“Il settore assicurativo può e deve essere parte della soluzione alle grandi sfide che l’Europa si trova ad affrontare”. È il messaggio che arriva da Insurance Europe – la federazione europea delle assicurazioni e delle riassicurazioni – alla vigilia della 15ª Conferenza Internazionale. A firmare la dichiarazione congiunta sono Frédéric de Courtois, presidente di Insurance Europe, Alexander Sarrigeorgiou, vicepresidente, e Thea Utoft Høj Jensen, direttrice generale.
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Il comparto – che occupa oltre 920.000 persone e gestisce 9.500 miliardi di euro di asset, di cui circa il 70% investiti all’interno dell’UE – si presenta con una roadmap articolata in cinque priorità strategiche, nella convinzione che “affrontare queste sfide non significa solo proteggere i cittadini, ma anche rafforzare la competitività economica dell’Europa e, con essa, il suo modello sociale”.
Una bussola per la competitività
La prima priorità riguarda la necessità di accompagnare l’avvio della nuova Commissione europea, guidata da Ursula von der Leyen, con una decisa azione di rilancio della competitività. “Riteniamo che gli obiettivi della Bussola della competitività dell’UE, se tradotti in azioni concrete, avranno un impatto significativo sull’economia europea”, affermano i vertici di Insurance Europe. Il richiamo è anche a una semplificazione normativa che possa ridurre oneri e ostacoli burocratici per gli investitori e gli operatori.
Un’Unione del risparmio per finanziare le transizioni
La seconda direttrice strategica guarda all’Unione del risparmio e degli investimenti, terreno ancora da esplorare pienamente secondo le compagnie assicurative. “In Europa esiste una significativa mancanza di investimenti a lungo termine – si legge nel documento – per sostenere le transizioni climatica e digitale, nonché per preservare il modello sociale europeo”. Gli assicuratori rilanciano la necessità di strumenti previdenziali collettivi ad adesione automatica e di piani di risparmio individuali più attraenti. “Un approccio olistico sbloccherebbe investimenti cruciali per il futuro dell’economia europea”.
Clima: un’alleanza pubblico-privato per la resilienza
Terzo punto chiave, la gestione degli eventi climatici estremi. Il settore chiede una maggiore cooperazione tra pubblico e privato per mitigare i rischi, promuovere l’adattamento e rendere più efficiente la risposta alle catastrofi naturali. “Assicuratori e riassicuratori – spiegano i firmatari – possiedono competenze uniche sui rischi climatici, utili alla definizione di piani di crisi e strategie di resilienza. Siamo pronti a collaborare con la Commissione per il futuro Piano Europeo di Adattamento Climatico”.
Dati e AI: innovare con responsabilità
La quarta priorità riguarda l’innovazione tecnologica, con un focus sull’uso responsabile dei dati e dell’intelligenza artificiale. Il settore individua nell’adozione consapevole delle nuove tecnologie un’occasione per migliorare la gestione dei sinistri, la prevenzione e la customer experience. “Sperimentare prima di regolamentare – si sottolinea – può portare a policy più efficaci e informate”.
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Dialogo con i cittadini per una protezione inclusiva
Ultimo, ma non meno rilevante, il rafforzamento del dialogo con i consumatori e la società civile. “Comprendere meglio i bisogni di una società che cambia – concludono i vertici di Insurance Europe – è la chiave per garantire protezione adeguata e servizi efficienti, in linea con le aspettative e a un costo equo”.
Il messaggio rivolto alle istituzioni europee è chiaro: “Il settore assicurativo ha i mezzi per contribuire positivamente a queste sfide, a condizione che la Commissione, il Consiglio e il Parlamento traducano le loro ambizioni in misure concrete. Lavoriamo insieme per realizzare gli obiettivi dell’Europa”.
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