Proroga di due mesi per le imprese soggette alla Direttiva NIS che hanno richiesto supporto per la finalizzazione dell’aggiornamento annuale dei dati.
L’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN) ha concesso fino al 31 luglio rispetto alla scadenza del 31 maggio. Inoltre, la presa d’atto telematica potrà essere effettuata anche successivamente.
Cos’è la NIS 2
La NIS2 è la seconda direttiva europea Network and Information Security , recepita in Italia con il decreto legislativo 138/2024.
Le imprese operanti nei settori considerati critici devono registrarsi sulla piattaforma digitale gestita dall’ACN, entrando così nell’attività di monitoraggio che fa parte della strategia di sicurezza. Il termine per adempiere all’obbligo di registrazione è scattato lo scorso 28 febbraio, seguito da ulteriori procedure di compliance, a partire dal monitoraggio annuale oggetto di proroga dal 31 maggio al 31 luglio 2026.
Da gennaio 2026, poi, questi stessi soggetti avranno obbligo di notifica degli incidenti significativi mentre, entro il successivo ottobre dovranno adottare le misure di sicurezza del caso.
Proroga al 31 luglio 2025
I soggetti NIS hanno un obbligo di aggiornamento annuale dei dati inseriti: questo è l’adempimento che slitta al prossimo 31 luglio.
L’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale ha comunicato che circa la metà ha inserito una parte delle informazioni richieste mentre oltre mille le hanno già trasmesse all’Autorità nazionale competente NIS.
Tuttavia, in considerazione delle richieste di assistenza in corso, l’authority ha stabilito la proroga per consentire di completare le attività di aggiornamento annuale delle informazioni anche da parte dei soggetti che hanno bisogno di svolgere maggiori approfondimenti. Le imprese potranno così pianificare più agevolmente le sessioni di informazione dedicata ai componenti degli organi di amministrazione e direttivi.
I settori d’impresa critici per la Cybersicurezza
I soggetti NIS appartengono a 18 settori produttivi, 11 dei quali sono considerati altamente critici perché esposti a rischi rilevanti. Per ognuno di questi, sono individuati soggetti nei confronti dei quali i controlli sono molto stringenti (soggetti essenziali) e altri che invece hanno gli stessi obblighi di sicurezza ma nei confronti dei quali le verifiche sono meno rigide (soggetti importanti). Le piccole imprese sono sostanzialmente coinvolte solo se appartenenti al settore digitale (infrastrutture e servizi), le medie imprese sono invece soggetti importanti in praticamente tutti i settori NIS, mentre solo le grandi imprese vengono sottoposte a controlli come soggetti essenziali.
I settori altamente critici
Sono soggetti agli adempimenti di cui sopra le imprese, comprese le PMI, che rientrano nei seguenti ambiti operativi: energia, trasporti, banche, infrastrutture dei mercati finanziari, settore sanitario, acqua potabile, acque reflue, infrastrutture digitali, gestione dei servizi Tlc in ambito b2b, Pubblica Amministrazione spazio.
Altri settori coinvolti negli adempimenti NIS 2
Ecco gli altri settori che sono direttamente coinvolti negli adempimenti NIS: servizi postali e corrieri, gestione rifiuti, fabbricazione produzione e distribuzione di sostanza chimiche, produzione trasformazione e distribuzione di alimenti, produzione industriale, fornitori di servizi, ricerca pubbliche amministrazioni centrali e locali.
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