Nel 2023 il mercato europeo dell’Impact Investing ha raggiunto un valore complessivo di 230 miliardi di euro, dato triplicato rispetto agli 80 miliardi del 2021, con un incremento di 150 miliardi di euro in soli due anni. A livello globale, il valore degli investimenti a impatto nel 2021 aveva superato la soglia dei 1.000 miliardi di euro. Emerge da una ricerca congiunta di Fondo Italiano d’Investimento sgr e Human Foundation, think tank indipendente specializzato sui temi dell’innovazione sociale, che sottolinea che anche in Italia il settore sta registrando un’espansione significativa. Il mercato nazionale degli investimenti a impatto è passato dai 5,8 miliardi di euro del 2020 ai 9,3 miliardi di euro del 2022, con un incremento di oltre il 60% in due anni (si veda qui il comunicato stampa).
I dati della ricerca evidenziano che la crescita dell’Impact Investing è parte di una trasformazione più ampia del mercato finanziario. In particolare, il report sottolinea come l’incremento degli investimenti a impatto sia formato dall’adozione di nuovi strumenti finanziari, dal coinvolgimento crescente di investitori istituzionali e dall’attenzione sempre maggiore verso metriche di misurazione dell’impatto. Lo studio evidenzia il ruolo propulsivo di strumenti finanziari innovativi, politiche di sostegno mirate e sinergie tra pubblico e privato, tutti elementi chiave per favorire la crescita sostenibile del settore.
In questo scenario il Fondo Italiano emerge come protagonista attivo, in grado di contribuire in modo determinante allo sviluppo del mercato sul territorio nazionale attraverso il suo Fondo di Fondi di Impact Investing, lanciato nel 2022 contestualmente al primo closing della raccolta, grazie all’impegno di 50 milioni di eurosottoscritto da CDP Equity, rispetto a un target di raccolta complessiva di 120 milioni, da raggiungersi entro il prossimo giugno (si veda altro articolo di BeBeez). A fine 2024 il fondo ha raggiunto una dimensione di 84 milioni di euro raccolti, oltre che da CDP Equity, anche da investitori istituzionali, fondazioni e family office.
Il fondo a oggi ha investito in sei fondi a impatto, per un controvalore di impegni complessivo pari a circa l’85% del capitale raccolto. Il capitale mobilitato dai fondi investiti ammonta a oltre 702,8 milioni di euro, con un potenziale complessivo pari a oltre 1 miliardo di euro (dato basato sulle dimensioni target dei fondi).
Nel dettaglio, il fondo ha investito in Argos Climate Action, fondo dedicato alla transizione ambientale delle pmi europee gestito da Argos Wityu, che ha chiuso la raccolta a quota 337 milioni di euro lo scorso gennaio; 30 milioni di euro nel fondo Kyip Impact Mission gestito da Kyip Capital sgr, che ha target di raccolta finale di 60 milioni; in 21 Invest Healthcare, primo veicolo specializzato del gruppo 21 Invest dedicato al settore sanitario, che ha annunciato il primo closing a 70 milioni nel novembre 2024 con un target di raccolta di 150 milioni; in Fondo Cooperazione Terzo Settore, gestito da Sefea Impact sgr e dedicato a investimenti in Imprese sociali (legge n. 106/2016 e D.lgs. 112/2017), Cooperative sociali e loro consorzi, altre cooperative, veicoli strumentali e spin-off di imprese sociali o cooperative oppure in altre società con obiettivi di impatto sociale e ambientale, come società benefit (legge 208/2015) o B Corp; in Impact Fund I di The Three Hills, il primo fondo di private equity a impatto lanciato dalla società fondata a Londra dall’italiano Mauro Moretti; e in Fidec (Fondo Italiano per la Decarbonizzazione e l’Economia Circolare), fondo lanciato nel 2022 da Xenon Private Equity con target di raccolta di 120 milioni.
Luigi Tommasini, senior partner di Fondo Italiano d’Investimento sgr e responsabile delle attività di Fondi di Fondi e Iniziative Strategiche, ha sottolineato: “Anche alla luce dei dati presentati nello studio frutto della collaborazione con Human Foundation, siamo convinti che il 2025 rappresenti un anno chiave per il consolidamento dell’Impact Investing. Il settore degli investimenti a impatto si sta evolvendo rapidamente grazie all’introduzione di nuovi strumenti finanziari e alla crescente attenzione delle imprese verso modelli di business sostenibili. L’evoluzione ha portato ad una maggiore attenzione da parte degli investitori istituzionali che, nella loro tradizionale attività di investimento, vogliono ottenere opportunità che generino ritorni coerenti con il rischio ai quali si sommino anche impatti ambientali e sociali misurabili. Il portafoglio costruito da Fondo Italiano nel FOF Impact Investing è una dimostrazione tangibile di come questa addizionalità sia perseguibile in scala”.
E Mauro Bux, responsabile dell’Area Consulenza ai Fondi Impact di Human Foundation, ha aggiunto:
” I risultati dello studio confermano la crescente maturità del mercato dell’Impact Investing, con una rapida evoluzione degli strumenti e una sempre maggiore attenzione alla misurazione dell’impatto. Fondo Italiano si posiziona come attore strategico nel canalizzare capitali verso attività capaci di coniugare rendimento finanziario e impatto. Human Foundation conferma il proprio ruolo di partner tecnico e consulenziale per i fondi che operano nell’ecosistema europeo degli investimenti a impatto”.
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