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Borse oggi in diretta | Il Ftse Mib chiude in calo (-0,4%). Bene Pirelli e Amplifon, scende Leonardo




Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 

Borse europee in verde, Milano con titoli misti e contrastanti


Il Ftse Mib chiude a 39.982 punti, in calo dello 0,4%. Tra le blue chip la migliore è Pirelli, che guadagna l’1,1%, insieme ad Amplifon (+1,1%) e Unipol (+1%). In coda Leonardo, che perde il 2,2%, poi Buzzi (-2,1%) e Prysmian (-1,5%). Spread a 98 punti. 

Deboli anche le altre borse europee con Francoforte che cede lo 0,5% e Londra lo 0,1%. Sulla parità Parigi. Oltre Oceano i listini statunitensi viaggiano contrastati a due ore dall’apertura nonostante la decisione della Corte federale del commercio degli Stati Uniti di bloccare con una sentenza che blocca i dazi di Trump, dichiarandoli illegali (l’amministrazione Trump ricorrerà in appello).

Ore 15:30 Il Ftse Mib scende sotto la parità. Wall Street parte positiva

Il Ftse Mib inverte la rotta e vira in negativo (-0,25%) all’avvio dei mercati americani. Guida il listino Stm, in rialzo dell’1,6% insieme a Mediobanca (+1,25%) e Stellantis (+1,2% all’indomani della scelta del nuovo amministratore delegato). In calo Leonardo (-2,2%), Buzzi (-1,2%) e Generali (-1,1%).

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 

Oltre Oceano Wall Street apre sopra la parità con il Dow Jones che guadagna lo 0,15%, il Nasdaq l’1,25% e lo S&P 500 lo 0,74% dopo che un tribunale federale ha annullato i dazi reciproci del presidente Donald Trump. La Corte per il Commercio Internazionale degli Stati Uniti ha stabilito che Trump ha abusato della sua autorità imponendo i suoi dazi reciproci e ordinato l’annullamento dei dazi contestati.

Ore 14:40 Il Ftse Mib annulla i guadagni. Futures Usa positivi

I futures statunitensi indietreggiano leggermente dai massimi di giornata dopo i dati macro Usa e a Milano l’indice Ftse Mib annulla i guadagni e si porta sulla parità a quota 40.121 punti alle 14:40 con Generali (-1,25%), Leonardo (-1,88%) e Buzzi (-1,4%) i titoli più venduti.

L’euro torna a rafforzarsi sul dollaro (+0,38% a 1,1330) dopo che le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono salite a quota 240.000 unità, 14.000 unità in più rispetto al dato rivisto della settimana precedente. Inoltre, il pil Usa del primo trimestre del 2025 è stato rivisto al rialzo da -0,3% a -0,2% trimestre su trimestre. La previsione era -0,3%.

Lo spread Btp/Bund è fermo a quota 98,5 punti base mentre è in corso il collocamento del Btp/Italia. Inoltre il Tesoro ha collocato 10 miliardi di euro di Btp e Ccteu. In particolare, sono stati collocati 3,25 miliardi di euro del Btp 5 anni, per cui la domanda ha raggiunto 4,93 miliardi, che corrispondono a un rapporto di copertura di 1,52. Il rendimento lordo si è assestato al 2,73%, ovvero 2 punti base in meno di quello dell’asta del 29 aprile.

Inoltre, sono stati collocati 3,25 miliardi di euro del Btp 10 anni, per cui la domanda ha raggiunto 4,93 miliardi, che corrispondono a un rapporto di copertura di 1,52. Il rendimento lordo si è attestato al 3,57%, ovvero 5 punti base inferiori a quello dell’asta del 29 aprile. Infine, sono stati piazzati 3,5 miliardi di euro del Ccteu 7 anni per cui la domanda ha raggiunto 5,30 miliardi, che corrispondono a un rapporto di copertura di 1,52. Il rendimento lordo è risultato pari al 3,28%.

Ore 13:25 Ftse Mib positivo, spread fermo a 98 nonostante il monito del Fmi all’Italia

Con i futures Usa positivi (+0,52% quello sul Dow Jones e +1,03% quello sull’S&P500) le borse europee consolidano il rialzo, anche Milano (Ftse Mib +0,39% a 40.286 punti alle 13:25) nonostante il monito del Fmi all’Italia: le prospettive di crescita restano altamente incerte per le persistenti tensioni nel commercio globale. Nell’Article IV sull’Italia il Fondo Monetario Internazionale ha riconosciuto che Roma ha dimezzato il deficit, che il saldo primario è tornato in attivo e che le autorità prevedono un’ulteriore riduzione graduale del deficit.

Nonostante questo, il Fmi ha raccomandato di proseguire questa buona performance e di raggiungere un avanzo primario del 3% del pil entro il 2027, per ridurre in modo deciso il debito e contenere le vulnerabilità correlate. Tra le riforme che l’Italia dovrebbe prendere in considerazione, c’è l’abolizione della flat tax per gli autonomi che permetterebbe di affrontare questioni di equità e prevenire perdite di gettito.

Lo spread Btp/Bund resta intorno a 98 punti base nell’ultima giornata dedicata ai risparmiatori retail del collocamento del Btp Italia che finora ha raccolto oltre 800 milioni di euro. Venerdì 30 maggio l’offerta è destinata agli investitori istituzionali. Prima si conoscerà se la cedola finale sarà differente dall’1,85% di quella minima garantita.

Dilazione debiti

Saldo e stralcio

 

Ore 12:20 Il Ftse Mib consolida sopra 40.200 con Stellantis e Stm. Spread poco mosso a 99

I mercati azionari del Vecchio Continente si conferma positivi, eccetto Londra (-0,14%). Il Dax avanza dello 0,41%, il Cac40 dello 0,62%, il Ftse Mib dello 0,36% a 40.270 punti alle 12:20 grazie alla buona trimestrale di Nvidia e alla Corte Usa che ha sospeso i dazi di Donald Trump. Sul listino milanese Stm e Stellantis sono i titoli migliori con progressi del 3%. In evidenza anche le azioni del lusso e Unipol.

Restano sullo sfondo i rischi geopolitici. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha detto che la richiesta dell’Ucraina di consegnare il memorandum con le proposte russe prima del nuovo incontro proposto a Istanbul per il 2 giugno non è costruttiva.
 

L’euro recupera quota 1,1287 dollari. A marzo il fatturato dell’industria in Italia è diminuito in termini congiunturali dell’1,6% in valore e dell’1% in volume. Su base tendenziale il fatturato dell’industria ha registrato una flessione dell’1,1% sia in valore che in volume. Mentre nel primo trimestre 2025, in termini congiunturali, è aumentato sia in valore (+1,5%) che in volume (+1,2%). Inoltre ad aprile l’Istat ha stimato, per l’interscambio commerciale con i Paesi extra Ue27, un’ampia riduzione congiunturale per le esportazioni (-7,5%) e un aumento per le importazioni (+1,6%). La diminuzione su base mensile dell’export si spiega con le minori vendite di beni strumentali (-17,4%). Dal lato dell’import, l’incremento congiunturale è dovuto all’aumento degli acquisti di beni di consumo non durevoli (+9,4%) ed energia (+5,1%).

Ore 10:30 Il Ftse Mib lima i guadagni, pesano Italgas e Leonardo. In Italia più fiducia per imprese e consumatori

I mercati azionari europei restano in rialzo, sostenuti dalla performance dei futures statunitensi dopo i risultati di Nvidia e la sentenza di una Corte americana che blocca i dazi reciproci, interpretata come un segnale distensivo nel contesto del commercio globale. I rendimenti obbligazionari sono in rialzo su tutta la curva, mentre il dollaro si rafforza sulle principali valute.

L’indice Ftse Mib guadagna lo 0,31% a 40.253 punti, sotto i massimi intraday a causa del calo delle utilities, in particolare di Italgas (-2,46%) dopo i dettagli dell’aumento di capitale (prezzo a sconto del 24,8%), e di Leonardo (-1%). Invece, Bper Banca si apprezza dello 0,93% dopo aver comunicato di aver ottenuto dalla Bce tutte le autorizzazioni necessarie per procedere con l’offerta pubblica di scambio sulla Banca Popolare di Sondrio. L’istituto ha ricevuto il via libera sia per l’acquisto di partecipazioni dirette e indirette che complessivamente superano il 10% dei fondi propri. Resta ancora in corso l’istruttoria presso Banca d’Italia, la cui conclusione è attesa entro le prossime settimane. L’offerta si dovrebbe chiudere entro luglio.

Sale poi dello 0,52% Eni che riunisce il cda per deliberare l’acquisizione di Acea Energia da parte della controllata Plenitude. Il valore dell’operazione sarebbe nella parte alta della forchetta a 400-600 milioni, secondo quanto riportato da MF-Milano Finanza. L’acquisizione porterebbe in dote circa 1 milione di clienti elettrici, 400.000 clienti gas e attività nell’ambito della transizione energetica. Plenitude punta a superare 11 milioni di clienti e 10 GW di capacità rinnovabile entro il 2028.

In Italia più fiducia per imprese e consumatori

Lato macro, a maggio sia il clima di fiducia dei consumatori sia l’indicatore composito del clima di fiducia delle imprese sono aumentati da 92,7 a 96,5 e da 91,6 a 93,1, rispettivamente. Tra i consumatori, l’istat ha evidenziato un miglioramento di tutte le opinioni, soprattutto quelle sulla situazione economica generale: il clima economico è salito da 89,6 a 97,5, il clima personale da 93,9 a 96,1, quello corrente  da 95,4 a 98,6 e quello futuro da 89,1 a 93,7. Con riferimento alle imprese, segnali positivi sono arrivati da tutti i settori, ad eccezione delle costruzioni. Più in dettaglio, il clima di fiducia delle imprese dei servizi di mercato è cresciuto da 91,4 a 94,5 e quello del commercio al dettaglio da 101,8 a 102,8. Nel manifatturiero l’indice è passato da 85,8 a 86,5. Viceversa, nelle costruzioni si è registrato un calo da 103,6 a 102,2.

Microcredito

per le aziende

 

Ore 09:05 Il Ftse Mib sale con i titoli del lusso, Stellantis e Stm. Il T-bond rende il 4,5%

Borse europee positive in avvio di seduta. Il Dax sale dello 0,90%, il Cac40 dello 0,87%, il Ftse100 dello 0,34% e il Ftse Mib dello 0,63% a 40.379 punti dopo che con una sentenza inattesa la Corte federale del Commercio Internazionale Usa ha bloccato l’entrata in vigore dei dazi Usa, sostenendo che Donald Trump ha oltrepassato i limiti dei suoi poteri, imponendo tariffe generalizzate sulle importazioni dai partner commerciali statunitensi. L’amministrazione repubblicana ha presentato subito ricorso, mettendo in discussione l’autorità della Corte e affermando che si rivolgerà alla Corte Suprema se necessario.

Volano il dollaro, i rendimenti dei titoli di Stato e i prezzi del petrolio

La notizia, complici anche i ricavi record trimestrali del colosso dell’intelligenza artificiale Nvidia, ha comunque acceso il dollaro (l’euro vale 1,1272, -0,13%), i Treasury Usa (il rendimento del 10 anni sale al 4,53% e quello del 30 anni al 5,019%) e i prezzi del petrolio (Brent +1,7% a 65,4 dollari al barile).

Anche il rendimento del Btp 10 anni sale al 3,57% con lo spread con il Bund poco mosso a quota 97,7 punti base. Secondo Barclays, che ha abbassato il suo target sul differenziale Italia/Germania da 90-140 punti base a 70-120 punti base, il recente restringimento «riflette la dissoluzione della distinzione tra titoli di Stato dei paesi core e periferici dell’area euro».

Focus sull’asta di Btp e Ccteu e sul collocamento del Btp Italia

Dopo aver piazzato il 28 maggio 6,5 miliardi di euro di Bot semestrali, il Tesoro propone stamani fino a 10 miliardi in titoli a medio/lungo, incluso un nuovo Ccteu a 7 anni. I tassi, riporta Reuters, dovrebbero mostrarsi in modesto calo per le riaperture dei Btp a 5 e 10 anni rispetto al collocamento di fine aprile, con gli operatori che guardano a un ulteriore taglio dei tassi da parte della Bce la prossima settimana (5 giugno), ma restano cauti date le incertezze alimentate dalle politiche di Trump sui dazi.

Al contempo il Mef prosegue nella terza e ultima giornata di collocamento presso gli investitori retail del nuovo Btp Italia a 7 anni indicizzato all’inflazione, che il 30 maggio sarà proposto agli istituzionali. Al termine della secondo giorno di offerta, gli ordini complessivi sono stati pari 5,28 miliardi, ricalcando grosso modo l’andamento dell’ultima edizione di marzo 2023. Sempre il 30 maggio, prima dell’avvio della seconda fase dell’offerta, verrà comunicato il tasso reale annuo definitivo che non potrà essere inferiore al saggio minimo garantito pari all’1,85%.

A Milano in evidenza i titoli del lusso, Stellantis, Stm e De’ Longhi. Male Italgas e Sys-Dat

Sul listino milanese, di riflesso alla buona trimestrale di Nvidia, Stm spunta un +4% a 23,26 euro. Con i dazi Usa sospesi bene i titoli del lusso come Moncler (+2,88% a 56,4 euro) e Brunello Cucinelli (+2,35% a 109,1 euro) e Stellantis (+2,9% a 9,27 euro), questa dopo la nomina del nuovo ad, Antonio Filosa, attuale Chief Operating Officer North America, che sarà operativo dal prossimo 23 giugno.

Carta di credito con fido

Procedura celere

 

Stabile sulla parità a 32,71 euro Generali dopo che Moody’s ha alzato l’outlook a positivo da stabile in scia al parallelo miglioramento varato venerdì scorso per l’Italia, meglio Bper Banca (+1,32% a 7,82 euro) che procederà il 30 giugno al rimborso anticipato volontario del prestito obbligazionario subordinato denominato Banca Monte Lucca 2020-2030 Callable Tasso Fisso con reset Tier II del valore di 4 milioni di euro e Finecobank (+0,84% a 19,12 euro) con Morgan Stanley che ha alzato il target price da 21 a 22 euro (rating overweight).

Viceversa, Italgas perde il 2% a 6,95 euro dopo aver ottenuto il via libera della Consob all’aumento di capitale. L’operazione prende il via il 2 giugno per chiudersi il 19 con i diritti negoziabili fino al 13. Il prezzo delle nuove azioni è pari a 5,026 euro (sconto del 24,82% rispetto al prezzo teorico ex diritto alla data del 28 maggio) e l’aumento prevede l’emissione di massime 202.938.478 nuovi titoli da offrire in opzione agli azionisti nel rapporto di 1 ogni 4 diritti. Il controvalore complessivo dell’offerta è pari a massimi 1,019 miliardi di euro.

Per il resto, si segnala che Barclays ha alzato il rating su De’ Longhi, in rally del 5,40% a 29,66 euroda underweight a equal-weight e il target price da 23 a 30 euro. La stessa banca d’affari ha alzato il target price su Unipol (+1,27% a 17,10 euro) da 16,5 a 17,5 euro (rating overweight).

Infine, Vittorio Neuroni, Matteo Luigi Neuroni, Emanuele Edoardo Angelidis e Marta Neuroni hanno completato la cessione di 3,1 milioni di azioni ordinarie di Sys-Dat (-9,25% a 6,28 euro), pari al 10% del capitale dell’azienda, al prezzo di 6 euro per azione (a sconto del 13,2% rispetto al prezzo di chiusura a 6,92 euro del 28 maggio). Ora deterranno complessivamente 17,1 milioni di azioni di Sys-Dat, pari al 54,9% del capitale. L’operazione è stata effettuata tramite una procedura di accelerated bookbuilding riservata a investitori qualificati in Italia e istituzionali all’estero.

Ore 08:10 Europa attesa in netto rialzo grazie al blocco dei dazi di Trump e al record di ricavi di Nvidia

Borse europee attese in netto rialzo (+1,08% il futures sull’Eurostoxx50) dopo che la Us Court of International Trade ha sospeso temporaneamente i dazi di Donald Trump del Giorno della Liberazione. Non solo sono illegali, ma il presidente statunitense non ha l’autorità di imporli a livello globale. I futures statunitensi salgono di oltre l’1% e il dollaro rimbalza con forza (l’euro vale 1,1234, -0,46%) anche se, secondo gli analisti, il sollievo potrebbe essere solo temporaneo, dato che l’amministrazione Trump ha già annunciato che farà ricorso.

Record di ricavi per Nvidia

A sostenere il sentiment positivo sui mercati è anche il colosso dell’intelligenza artificiale Nvidia che ha registrato nel primo trimestre del 2025 ricavi record a 44,1 miliardi di dollari (+69%) grazie alle vendite dei suoi chip di nuova generazione Blackwell che hanno compensato il colpo del divieto di vendere chip alla Cina imposto dagli Stati Uniti. Anche l’utile è aumentato a due cifre: +26% a 18,8 miliardi, risultando, però, leggermente sotto le previsioni di 19,5 miliardi.

I prezzi del petrolio si infiammano

I prezzi del petrolio salgono dopo che la Corte statunitense ha bloccato la maggior parte dei dazi imposti da Trump, mentre il mercato è in attesa di eventuali nuove sanzioni statunitensi che potrebbero limitare i flussi di greggio russo e della decisione dell’Opec+ sull’aumento della produzione a luglio (riunione il 31 maggio). I futures sul Brent crescono dell’1,6% a 65,34 dollari al barile e quelli sul Wti dell’1,73% a 62,91 dollari al barile. Sul fronte dell’offerta, ci sono timori riguardo a possibili nuove sanzioni sul greggio russo.

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Allo stesso tempo, l’Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio e i suoi alleati potrebbero concordare sabato un’accelerazione degli aumenti della produzione di petrolio a luglio. «Supponiamo che il gruppo accetti un altro grande aumento dell’offerta pari a 411.000 barili al giorno. Ci aspettiamo aumenti simili fino alla fine del terzo trimestre, poiché il gruppo sta aumentando l’attenzione sulla difesa della quota di mercato», affermano gli analisti di Ing.

Come se non bastasse Chevron ha interrotto la produzione di petrolio e una serie di altre attività in Venezuela, dopo che la sua licenza chiave è stata revocata dall’amministrazione Trump a marzo. Prima della revoca, Chevron esportava 290.000 barili al giorno di petrolio venezuelano, oltre un terzo del totale del Paese. Nel frattempo, un incendio nella provincia canadese dell’Alberta ha provocato la chiusura temporanea di alcune produzioni di petrolio e gas, con una possibile riduzione dell’offerta e ha costretto all’evacuazione i residenti di una piccola cittadina. Tra l’altro alle 18  esce il dato sulle scorte settimanali di petrolio negli Stati Uniti (precedente: +2,2 milioni di barili).

C’è il pil Usa nell’agenda macro

Prima, alle 10, è in agenda l’indice sulla fiducia dei consumatori a maggio (precedente: 92,7 punti) e l’indice sulla fiducia delle imprese manifatturiere a maggio (precedente: 85,7 punti) in Italia, alle 11 la bilancia commerciale extra Ue ad aprile (precedente: 6 miliardi di euro), alle 12 il fatturato industriale a marzo sempre dell’Italia (precedente: -0,4% mese su mese, -1,5% anno su anno). Mentre alle 14:30 arrivano le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti (precedente: -2.000 unità a 227.000) e il pil del primo trimestre preliminare (precedente: -0,3% trimestre su trimestre) per chiudere alle 16 l’indice pending home sales ad aprile (precedente: +6,1% mese su mese).

A Milano occhio a Stellantis, Generali, Unipol, Bper, Fineco, Italgas, De’ Longhi e Sys-Dat

Sul listino milanese ancora riflettori accesi su Stellantis dopo la nomina del nuovo ad, Antonio Filosa, attuale Chief Operating Officer North America, che sarà operativo dal prossimo 23 giugno.

Attenzione anche a Generali dopo che Moody’s ha alzato l’outlook a positivo da stabile in scia al parallelo miglioramento varato venerdì scorso per l’Italia, a Bper Banca che procederà il 30 giugno al rimborso anticipato volontario del prestito obbligazionario subordinato denominato Banca Monte Lucca 2020-2030 Callable Tasso Fisso con reset Tier II del valore di 4 milioni di euro e a Finecobank con Morgan Stanley che ha alzato il target price da 21 a 22 euro (rating overweight).

Mentre Italgas ha ottenuto il via libera della Consob all’aumento di capitale. L’operazione prende il via il 2 giugno per chiudersi il 19 con i diritti negoziabili fino al 13. Il prezzo delle nuove azioni è pari a 5,026 euro (sconto del 24,82% rispetto al prezzo teorico ex diritto alla data del 28 maggio) e l’aumento prevede l’emissione di massime 202.938.478 nuovi titoli da offrire in opzione agli azionisti nel rapporto di 1 ogni 4 diritti. Il controvalore complessivo dell’offerta è pari a massimi 1,019 miliardi di euro.

Per il resto, si segnala che Barclays ha alzato il rating su De’ Longhi da underweight a equal-weight e il target price da 23 a 30 euro. La stessa banca d’affari ha alzato il target price su Unipol da 16,5 a 17,5 euro (rating overweight).

Dilazione debiti

Saldo e stralcio

 

Infine, Vittorio Neuroni, Matteo Luigi Neuroni, Emanuele Edoardo Angelidis e Marta Neuroni hanno completato la cessione di 3,1 milioni di azioni ordinarie di Sys-Dat, pari al 10% del capitale dell’azienda, al prezzo di 6 euro per azione (a sconto del 13,2% rispetto al prezzo di chiusura a 6,92 euro del 28 maggio). Ora deterranno complessivamente 17,1 milioni di azioni di Sys-Dat, pari al 54,9% del capitale. L’operazione è stata effettuata tramite una procedura di accelerated bookbuilding riservata a investitori qualificati in Italia e istituzionali all’estero.

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