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Innovazione digitale e transizione ecologica: nuovi bandi per la competitività delle imprese bellunesi. Dal 2021, erogati oltre 3 milioni di euro tra Belluno e Treviso


BELLUNO. Innovazione digitale e transizione ecologica: ormai due passaggi chiave per le imprese che vogliono essere competitive. La Camera di commercio di Treviso-Belluno Dolomiti, nel quadro delle azioni messe in campo con il proprio Punto impresa digitale (Pid), presenta un bando per supportare le aziende del territorio in questi ambiti. Dal 2021 al 2024 sono state 303 le imprese finanziate, di cui 52 bellunesi.

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Il bando è rivolto alle micro, piccole e medie imprese che vogliono investire in digitalizzazione, efficienza energetica e processi green. Per il 2025 la dotazione è di 1.300.000 euro e ciascuna azienda può ricevere un contributo fino al 50% della spesa sostenuta e ritenuta ammissibile. I progetti presentati devono essere realizzati nel 2025 e c’è tempo fino al 3 ottobre per richiedere il contributo. A pochi giorni dall’apertura (avvenuta il 21 maggio), sono già state presentate 14 domande per quasi mezzo milione di euro, a dimostrazione di come le aziende del territorio siano attente a queste opportunità.

 

Il bando è in realtà attivo dal 2021 nella parte digitale e dal 2023 con l’aggiunta della transizione ecologica. Nel complesso, in questi anni sono stati erogati quasi 3.5 milioni di euro (3.497.275 euro), dei quali poco meno di 519 mila euro alle imprese bellunesi. E se il manifatturiero rimane il settore dal quale provengono la maggior parte delle aziende (47,45%), non sono però mancate molte adesioni da commercio, riparazione veicoli, costruzioni, servizi di ristorazione e alloggio, sanità e agricoltura.

 

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Innovazione digitale ed economia circolare sono oggi i settori che più aiutano le aziende a essere competitive, tanto che il sistema camerale nel suo complesso negli ultimi anni ha investito oltre 23 milioni di euro. Noi siamo arrivati nel 2024 a quasi 2 milioni di euro di iniziative promozionali a favore della digitalizzazione e dell’innovazione tecnologica e più del 40% del totale dei nostri interventi per lo sviluppo economico va sul digitale: tutto ciò fa riflettere su come il mondo dell’economia sia sempre più rivolto su questo fronte” dichiara il presidente Mario Pozza.

 

Nonostante la transizione digitale ed ecologica sia una delle sfide centrali per il futuro dell’Italia, solo il 26% delle piccole medie imprese ha un livello elevato di digitalizzazione. Va un po’ meglio in Veneto: nel 2023, il 67,5% delle imprese manifatturiere venete ha adottato almeno una tecnologia 4.0 (era il 33% nel 2017) e il 48% utilizza tre o più tecnologie, indicando una crescente maturità digitale. Le tecnologie più diffuse includono robotica (47% delle imprese), analisi dei dati (44%), cloud computing (28%), magazzini automatizzati (28%) e cyber security (24%).

 

A quali interventi si rivolge allora il bando? Ad esempio acquisto di tecnologie per l’innovazione e il risparmio energetico, o consulenze per lo sviluppo nel caso in cui le aziende abbiano già le tecnologie e le vogliano implementare, ma anche servizi di formazione. Nel 2024, ad esempio, sono state finanziate farmacie che hanno installato negli scaffali etichette elettroniche collegate a un software per programmare i prezzi e le disponibilità in magazzino, un’azienda manifatturiera per l’acquisto di software per il rilevamento dei consumi energetici, e un’impresa agricola per l’acquisto di una raccoglitrice automatica con la quale dall’amministrazione è possibile monitorare il raccolto e le fasi successive. Tra gli ambiti, centrale è però anche la cybersicurezza: settore nel quale il punto debole sono le persone e proprio la mancanza di formazione, come aveva dichiarato a Il Dolomiti Marco Galanti (qui l’approfondimento).

 

Oltre a questo bando, sono aperti il progetto “Trasformazione digitale e sostenibile delle Pmi Venete”, che coinvolge anche le università del Veneto e permette alle aziende di sviluppare con esse una sinergia strategica sempre nell’ambito della transizione digitale e sostenibile, e il bando Pid Next, con il quale l’azienda può svolgere un percorso gratuito di orientamento digitale. La novità in questo caso è che un promoter della Camera di commercio si reca gratuitamente in azienda per valutare il livello di maturità digitale e indicare le misure consigliate per migliorarla.





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