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monitor distretti industriali triveneti al 4° trimestre 2024


INTESA SANPAOLO: MONITOR DISTRETTI INDUSTRIALI TRIVENETI AL 4° TRIMESTRE 2024

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EXPORT NEL 2024: 42 MILIARDI DI EURO

IN CRESCITA VENETO E FVG NEL 4° TRIMESTRE

  • I distretti del Veneto superano i 33 miliardi di euro di esportazioni nel 2024. Restano in territorio positivo tutti i distretti dell’Agroalimentare e tra quelli con maggior incremento l’Oreficeria di Vicenza, il Grafico-Cartario veronese, la Termomeccanica di Padova, le Materie plastiche di Treviso- Vicenza-Padova e gli Elettrodomestici di Treviso
  • I distretti del Trentino-Alto Adige raggiungono i 5,7 miliardi di euro di esportazioni nel 2024. Buoni risultati per l’agroalimentare in particolar le Mele dell’Alto Adige e le Marmellate e succhi dell’Alto Adige
  • I distretti del Friuli-Venezia Giulia raggiungono i 2,9 miliardi di euro di esportazioni nel 2024. In crescita Caffè di Trieste, Vini e distillati del Friuli e Mobile e pannelli di Pordenone

 

Padova/Venezia, 29 maggio 2025.  E’ stato pubblicato il Monitor dei distretti industriali del Triveneto al quarto trimestre 2024, curato da Research Department Intesa Sanpaolo.

Nel 2024, le esportazioni dei distretti industriali del Triveneto si sono attestate poco al di sotto dei 42 miliardi di euro, registrando una lieve contrazione a prezzi correnti (-0,9%), in controtendenza rispetto alla media nazionale, che ha segnato un incremento dello 0,9%. Tuttavia, nel quarto trimestre dell’anno, si è osservato un miglioramento complessivo per le tre regioni (+1,1%), in linea con l’andamento nazionale (+1,3%).
Il Veneto ha mantenuto un ruolo di primo piano nell’export distrettuale, con vendite all’estero pari a 33,2 miliardi di euro, circa un quinto del totale nazionale, nonostante una flessione dello 0,9% rispetto al 2023. Il calo è stato particolarmente pronunciato nella prima metà dell’anno, principalmente a causa della contrazione delle vendite del sistema moda distrettuale, penalizzato dalle tensioni geopolitiche, dal rallentamento dei consumi cinesi e dall’indebolimento del potere d’acquisto dei consumatori aspirazionali, una componente chiave del mercato del lusso.
In Trentino-Alto Adige, l’export si è mantenuto sopra i 5,7 miliardi di euro, con una flessione dell’1,0% rispetto all’anno precedente. La contrazione si è accentuata nell’ultima parte del 2024, principalmente per la riduzione degli scambi nel settore della meccatronica altoatesina.
I distretti del Friuli-Venezia Giulia hanno invece mostrato una sostanziale stabilità, con esportazioni superiori ai 2,9 miliardi di euro e una crescita dello 0,3% rispetto al 2023. Tale risultato è stato sostenuto dalle ottime performance del settore agro-alimentare e dalla ripresa, ormai consolidata da tre trimestri, del comparto Mobile e pannelli di Pordenone.

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Cristina Balbo, direttrice regionale Veneto Ovest e Trentino Alto Adige: “Le imprese del Triveneto confermano di avere energie, strumenti e risorse per poter competere con successo sui mercati esteri, puntando sull’eccellenza delle loro produzioni. Come banca di riferimento del territorio le sosteniamo nella crescita, anche verso nuove geografie grazie alla importante presenza internazionale del Gruppo Intesa Sanpaolo. Di recente abbiamo accompagnato negli Emirati Arabi Uniti le PMI clienti della Banca dei Territori nell’ambito della prima missione internazionale del 2025 guidata da Stefano Barrese con l’obiettivo di offrire loro nuovi corridoi commerciali e partnership strategiche con potenziali investitori e operatori locali.”

Francesca Nieddu, direttrice regionale Veneto Est e Friuli Venezia Giulia: “Per accompagnare la crescita delle nostre imprese abbiamo sviluppato un’ampia gamma di strumenti a supporto degli investimenti in innovazione, sostenibilità, efficientamento energetico, formazione e capitale umano, e sviluppato nuove collaborazioni con le associazioni di categoria del territorio. Soprattutto in questo contesto di incertezza, gli investimenti in innovazione e il posizionamento su nuovi mercati restano fondamentali per mantenere la competitività e noi confermiamo il nostro supporto finanziario: nel 2024 nel Nordest abbiamo erogato 4 miliardi di euro a famiglie e imprese.”

Il saldo commerciale del Triveneto nel 2024, inteso come differenziale tra esportazioni e importazioni, si è attestato a 25,8 miliardi di euro, rappresentando oltre un quarto dell’avanzo commerciale complessivo dei distretti italiani. Tale valore è superiore di 4 miliardi di euro a prezzi correnti rispetto ai livelli del 2019. L’unico comparto che ha registrato un incremento dell’avanzo commerciale rispetto al 2023 è stato quello agro-alimentare.

Tra i distretti con la migliore performance in termini di crescita in valore delle esportazioni a prezzi correnti nel 2024 rispetto all’anno precedente figurano, nell’ordine: l’Oreficeria di Vicenza (favorita dall’aumento dei prezzi delle materie prime), i Vini del Veronese, le Mele dell’Alto Adige, il Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, il settore Grafico e Cartario veronese, Dolci e pasta veronesi, il Caffè di Trieste, le Carni di Verona, la Termomeccanica di Padova e il Mobile e pannelli di Pordenone. Di contro, tra i distretti con la maggiore contrazione dell’export ne figurano sei appartenenti al sistema moda, in particolare la Calzatura sportiva e sportsystem di Montebelluna, il Tessile e abbigliamento di Schio-Thiene-Valdagno, l’Occhialeria di Belluno, le Calzature del Brenta, la Concia di Arzignano, oltre alla Meccatronica dell’Alto Adige e di Trento, le Macchine agricole di Padova e Vicenza e la Termomeccanica scaligera.

La ripresa seppur modesta dei consumi e degli investimenti attesa in Europa nel 2025 potrebbe essere rivista al ribasso alla luce dell’escalation della guerra commerciale innescata nei primi 3 mesi di governo Trump: alcuni distretti potrebbero essere penalizzati più di altri, data la concentrazione delle esportazioni verso gli Stati Uniti superiore al 20% (Occhialeria di Belluno, Prosecco di Valdobbiadene, Macchine agricole di Padova e Vicenza, Marmo e granito di Valpolicella e Mobili in stile di Bovolone, Vini e distillati di Trento e Meccatronica di Trento, Vini e distillati del Friuli e Mobile e pannelli di Pordenone). In questo contesto sarà ancora più importante ampliare e diversificare i mercati di destinazione come le imprese distrettuale hanno dimostrato di saper fare anche nel 2024.

I distretti del Veneto

2024 in calo: segnali di ripresa nel quarto trimestre

Nel 2024, le esportazioni dei distretti industriali del Veneto hanno raggiunto i 33,2 miliardi di euro, registrando una contrazione dello 0,9% su base annua, pari a una riduzione di 315 milioni di euro rispetto al 2023. Il rallentamento è attribuibile principalmente alla flessione della domanda nei settori del sistema moda (-3,2%) e della metalmeccanica (-2,1%), penalizzati dall’incertezza geopolitica e dalla debolezza dei mercati internazionali. L’andamento trimestrale ha evidenziato una dinamica irregolare: il primo trimestre ha registrato una contrazione significativa (-3,3%), che si è alleggerita nel secondo trimestre (-0,2%). Tuttavia, il terzo trimestre ha segnato un nuovo rallentamento (-1,7%), mentre il quarto trimestre ha mostrato un’inversione di tendenza (+1,4%), grazie ai distretti dell’agro-alimentare, all’accelerazione dei beni intermedi, al ritorno in territorio positivo dei distretti della metalmeccanica.

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Settore agro-alimentare: crescita sostenuta

L’agro-alimentare ha mantenuto una performance solida, con un incremento annuo dell’8,5%, trainato dai due poli distrettuali vinicoli. Nel quarto trimestre, il comparto ha consolidato il trend positivo (+8,2%), con il distretto dei Vini del Veronese in crescita dell’8,1% e il Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene in aumento del 4,9%. La crescita del Prosecco è stata trainata dalla domanda nordamericana, con un incremento delle esportazioni negli Stati Uniti (+20%) e in Canada (+38%). L’accelerazione nel quarto trimestre potrebbe essere un’anticipazione degli ordini da parte della rete distributiva americana in vista dell’introduzione di possibili dazi sulle importazioni vinicole. Una dinamica simile ha interessato i Vini del Veronese, con una crescita particolarmente marcata negli Stati Uniti (+30% tra ottobre e novembre, rispetto a una media annua del +13%). Per il primo trimestre del 2025, emergono segnali di incertezza legati al mercato statunitense, con container bloccati nei porti in attesa di chiarimenti sulle nuove accise (annunciati fino al 200% a partire da aprile, poi rivisti e sospesi), che inducono gli importatori al congelamento delle spedizioni. I Dolci e pasta veronesi (+12,6% nel 2024) hanno registrato una forte espansione, con un incremento delle vendite in Germania (+21%) e un balzo in Cina (+60%), che superano la crescita di altre destinazioni chiave (Regno Unito, Stati Uniti, Svizzera). Le Carni di Verona (+6,3%) hanno beneficiato di un raddoppio delle esportazioni negli Stati Uniti e di una crescita significativa in Germania e Francia.

Beni Intermedi: espansione del Grafico-Cartario e ripresa delle Materie Plastiche

I distretti dei beni intermedi hanno chiuso il 2024 con un’accelerazione tra ottobre e dicembre del +5,4%, grazie alla ripresa delle esportazioni delle Materie plastiche di Treviso, Vicenza e Padova (+3,9%) e alla costante crescita a doppia cifra del Grafico-Cartario veronese (+23,7% su base annua). Il distretto cartario ha beneficiato dell’aumento della domanda più che triplicata di packaging di lusso negli Stati Uniti, Cina ed Emirati Arabi Uniti. Le Materie Plastiche di Treviso, Vicenza e Padova hanno registrato performance positive negli Stati Uniti, Spagna e Repubblica Ceca, che hanno compensato il calo della domanda in Germania e Francia, penalizzate dalla crisi del settore automotive. Nel 2024 il settore delle Biciclette di Padova e Vicenza ha mostrato un andamento volatile: dopo una flessione del -10,4% nel primo trimestre, ha registrato una ripresa nel terzo trimestre (+11,4%), seguita da una nuova contrazione nel quarto trimestre (-2,9%), attribuibile al rallentamento della domanda in Europa (Germania, Spagna, Paesi Bassi, Polonia), Stati Uniti e Cina.

Sistema casa debole con performance eterogenee

Il Sistema Casa ha registrato andamenti differenziati tra i distretti, con solo gli Elettrodomestici di Treviso e il Marmo e Granito di Valpolicella in territorio positivo. Gli Elettrodomestici di Treviso hanno chiuso il 2024 con una crescita contenuta (+0,8% media annua). Il Marmo e granito di Valpolicella ha mantenuto i livelli di vendita del 2023, con una crescita negli Stati Uniti, Cina e Russia. Dinamiche più deboli hanno caratterizzato il Legno e arredo di Treviso (-0,4%), penalizzato nel quarto trimestre dal calo della domanda in Cina, Austria, Svezia e Svizzera, nonostante i risultati positivi in Corea e in alcuni mercati europei (Croazia, Regno Unito, Germania e Spagna), mentre i Sistemi per l’illuminazione di Treviso, Venezia, Vicenza e Padova hanno registrato un forte calo dell’export nel quarto trimestre (-6,6%), dovuto alla contrazione della domanda tedesca (-25%), il mercato di riferimento più rilevante. I Mobili in stile di Bovolone hanno subito una contrazione media annua del -13,6%, accentuata nel quarto trimestre. I Prodotti in vetro di Venezia e Padova hanno registrato un calo medio annuo (-8,2%), dopo un primo semestre negativo e una ripresa nel quarto trimestre (+6,5%).

Metalmeccanica: segnali di ripresa nel quarto trimestre

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Saldo e stralcio

 

I distretti del metalmeccanico hanno registrato una flessione del -2,1%, pari a una contrazione dell’export di 157 milioni di euro, principalmente a causa della debolezza della domanda tedesca. Tuttavia, il quarto trimestre ha evidenziato segnali di ripresa per tre dei quattro distretti monitorati. La Termomeccanica di Padova ha chiuso l’anno con un lieve rafforzamento (+2,6% vs +2,1% su base annua). Anche la Meccanica strumentale di Vicenza che ha mantenuto un andamento stabile su base annua (+0,2%), ha mostrato un’accelerazione nel quarto trimestre (+4,2%). La Termomeccanica scaligera ha subito una contrazione annua (-4,4%), ma ha registrato un forte recupero nel quarto trimestre (+10,4%). Infine, il distretto delle Macchine agricole di Padova e Vicenza ha subito una flessione marcata (-11,3% media annua), penalizzato dal crollo della domanda statunitense (-48%), che rappresenta il 21% del totale esportato, e di quella tedesca (-38%), che pesa per l’11%.

Sistema moda in contrazione ad eccezione del comparto orafo

Il sistema distrettuale veneto della moda ha registrato un calo delle esportazioni nel 2024 per un valore complessivo di 467 milioni di euro, a seguito della riduzione della domanda globale e delle difficoltà del mercato cinese. L’unica eccezione è rappresentata dal comparto dell’Oreficeria di Vicenza, che ha evidenziato una crescita del 14,9% in valore a prezzi correnti, pari a un incremento di 323 milioni di euro su base annua sostenuto dall’aumento delle esportazioni verso la Turchia (+171 milioni di euro). La filiera della pelle veneta ha subito un calo generalizzato nelle diverse specializzazioni. Il comparto della calzatura ha evidenziato una riduzione della domanda: la Calzatura veronese, specializzata nelle sneakers e scarpe da lavoro ha segnato un -7,3%, le Calzature di lusso della Riviera del Brenta hanno perso il 10,3%, mentre il distretto della Calzatura sportiva e sportsystem di Montebelluna ha subito una contrazione del 13,5% nelle calzature sportive e dell’11,2% considerando anche gli articoli sportivi e le biciclette. Nella Calzatura veronese la riduzione della domanda in Svizzera e Germania ha inciso negativamente sulla performance, nonostante un forte incremento delle vendite in Polonia (+61%) e in Belgio. Il distretto della Riviera del Brenta ha risentito del calo della domanda francese e statunitense, mentre il mercato tedesco ha registrato un lieve incremento. Le Calzature sportive di Montebelluna hanno segnato una riduzione delle esportazioni verso Germania, Francia, Austria e Stati Uniti. Il distretto della Concia di Arzignano, snodo fondamentale per la filiera della pelle destinata ai settori moda, arredamento e automotive di alta gamma, ha evidenziato una contrazione delle esportazioni per un valore di 57 milioni di euro (-2,4%), con riduzioni concentrate principalmente in Tunisia e Svizzera. Nei distretti del tessile e abbigliamento, il 2024 si è chiuso con una flessione complessiva sui mercati internazionali: il Tessile e abbigliamento di Treviso ha subito un calo del 9,1% su base annua, penalizzato dalla minore domanda in Germania, Regno Unito e Spagna; analogamente, il distretto di Schio-Thiene-Valdagno ha registrato una contrazione dell’8,7%, con riduzioni concentrate in Germania, Regno Unito, Francia e Cina. Infine, l’Occhialeria di Belluno ha evidenziato una riduzione delle esportazioni pari a 138 milioni di euro (-3,5%), principalmente a causa del calo delle vendite negli Stati Uniti (-25,4%). Tuttavia, nel quarto trimestre del 2024, la contrazione si è attenuata grazie a una ripresa della domanda in Messico, Cina e Turchia.

I distretti del Trentino-Alto Adige

Lieve flessione nonostante le buone performance dei distretti agroalimentari

Nel 2024, le esportazioni complessive dei distretti industriali del Trentino-Alto Adige hanno superato i 5,7 miliardi di euro, registrando una flessione dell’1,0% rispetto all’anno precedente. La dinamica negativa è principalmente attribuibile alla contrazione dei distretti della meccatronica: il distretto di Trento ha segnato un calo del 4,0% su base annua, mentre quello dell’Alto Adige ha registrato una diminuzione del 5,2%. Entrambi hanno subito un peggioramento nel quarto trimestre, dopo un parziale recupero nei trimestri centrali.

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I distretti dell’agroalimentare dell’Alto Adige, tutti in territorio positivo hanno in parte compensato le minori esportazioni del Trentino in particolare dei Vini e distillati di Trento. I Vini e distillati di Bolzano, hanno evidenziato una crescita complessiva del 2,0% su base annua.

Tra i distretti agro-alimentari, spicca il distretto delle Mele dell’Alto Adige, che ha registrato un’espansione a doppia cifra nel 2024 (+18,9% media annua). Anche le Marmellate e succhi di frutta dell’Alto Adige evidenziano una buona crescita nell’anno (+4,1%) con un’accelerazione nel quarto trimestre 2024 (+11,1%). Le Mele del Trentino hanno subito una contrazione dell’export (-2,1%). Da segnalare infine degli aumenti rilevanti per i Salumi dell’Alto Adige (+13,9%) trainati dalla domanda proveniente da Germania, Austria e Slovenia.

Criticità crescenti per la Meccatronica dell’Alto Adige

Nel 2024 i distretti della Meccatronica di Trento e dell’Alto Adige Bolzano hanno registrato rispettivamente una contrazione del 4,0% e del 5,2% Il calo è risultato particolarmente marcato nel quarto trimestre per il distretto altoatesino (-11,6%). Il mercato statunitense riveste un ruolo significativo per entrambi i distretti, con una maggiore incidenza per quello trentino (19,9% dell’export) rispetto a quello altoatesino (7,3%): in entrambi i casi le esportazioni negli USA sono cresciute di oltre il 10% sul 2023.

I distretti del Friuli-Venezia Giulia

Agro-alimentare e Mobile di Pordenone trainano la crescita dell’export

Nel 2024 le esportazioni dei distretti del Friuli-Venezia Giulia hanno di nuovo superato i 2,9 miliardi di euro mantenendosi in linea con i livelli del 2023 grazie alla crescita brillante del Caffè di Trieste (+15,5%), dei Vini e distillati del Friuli (+5,4%) e del Mobile e pannelli di Pordenone (+1,9%) che hanno più che compensato i cali dei restanti distretti della regione. Gli Stati Uniti si confermano primo mercato di sbocco per l’export regionale, assorbendo il 17% del totale e registrando un incremento del 12,8% su base annua: seguono poi per crescita dell’export Germania e Polonia. La rilevanza del mercato statunitense è particolarmente marcata in alcuni distretti: rappresenta il 24,9% dell’export per i Vini e distillati del Friuli, il 20,8% per il Mobile e pannelli di Pordenone e il 20,7% per il Prosciutto e altre carni conservate di Udine. Il sistema casa mostra una performance particolarmente positiva negli Stati Uniti: il distretto del Mobile e pannelli di Pordenone ha registrato una crescita del 14,4%, mentre quello delle Sedie e complementi d’arredo di Udine è salito dell’11,4%.

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Gli Elettrodomestici di Pordenone hanno evidenziato una contrazione significativa dell’export (-8,8%) dovuta principalmente alla flessione delle vendite in Svezia, Svizzera e Stati Uniti. Il rallentamento della domanda dei grandi “bianchi” (lavatrici e lavastoviglie) ha iniziato a riflettersi nel primo trimestre 2025 sulla riduzione dei turni di lavoro presso alcuni importanti operatori nella regione, sebbene si registrino segnali di ripresa legati ad un moderato incremento di produzione di lavatrici a Porcia.

Nell’agro-alimentare si distingue la solida crescita del distretto del Caffè di Trieste (+15,5%) influenzata anche dall’aumento record dei prezzi della materia prima: l’espansione è stata trainata da una robusta domanda estera da Stati Uniti, Regno Unito, Paesi Bassi, Spagna e Grecia. Il distretto del Prosciutto e altri carni conservate di Udine ha chiuso l’anno con un calo medio delle esportazioni (-8,3%), ma ha mostrato segnali di ripresa nel quarto trimestre 2024, grazie al rimbalzo della domanda dalla Germania (+28%)[1] .

 

[1] Nel distretto del Prosciutto e altre carni conservate di Udine la valutazione dell’andamento delle esportazioni avviene sulla base di rilevazioni provinciali relative al codice Ateco 10.1, che considerano un insieme più ampio di carni conservate e di prodotti a base di carne e potrebbero pertanto discordare dalle rilevazioni dirette del Consorzio del Prosciutto di San Daniele, che riguardano strettamente la produzione di prosciutto.





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