Il 2025 si apre con segnali positivi per il mercato del lavoro in Puglia, ma le imprese si trovano ad affrontare sfide sempre più complesse legate alla rapida evoluzione tecnologica e ai nuovi bisogni delle persone. Secondo un’indagine condotta da Hays Italia, le aziende pugliesi prevedono di assumere 111.670 nuove risorse nel trimestre maggio-luglio, con un incremento del +13,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Un trend che si inserisce in un quadro occupazionale in crescita, con il tasso di occupazione regionale passato dal 45,5% del 2018 al 51,2% del 2024.
Bari e Brindisi le province più dinamiche
Nel dettaglio, è Bari la provincia che guida la ripresa con 41.770 assunzioni previste (+19,7% rispetto al 2024), seguita da Lecce con 27.830, Foggia con 18.370, Taranto con 13.230 e Brindisi con 10.470 (+17,6%).
L’intelligenza artificiale protagonista, ma mancano gli esperti veri
Nonostante la crescente diffusione delle tecnologie basate sull’IA generativa – utilizzata dal 43% dei professionisti nel 2024 contro il 20% dell’anno precedente – le aziende faticano a distinguere profili realmente competenti da quelli improvvisati. Troppo spesso, secondo Hays, l’intelligenza artificiale viene applicata solo a processi automatizzati e produttività, trascurando il potenziale strategico.
Skill gap in crescita e formazione continua
La trasformazione digitale accelera e allarga il divario tra competenze richieste e competenze disponibili. Nei settori tech, finanza, ingegneria e life sciences si registra una carenza globale di talenti qualificati. Hays sottolinea la necessità di formazione strutturata: l’85% delle aziende italiane prevede di investire in programmi HR nel 2025, destinando il 41% dei fondi alla formazione, il 40% alla retention e il 31% alla riorganizzazione dei team.
Senza smart working il 75% dei lavoratori cambierebbe lavoro
Il work-life balance si conferma un tema centrale: tre lavoratori su quattro lascerebbero l’azienda se questa imponesse un ritorno fisso in ufficio, specialmente le donne e i giovani tra i 25 e i 34 anni. Il lavoro da remoto, spesso ridotto, resta cruciale per conciliare esigenze familiari, stress e distanza casa-lavoro.
Benessere mentale: nuova leva strategica per le imprese
Il benessere mentale diventa un asset competitivo: solo il 35% delle aziende offre programmi strutturati, ma cresce l’attenzione verso coaching, supporto psicologico, attività fisiche, mentoring ed eventi di team building. Queste iniziative, ancora poco diffuse, rappresentano secondo Hays una nuova frontiera del people management, utile a migliorare performance, clima interno e fidelizzazione.
Inclusione e diversità sempre più al centro
Infine, diversity & inclusion non sono più solo un tema valoriale, ma strategico. Le imprese moderne vengono valutate anche sulla base dell’impegno nel garantire parità di trattamento, rappresentanza e cultura dell’inclusione. “Il futuro del lavoro non è solo una questione di tecnologie, ma di visione” – spiega Manuela Vergano, Director di Hays Italia – “Le aziende che sapranno distinguere il talento autentico, colmare il divario di competenze e mettere al centro la persona, costruiranno un vantaggio umano prima ancora che competitivo”.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link