caccia ai fondi europei per progetti intercomunali. Intesa tra dieci sindaci

Un’alleanza territoriale per provare a gettare le basi per una programmazione e una crescita comune. Un patto che prende le mosse dal progetto denominato ”Unione del Frusinate” lanciato da Unindustria ormai sette anni fa e che oggi assume forma con il primo tassello, costruito a lungo con pazienza, diplomazia, e poi ben fissato. E’ l’inizio di una cooperazione all’insegna di una visione strategica e comprensoriale, necessaria per ridare linfa al capoluogo e ai centri, piccoli e medi, dell’hinterland; è l’avvio di una nuova stagione che va oltre i campanilismi, che per troppo tempo hanno frenato idee, prospettive e potenzialità di sviluppo di un territorio già predisposto per essere immaginato senza limiti di confini geografici. Non solo: è anche un primo passo che potrebbe aprire le porte a una sorta di unità politica, con l’intento di avere maggior peso sui tavoli che contano, regionali e nazionali. Si vedrà.

Nel frattempo si parte guardando all’Europa o meglio ai fondi in partenza da Strasburgo e destinati alle grandi aree, quelle di valenza metropolitana con ben oltre i 100mila abitanti. Per questo dieci centri (Frosinone, Alatri, Arnara, Ferentino, Morolo, Patrica, Pofi, Supino, Torrice e Veroli) hanno firmato la convenzione per la costituzione e l’attivazione dell’ufficio “Europa di area vasta”. L’obiettivo è quello di “condividere alcune funzioni e servizi in un’ottica di aggregazione virtuosa fra le diverse città, tramite la migliore captazione di fondi europei e l’attivazione di sensibili economie di scala, a beneficio di cittadini e imprese”.

Un traguardo, definito “storico”, sancito nell’aula consiliare di Frosinone, ente capofila del servizio. A sottoscrivere il documento sono stati i sindaci Riccardo Mastrangeli (Frosinone), Maurizio Cianfrocca (Alatri), Massimo Fiori (Arnara), Piergianni Fiorletta (Ferentino), Gino Molinari (Morolo), Lucio Fiordalisio (Patrica), Angelo Mattoccia (Pofi), Gianfranco Barletta (Supino), Germano Caperna (Veroli) e il vicesindaco di Torrice Domenico Crescenzi, in rappresentanza del primo cittadino Alfonso Santangeli.
Erano presenti il presidente della Commissione “Area vasta”, Vincenzo Iacovissi, il quale ha rispolverato e portato avanti il piano di aggregazione intercomunale, il consigliere delegato all’ufficio Europa, Marco Ferrara, i consiglieri Christian Alviani, Andrea Turriziani e Corrado Renzi.

“Il servizio Europa di area vasta, attivato in forma sperimentale e associata – si legge nel documento sottoscritto – comporterà la messa in rete di competenze ed esperienze utili ad accrescere la capacità di assorbimento delle risorse europee, per rispondere efficacemente alle esigenze dei territori coinvolti, promuovendo lo sviluppo socioeconomico e culturale delle comunità locali e la valorizzazione dei territori, anche incoraggiandone l’internazionalizzazione”.

La missione principale è la “realizzazione di un migliore e più sinergico coordinamento delle azioni attualmente svolte dai singoli enti in riferimento alla gestione delle politiche comunitarie. Sarà quindi creata una struttura, snella e funzionale, che diventerà unico punto di raccordo e di snodo tra le politiche comuni di attuazione della progettualità europea” si spiega in una nota. In sostanza, si punterà a intercettare finanziamenti europei, ma anche regionali, per realizzare progetti sull’intero comprensorio coinvolto.

«Abbiamo dimostrato – ha detto Mastrangeli – che è possibile fare squadra valorizzando l’identità e l’orgoglio di ciascun campanile, attraverso la condivisione di obiettivi importanti volti al benessere del tessuto economico e sociale dei cittadini».