L’INPS con la Circolare n. 95 del 26-05-2025 spiega quali sono le regole dell’aumento dell’indennità di congedo parentale, decise dalla Legge di Bilancio 2025.
Dal 1° Gennaio 2025, infatti, il congedo parentale è stato potenziato. Ossia:
- è possibile richiedere il congedo parentale entro i primi 12 anni di vita del bambino (o entro 12 anni dall’adozione o affidamento), con un massimo di 10 mesi complessivi (o 11 mesi in particolari situazioni) tra i due genitori o di 6 mesi in caso a fruirne sia solo un genitore;
- vengono riconosciuti ai genitori 3 mesi indennizzati all’80% dello stipendio (invece dei 2 previsti nel 2024), gli altri 6 mesi di congedo parentale restano indennizzati al 30% della retribuzione, mentre i rimanenti non sono indennizzati.
Scopriamo insieme i dettagli sulla misura, come spiegati da INPS nella Circolare n. 95 del 26-05-2025.
DI QUANTO AUMENTA IL CONGEDO PARENTALE NEL 2025
La Legge di Bilancio 2025 non ha modificato la durata complessiva del congedo parentale, ma ha aumentato la percentuale di retribuzione coperta per alcuni mesi. In particolare, nel 2025 il limite massimo di congedo parentale per ogni coppia genitoriale resta di 10 mesi (elevabili a undici mesi nel caso in cui il padre si astenga per un periodo intero o frazionato non inferiore a 3 mesi), da fruire entro i 12 anni di vita del figlio o dall’ingresso in famiglia del minore, di cui:
- alla madre spetta un periodo indennizzabile di 3 mesi non trasferibili all’altro genitore;
- al padre spetta un periodo indennizzabile di 3 mesi non trasferibili all’altro genitore;
- a entrambi i genitori spetta anche un ulteriore periodo indennizzabile della durata complessiva di 3 mesi, da fruire in modalità ripartita tra gli stessi.
Ma dal 2025, il congedo di entrambi i genitori o del “genitore solo” risulta indennizzabile come di seguito indicato:
- un mese è indennizzato all’80% della retribuzione, entro i 6 anni di vita o entro 6 anni dall’ingresso in famiglia in caso di adozione o di affidamento del minore;
- un ulteriore mese è indennizzato all’80% della retribuzione, entro i 6 anni di vita o entro 6 anni dall’ingresso in famiglia in caso di adozione o di affidamento del minore;
- un ulteriore mese è indennizzato all’80% della retribuzione, entro i 6 anni di vita o entro 6 anni dall’ingresso in famiglia in caso di adozione o di affidamento del minore. A definirlo è stata la Legge di Bilancio 2025;
- 6 mesi sono indennizzati al 30%, a prescindere dalla situazione reddituale;
- i rimanenti due mesi non sono indennizzati, salvo il caso in cui il richiedente si trovi nella condizione reddituale prevista dall’articolo 34, comma 3, del T.U. 151/2001.
Un altro aspetto importante è che questa indennità si applica a tutte le modalità di congedo, sia in forma continuativa che spezzettata in mesi, giorni oppure ore. Inoltre, entrambi i genitori possono alternarsi nel fruire di questi 3 mesi oppure usufruirne negli stessi giorni per lo stesso figlio, senza limitazioni.
A CHI SPETTA
L’aumento previsto dalla Legge di Bilancio 2025 riguarda solo i lavoratori dipendenti. Non si applica, quindi, ai lavoratori autonomi, né a quelli iscritti alla Gestione separata dell’INPS, o ad altre categorie non comprese nel T.U. 151/2001.
Se in una coppia un genitore è lavoratore dipendente mentre l’altro appartiene a una categoria esclusa da questa norma, l’indennità all’80% della retribuzione verrà riconosciuta solo al genitore dipendente. L’altro continuerà a essere soggetto alle regole previste per la sua categoria lavorativa.
Le nuove disposizioni si applicano ai periodi di congedo parentale fruiti a partire dal 1° Gennaio 2025. Ma, riguardano solo i genitori che hanno terminato il congedo di maternità o il congedo di paternità dopo certe date, stabilendo così un criterio di decorrenza per avere diritto all’indennità maggiorata.
Ovvero:
- se il congedo di maternità o paternità è terminato dopo il 31 Dicembre 2023, il genitore ha diritto all’aumento dell’indennità dal 60% all’80% per l’ulteriore mese introdotto dalla Legge di Bilancio 2024;
- se il congedo è terminato dopo il 31 Dicembre 2024, il genitore ha diritto all’aumento dell’indennità dal 30% all’80% per l’ulteriore mese introdotto dalla Legge di Bilancio 2025.
Inoltre, nella determinazione della fine del congedo di maternità rientrano anche eventuali giorni non fruiti prima del parto o periodi di interdizione post-partum disposti dall’Ispettorato del Lavoro. Pertanto:
- per i bambini nati, adottati o affidati prima del 1° Gennaio 2023, il diritto all’indennità maggiorata all’80% riguarda un solo mese e si applica se almeno un genitore ha terminato il congedo di maternità o paternità dopo il 31 Dicembre 2022;
- nel caso di bambini nati, adottati o affidati prima del 1° Gennaio 2024, il diritto si estende a 2 mesi, a condizione che almeno un genitore abbia terminato il congedo dopo il 31 Dicembre 2023;
- per i bambini nati, adottati o affidati prima del 1° Gennaio 2025, il diritto si applica per 3 mesi se almeno un genitore ha terminato il congedo dopo il 31 Dicembre 2024. Se invece, il bambino è nato dopo il 1° Gennaio 2025, si ha diritto direttamente ai 3 mesi con indennità all’80%. Ciò, indipendentemente da quando è stato fruito il congedo di maternità o il congedo di paternità.
L’indennità maggiorata si applica solo ai 3 mesi di congedo parentale garantiti a ciascun genitore come non trasferibili. Deve essere fruita entro i primi 6 anni di vita del bambino (o 6 anni dall’ingresso in famiglia in caso di adozione o affidamento). Per maggiori dettagli, vi invitiamo a leggere gli esempi forniti da INPS nella Circolare n. 95 del 26-05-2025.
COME RICHIEDERE IL CONGEDO PARENTALE NEL 2025
Per richiedere la misura, INPS spiega che la domanda deve essere presentata esclusivamente online attraverso uno dei seguenti canali:
- accedendo al sito INPS da questa pagina. Come? Autenticandosi con SPID, CIE o CNS. Una volta dentro, bisogna seguire il percorso: “Lavoro”, “Congedi, permessi e certificati”;
- Contact Center INPS. È raggiungibile chiamando il numero 803.164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164.164 (da rete mobile, a pagamento in base alla tariffa del gestore);
- Istituti di patronato. Ossia, rivolgendosi a un patronato che offra assistenza nella compilazione e trasmissione della domanda.
Per conoscere i dettagli su come funziona la denuncia contributiva relativa alla misura tramite flusso Uniemens e su quali sono le istruzioni fiscali da seguire, vi consigliamo di leggere i paragrafi 5, 6 e 7 della Circolare n. 95 del 26-05-2025.
GUIDA AL CONGEDO PARENTALE NEL 2025
In questa guida vi spieghiamo come funzionano i congedi parentali e quali sono le novità di cui tenere conto nel 2025.
ALTRI APPROFONDIMENTI E GUIDE UTILI
Vi consigliamo di leggere anche i seguenti approfondimenti:
Vi consigliamo di consultare l’elenco aggiornato dei bonus figli, dei bonus famiglia attivi o quello sul bonus mamme in vigore nel 2025. A vostra disposizione anche la guida sulla Dote famiglia 2025 e quella sul bonus nido potenziato già dallo scorso anno. Utile poi, il focus sulle detrazioni figli a carico.
A proposito di famiglie, è possibile anche presentare domanda per la Carta Nuovi Nati 2025, come spieghiamo in questa guida. Inoltre, la soglia dei fringe benefits nel 2025 è di 2.000 euro per chi ha figli.
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