H2IT – Associazione Italiana Idrogeno ha colto l’occasione offerta dal palcoscenico di Hydrogen Expo – la fiera organizzata a Piacenza da Mediapoint & Exhibitions – per fare il punto sul proprio contributo alla definizione delle politiche industriali e normative per l’idrogeno, grazie anche al rapporto di collaborazione instaurato con le istituzioni e ad una serie di iniziative di confronto con gli associati, tra cui spicca il ruolo centrale dei tavoli di lavoro tecnici, strumenti fondamentali per stimolare il confronto tra imprese.
Il Tavolo Produzione Idrogeno, coordinato da Lorenzo Privitera (A2A), si pone l’obiettivo di lavorare sui temi normativi e regolatori, che coinvolgono direttamente MASE e GSE. L’obiettivo primario è la messa a terra del Decreto Tariffe, indispensabile per lo sviluppo del mercato dell’idrogeno in Italia e anche per l’attuazione dei progetti PNRR. Il tavolo è attivamente impegnato nella redazione di position paper sulla quantificazione del gap di costo da coprire con incentivo, sul recepimento della RED III e sugli atti delegati su idrogeno low carbon e RFNBO. Inoltre, si pone l’obiettivo di costruire un dialogo con gli off-taker e le principali associazioni che li rappresentano.
Il Tavolo Supply Chain, coordinato da Stefano Capponi (Tenaris), sta realizzando una mappatura completa della filiera italiana dell’idrogeno, individuando componenti e tecnologie disponibili. L’obiettivo del tavolo è delineare la catena di fornitura per individuare punti di forza e mancanze, dando visibilità alle aziende che possono fornire tali prodotti. Sono inoltre previsti cicli di presentazioni tecniche e attività congiunte con il MIMIT e Invitalia.
Il Tavolo Ecosistema Mobilità, coordinato da Luigi D’Onofrio (Edison), analizza il quadro attuale e prospettico dell’utilizzo dell’idrogeno nel settore della mobilità andando a stimolare il dialogo tra tutti gli stakeholder chiave dell’intero ecosistema quali le società che realizzeranno le stazioni, gli operatori della logistica (merci e persone) e i costruttori dei veicoli. Particolare attenzione viene posta nel supportare le istituzioni proponendo alcuni strumenti operativi necessari per la messa a terra delle prime iniziative al fine di traguardare gli obiettivi nazionali inerenti lo sviluppo della rete di stazioni di rifornimento inizialmente finanziate dal PNRR. Anche le regole tecniche antincendio e il recepimento del regolamento europeo AFIR sono oggetto del tavolo di confronto.
Infine, il Comitato Scientifico di H2IT, guidato da Luigi Crema, Vicepresidente di H2IT, costituito da enti di ricerca e università, sta lavorando a un Position Paper della Ricerca da portare all’attenzione delle istituzioni, al fine di indirizzare gli investimenti nazionali su quelle che sono le priorità strategiche della Ricerca e dell’Innovazione per il settore.
Tutti i tavoli operano con incontri regolari, approfondimenti tecnici e momenti di dialogo con stakeholder esterni e istituzionali, contribuendo attivamente alla definizione delle policy e al superamento delle barriere normative, economiche e tecnologiche.
Oltre all’attività dei tavoli, H2IT è impegnata nel rafforzamento del dialogo con le istituzioni nazionali e comunitarie. L’associazione collabora infatti con i ministeri competenti per l’implementazione di un piano di attuazione della Strategia Nazionale Idrogeno e per coordinare le misure previste dal PNRR, mantenendo un ruolo attivo nei processi di recepimento delle normative europee e di interlocuzione con le autorità UE. A livello territoriale, H2IT si mette a disposizione delle Regioni e dei territori attraverso il progetto H2InComune, che mira a portare la conoscenza dell’idrogeno verso le pubbliche amministrazioni. Il suo impegno si estende alla promozione dell’industria italiana a livello internazionale, allo sviluppo di contenuti tecnici e divulgativi, al supporto agli associati nell’ottenimento di finanziamenti, alla redazione di report strategici e al monitoraggio continuo del quadro normativo.
“L’idrogeno è una risorsa chiave per il rilancio industriale del nostro Paese e per garantire una completa decarbonizzazione. Per questo H2IT ha scelto di investire su strumenti di lavoro concreti e condivisi. I nostri tavoli di lavoro, dedicati a produzione, filiera e mobilità, riuniscono competenze trasversali e dialogano costantemente con istituzioni e altre associazioni, per contribuire al recepimento delle direttive, all’evoluzione tecnologica e per stimolare la crescita della domanda di idrogeno” ha dichiarato Alberto Dossi, Presidente di H2IT. “Attraverso i tavoli di lavoro stiamo contribuendo attivamente allo sviluppo normativo, alla mappatura del comparto industriale e alla definizione delle infrastrutture del domani. Solo così possiamo costruire una filiera nazionale solida e pronta a cogliere le sfide legate alla nascita di un mercato dell’idrogeno.”
“La competitività del sistema Italia sul settore idrogeno, e più in generale quella europea, dipende da un mix di fattori che legano tra loro lo sviluppo dell’intera filiera con un programma integrato, il mantenimento di fondi sulla ricerca e sviluppo, azioni di aumento della capacità manifatturiera e stimolo per lo sviluppo del mercato, che magari favorisca prodotti europei quando siano coinvolti fondi pubblici” ha aggiunto Luigi Crema, Vice Presidente di H2IT. “Come raggiungere questo? Attraverso la collaborazione tra gli attori istituzionali, industriali, della ricerca e degli operatori economici”.
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