intelligenza Artificiale (43%), in netta crescita rispetto al 2023.

Questa spinta è supportata anche da una maggiore cultura manageriale orientata all’innovazione: il 69% dei decision maker considera ormai l’innovazione digitale un fattore chiave per la crescita aziendale, e oltre il 40% ha avviato collaborazioni con startup per l’adozione di nuove soluzioni digitali.

Infrastrutture e servizi: verso un’Italia più connessa

L’innovazione non può svilupparsi senza una rete infrastrutturale adeguata. In questo senso, l’Italia ha compiuto importanti passi avanti. Il Paese è attualmente al sesto posto in Europa per copertura 5G, con un’estensione che supera il 90% delle aree urbane principali. Parallelamente, l’iniziativa Italia a 1 Giga, promossa dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, mira a garantire connessioni ultra-veloci anche nelle aree interne e meno servite, riducendo il divario digitale.

L’uso dei servizi pubblici digitali è in netto aumento: a gennaio 2025, oltre 36 milioni di italiani utilizzano SPID, e l’App IO conta più di 36 milioni di download, con 100 milioni di notifiche inviate solo nel primo trimestre dell’anno. Anche la sanità sta beneficiando della digitalizzazione, con un aumento del 28% nell’uso dei fascicoli sanitari elettronici rispetto al 2024.

Eccellenze italiane: AI, gaming e manifattura digitale

L’Italia può vantare alcune eccellenze nel panorama europeo dell’innovazione. Il programma AI L.A.B. di Microsoft, realizzato in collaborazione con università e aziende italiane, punta a formare un milione di italiani nelle competenze AI entro il 2026. A Torino, la casa automobilistica Stellantis ha inaugurato un Digital Hub dove vengono sviluppate soluzioni di guida autonoma e mobilità smart.

Nel settore manifatturiero, il modello “Industria 4.0” è ormai realtà per molte imprese: il 63% delle aziende manifatturiere ha integrato almeno una tecnologia abilitante come IoT, sensori intelligenti o sistemi di manutenzione predittiva.

Uno dei settori più reattivi all’innovazione è quello dell’intrattenimento digitale, e in particolare il gaming online. In Italia, il comparto ha raggiunto un valore stimato di oltre 3 miliardi di euro annui, con una crescita costante anche tra le generazioni più adulte. L’integrazione di Intelligenza Artificiale e algoritmi predittivi ha rivoluzionato l’esperienza utente: i giochi sono oggi più personalizzati, dinamici e sicuri.

Questo vale soprattutto per le piattaforme di gioco regolamentate, dove l’IA viene utilizzata anche per individuare comportamenti a rischio e promuovere un gioco responsabile. Proprio tra le slot si osservano le applicazioni più sofisticate: dai motori di suggerimento alle interfacce dinamiche fino all’utilizzo di realtà aumentata e machine learning per elevare l’intrattenimento digitale a un nuovo livello di coinvolgimento.

Cultura dell’innovazione e sostenibilità

Non si può parlare di innovazione digitale senza considerare il suo impatto sociale e ambientale. Le aziende italiane stanno sempre più integrando i concetti di sostenibilità nei loro progetti digitali: si diffondono soluzioni per il monitoraggio dell’impronta carbonica, per l’efficienza energetica e per la gestione smart delle risorse naturali.

In ambito educativo, l’introduzione del coding e della robotica nelle scuole è ormai realtà in molti istituti, soprattutto grazie ai fondi del PNRR. Tuttavia, permane il problema del digital divide: secondo Istat, il 23% delle famiglie italiane non dispone ancora di una connessione internet fissa, e il 18% non possiede dispositivi adeguati per la didattica a distanza.