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Cento milioni di aiuti per le imprese: Giani lancia un salvagente alla moda toscana in crisi


di
Giorgio Bernardini

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Due bandi per spingere su innovazione e aggregazioni, un fondo di investimento per rafforzare le Pmi

Due bandi da 93 milioni di euro e un nuovo fondo di investimento da (almeno) 10 milioni per sostenere le imprese della moda: è il pacchetto di misure straordinarie messo a punto dalla Toscana per contrastare la crisi, secondo molti strutturale, che da mesi attraversa uno dei comparti più strategici e identitari del sistema produttivo regionale. L’iniziativa della Regione, che ha presentato mercoledì le misure con il presidente Eugenio Giani e l’assessore allo Sviluppo economico Leonardo Marras, si inserisce nel solco del lavoro avviato con il tavolo regionale del settore, che ora si concretizza in tre strumenti operativi pensati per favorire l’innovazione, l’integrazione tra imprese e il rilancio della filiera.

Con quasi 6 miliardi di valore aggiunto generato, oltre 16 mila imprese e più di 100 mila addetti diretti (150 mila circa considerando anche quelli dell’indotto), la moda toscana — che include i comparti del tessile, dell’abbigliamento e della pelletteria — rappresenta, secondo i dati Irpet, la prima specializzazione produttiva a livello nazionale. Ma la crisi, tra cambio dei consumi, conflitti e conseguenti rallentamenti dei mercati internazionali, costi energetici schizzati alle stelle e difficoltà nella tenuta occupazionale in seguito alla diminuzione della produzione, ha colpito duro.




















































«Abbiamo messo a disposizione un vero tesoretto», ha spiegato il presidente della Toscana Giani, chiarendo che le risorse impiegate provengono sia da fondi europei che da fondi regionali, messi a sistema con una regia condivisa tra istituzioni e rappresentanze di impresa. «Sono interventi costruiti nel confronto diretto con le imprese e finalizzati a sostenere innovazione, sviluppo, promozione fieristica e rilancio produttivo. Aiuti mirati — ha aggiunto i governatore — per garantire competitività e continuità, anche attraverso il rafforzamento logistico degli stabilimenti toscani».

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La prima misura annunciata, il bando chiamato Innovazione Strategica Moda, prevede una dotazione iniziale di 30 milioni di euro per supportare progetti tecnologicamente avanzati e a forte impatto innovativo. Le imprese potranno accedere singolarmente a sovvenzioni a fondo perduto, con investimenti tra i 200 mila e 1,5 milioni di euro, destinati a trasformazioni digitali, green e di processo. 

Segue il bando Filiera Smart, quello con la dotazione di risorse più significativa: 63 milioni. Questo bando incentiva progetti congiunti tra aziende toscane — le reti devono essere composte da almeno sei imprese — in particolare quelle del settore moda, per stimolare l’integrazione verticale, la tracciabilità dei prodotti e dei processi e l’efficienza produttiva. I progetti potranno arrivare fino a dieci milioni di euro e dovranno puntare su sinergie operative e industriali. 

Accanto ai due bandi, è stato istituito un fondo di investimento da altri dieci milioni di euro, che sarà gestito attraverso SicI (Sviluppo Imprese Centro Italia) per rafforzare il patrimonio delle piccole e medie imprese toscane del comparto moda. Il fondo è destinato a sostenere operazioni finanziarie rivolte ad aziende non quotate che intendano attuare processi di aggregazione e crescita strutturale.

«La crisi della moda — ha ribadito l’assessore Marras — non è congiunturale, ma strutturale. Per questo serviva una risposta non solo emergenziale, ma capace di accompagnare le imprese in un percorso di rilancio. I 103 milioni complessivi messi a disposizione rappresentano una leva importante per stimolare nuovi investimenti e garantire stabilità occupazionale». L’attesa ora è per l’apertura dei bandi, che potrebbe arrivare «già nelle prossime settimane».

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29 maggio 2025 ( modifica il 29 maggio 2025 | 07:50)

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