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One Team si posiziona come cervello per la manifattura: software proprietari, AI e digital twin e…


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Industrie manifatturiere, imprese di costruzioni e pubblica amministrazione, impegnate nella duplice transizione digitale e sostenibile, si trovano ad affrontare un ostacolo. Nella pratica, infatti, devono gestire una moltitudine di strumenti software non integrati, una quantità crescente di dati difficili da interpretare e nuove normative da rispettare – spesso senza avere tempo e risorse per capirle fino in fondo. Di qui la necessità di avere al fianco non semplici fornitori di software, ma veri e propri partner in grado di leggere il contesto, anticipare i bisogni e accompagnare l’evoluzione tecnologica. «Per questo abbiamo smesso di essere solo vendor di software: siamo noti per essere lo storico rivenditore Autodesk – unico partner Platinum italiano – ma oggi siamo una software house, un integratore di tecnologie e un centro di competenze che aiuta i clienti a progettare soluzioni digitali, gestire i dati, formare le persone e rendere i processi più intelligenti».

Parole di Riccardo Perego, fondatore e Ceo di One Team, realtà milanese nata alla fine degli anni ’90, e oggi un punto di riferimento nazionale nella digitalizzazione per l’edilizia, il manufacturing e la PA: in pratica, grazie a tecnologie come BIM, GIS e IoT, aiuta le imprese e gli enti pubblici a progettare meglio, gestire in modo più efficiente edifici e infrastrutture e ottimizzare impianti produttivi. Con oltre 130 dipendenti, una sede principale a Milano e una presenza crescente in Spagna con la controllata One Team Iberia (attiva a Madrid), l’azienda ha chiuso l’ultimo esercizio con un fatturato di oltre 52 milioni di euro. Tra i clienti, Gampack, Euroviti, Rete Ferroviaria Italiana, Gruppo Cap, Acea Elabori, Policreo, Caleffi, Fimac, Gsi Ingranaggi, Winter, Palomar, Regione Lombardia, A2A, Hera e Iren.

Ma One Team come sta realizzando questa trasformazione? Attraverso quattro direttrici principali: lo sviluppo di software proprietari replicabili, la partecipazione attiva a progetti europei di ricerca e innovazione (per questi ha collaborato, per citare qualcuno dei partner di ricerca, con Stellantis e Heineken), l’ampliamento dei servizi di consulenza e formazione tecnica e l’integrazione di nuove tecnologie come l’intelligenza artificiale e i digital twin. A questo si affianca un progressivo ripensamento del modello commerciale, che mette al centro la creazione di valore a lungo termine, invece della semplice vendita di licenze. Il tutto supportato da una struttura tecnica solida, composta da oltre il 60% di personale altamente specializzato, capace di affiancare i clienti dalla progettazione alla messa in opera. Secondo Perego, «questo assetto consente all’azienda di rispondere con rapidità alle sfide sempre più complesse poste dalla trasformazione digitale».

Un nuovo modello per creare più valore: come One Team ha ripensato il proprio business dopo la svolta Autodesk

Riccardo Perego, fondatore e Ceo di One Team.

Di recente One Team ha dovuto affrontare un cambiamento radicale: la decisione della citata Autodesk di trasformare i suoi rivenditori in agenti. Ciò ha avuto un impatto immediato sul modello economico dell’azienda. Il risultato? «È diventato centrale, per noi, spostare il focus dai volumi alla marginalità, dai prodotti ai servizi, dalla vendita all’accompagnamento. Infatti, non puntiamo ad un aumento delle revenue, ma ad un consolidamento dell’Ebitda. Insomma, il nuovo modello è basato sul valore» – afferma Perego.

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Una delle sfide più delicate riguarda il consolidamento del rapporto con i clienti più piccoli, quelli che in passato si limitavano a rinnovare una licenza. Ma anche qui, la strategia è chiara: restare vicini offrendo servizi, mantenendo una relazione attiva, anche al di là della singola transazione. «Con i grandi clienti il rapporto continua su molti livelli. Con i piccoli, dobbiamo reinventare la relazione: non possiamo più limitarci a fatturare una licenza, dobbiamo continuare a essere utili e presenti»

Tre settori chiave: cosa fa One Team nella pratica

  1. Come One Team guida la trasformazione digitale nel mondo delle costruzioni grazie al BIM

Nel settore delle costruzioni, l’introduzione del BIM – acronimo di Building Information Modeling – ha rappresentato una rivoluzione silenziosa ma profonda. Si tratta di un metodo che consente di creare modelli digitali intelligenti degli edifici, contenenti non solo la rappresentazione grafica ma anche tutte le informazioni tecniche e gestionali necessarie alla progettazione, costruzione e manutenzione. In altre parole, non è un semplice disegno 3D, ma una banca dati evoluta e condivisa, a disposizione di architetti, ingegneri, imprese, committenti e pubbliche amministrazioni. Questa modalità di lavoro collaborativa è oggi obbligatoria in molti appalti pubblici ed è sempre più richiesta anche nel settore privato. Ma per applicarla in modo efficace, non basta acquistare un software: servono competenze, strumenti avanzati e una visione sistemica. Ed è proprio in questo contesto che entra in gioco One Team. L’azienda non si limita a fornire le piattaforme BIM, ma si propone come partner attivo nel percorso di digitalizzazione dei processi edilizi. Accompagna imprese, studi di progettazione e stazioni appaltanti con formazione specialistica, consulenza tecnica e soluzioni su misura. «Il BIM è ormai obbligatorio per legge in molti contesti», spiega Riccardo Perego, Ceo di One Team. «Noi non ci limitiamo a fornire il software necessario, ma sviluppiamo strumenti che aiutano a verificarne la correttezza e a facilitare il dialogo tra progettisti, imprese e stazioni appaltanti». Uno dei risultati concreti di questo impegno è lo sviluppo di un software proprietario per il model checking, ovvero per la verifica automatica dei modelli digitali rispetto alle specifiche progettuali. In pratica, questo strumento permette di rilevare in modo preciso eventuali incongruenze, omissioni o errori già nella fase di progettazione, prima che diventino problemi in cantiere. «Un lavoro che prima poteva durare mesi ora si risolve in pochi giorni», aggiunge Perego, «liberando risorse preziose e riducendo il margine di ambiguità».

One Team è in prima fila per l’implementazione del BIM e per la digitalizzazione dei processi, con
oltre 400 progetti realizzati negli ultimi 6 anni e oltre 11.000 contratti di manutenzione software attivi.
  1. Digital twin, automazione e sostenibilità: come One Team innova l’industria manifatturiera europea

Nel mondo della manifattura, l’innovazione tecnologica passa sempre più attraverso la digitalizzazione dei processi, la raccolta e l’interpretazione dei dati e la connessione tra mondo fisico e virtuale. In questo scenario, One Team è protagonista grazie a una proposta completa che integra soluzioni legate all’Industria 4.0 e 5.0, con particolare attenzione alle tecnologie digital twin, all’Internet of Things e ai sistemi per la manutenzione predittiva. L’idea alla base è creare un “gemello digitale” dell’impianto produttivo, ovvero una replica virtuale dinamica che permette di monitorare in tempo reale lo stato delle macchine, i consumi energetici, l’efficienza delle linee e il comportamento dell’intero sistema industriale. Queste informazioni, raccolte da sensori e integrate con l’analisi dei dati, consentono di intervenire in modo mirato, prevedere guasti, ottimizzare i cicli produttivi e ridurre gli sprechi. Il valore aggiunto, dunque, non sta solo nella componente tecnologica, ma nella sua applicabilità reale e immediata, nella capacità di passare dalla sperimentazione alla messa a terra in contesti industriali concreti. «Questo significa che la ricerca ha un impatto reale e immediato, genera opportunità concrete», conclude Perego, sottolineando come l’esperienza maturata su Ecofact stia già alimentando nuove prospettive di sviluppo.

  1. Quando i territori diventano digitali: One Team accompagna la pubblica amministrazione verso ambienti integrati tra GIS e BIM

Nel rapporto con la pubblica amministrazione, One Team ha maturato nel tempo una competenza profonda e riconosciuta, in particolare nell’ambito dei sistemi informativi territoriali (GIS). Si tratta di tecnologie che consentono agli enti di raccogliere, organizzare, analizzare e visualizzare dati geospaziali legati al territorio: dalle mappe catastali alla pianificazione urbanistica, dal monitoraggio ambientale alla gestione delle reti tecnologiche. Negli ultimi anni, però, questo lavoro si è arricchito di un’evoluzione importante: l’integrazione tra GIS e modellazione BIM. Se il GIS rappresenta “dove” si trova un edificio o un’infrastruttura, il BIM ne descrive “come” è fatto, “cosa” contiene e “come” si comporta. Unendo queste due dimensioni, One Team aiuta le amministrazioni pubbliche a costruire ambienti digitali completi e intelligenti, capaci di supportare la gestione integrata del patrimonio pubblico. Oggi scuole, ospedali, municipi, impianti sportivi e altri edifici vengono georeferenziati e inseriti in sistemi interattivi che non si limitano più alla visualizzazione topografica, ma includono informazioni strutturali, funzionali ed energetiche. Questo consente agli enti di gestire il proprio patrimonio in modo più efficiente, trasparente e proattivo, anticipando criticità e pianificando interventi con una visione più ampia e informata. «Quella che stiamo vivendo è una vera convergenza digitale», osserva Riccardo Perego. «I mondi delle costruzioni, della pubblica amministrazione e dell’industria si stanno avvicinando, si contaminano e si rafforzano a vicenda. Questo ci permette di offrire soluzioni trasversali e creare più valore». L’approccio di One Team è quindi trasversale per natura: le competenze sviluppate in ambito industriale e nei cantieri si applicano anche alle città e ai territori, dando vita a una visione unificata della trasformazione digitale.

Con oltre 130 dipendenti, una sede principale a Milano e una presenza crescente in Spagna con la controllata One Team Iberia (attiva a Madrid), l’azienda ha chiuso l’ultimo esercizio con un fatturato di oltre 52 milioni di euro. Tra i clienti, Gampack, Euroviti, Rete Ferroviaria Italiana, Gruppo Cap, Acea Elabori, Policreo, Caleffi, Fimac, Gsi Ingranaggi, Winter, Palomar, Regione Lombardia, A2A, Hera e Iren.

I progetti europei come leva strategica per la trasformazione digitale

Attualmente, One Team è coinvolta in sei progetti europei che spaziano dall’efficienza energetica all’edilizia sostenibile, dalla digitalizzazione del costruito all’integrazione di tecnologie avanzate nei processi produttivi. Si tratta di progetti finanziati da programmi dell’Unione Europea che mirano a spingere l’innovazione nei settori chiave dell’economia e della transizione ecologica. Tra questi spicca Ecofact, un progetto internazionale che coinvolge grandi player come Stellantis e Heineken, con l’obiettivo di rendere più sostenibili ed efficienti le fabbriche attraverso digital twin intelligenti e analisi predittive. Altri progetti, come BuildON, Infinite, Retime, Bim4eeb e Crete Valley affrontano temi centrali come la riqualificazione energetica degli edifici, la digitalizzazione degli interventi edilizi, l’integrazione dei citati sistemi BIM e GIS per una gestione più intelligente e trasparente del patrimonio costruito e l’autosostentamento energetico del territorio.

In tutti questi contesti, One Team porta il suo contributo come partner tecnologico, occupandosi di sviluppare strumenti digitali concreti: piattaforme, interfacce, flussi dati, integrazioni software, algoritmi di AI. L’obiettivo non è sperimentare per il gusto della ricerca, ma creare soluzioni pronte per essere adottate, che possano davvero fare la differenza per chi costruisce, amministra o produce. Per Riccardo Perego «la ricerca che facciamo non finisce in un cassetto. Ecofact, ad esempio, è stato presentato negli Stati Uniti, all’Autodesk University di Nashville e a quella di Las Vegas, e ha già attirato l’interesse di grandi aziende americane che vogliono applicarlo nelle loro fabbriche. Questo significa che il nostro lavoro ha un impatto, genera opportunità vere, già oggi». Questo approccio pragmatico alla R&D è parte integrante dell’identità di One Team: una ricerca calata nella realtà, con uno sguardo internazionale e un orientamento costante al trasferimento tecnologico. Partecipare ai progetti europei, per l’azienda, significa entrare in reti di innovazione di alto profilo, collaborare con università, enti pubblici e grandi imprese, ma soprattutto restare sempre un passo avanti rispetto ai bisogni del mercato.

Ecofact, un progetto internazionale che coinvolge grandi player come Stellantis e Heineken, con l’obiettivo di rendere più sostenibili ed efficienti le fabbriche attraverso digital twin intelligenti e analisi predittive.

L’Intelligenza artificiale per dare senso ai dati: la nuova frontiera dell’innovazione secondo One Team

I progetti seguiti da One Team — nel mondo delle costruzioni, della manifattura e della pubblica amministrazione — generano continuamente informazioni: immagini satellitari, nuvole di punti da laser scanner, flussi in tempo reale provenienti da sensori IoT, modelli digitali e dati territoriali. Tutti elementi preziosi, ma che rischiano di diventare inutilizzabili se non vengono organizzati e letti con criteri intelligenti. «L’AI ci serve per non rimanere schiacciati dalla massa di dati che abbiamo digitalizzato», afferma Riccardo Perego. Ed è proprio da questa consapevolezza che nasce l’impegno dell’azienda nello sviluppo di algoritmi capaci di estrarre valore da ciò che altrimenti resterebbe solo rumore di fondo. Tra i campi di applicazione già in fase di test ci sono strumenti per il riconoscimento automatico di oggetti e strutture all’interno delle nuvole di punti, impiegate soprattutto nei rilievi 3D di edifici esistenti; sistemi per l’analisi predittiva di comportamenti energetici nei digital twin industriali; e tecnologie per l’interpretazione di immagini satellitari, utilizzate ad esempio per monitorare infrastrutture critiche come ponti, viadotti o reti di distribuzione.

In tutti questi casi, l’AI non viene utilizzata in modo astratto, ma è integrata in flussi di lavoro concreti, in dialogo con strumenti già in uso presso clienti e partner. L’obiettivo non è “fare AI” per moda, ma mettere l’intelligenza artificiale al servizio di problemi reali, con un approccio pragmatico, modulare e orientato all’operatività. Per One Team, insomma, l’AI è un abilitatore essenziale per rendere davvero gestibile e scalabile il patrimonio informativo accumulato grazie alla digitalizzazione.

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I partner tecnologici di One Team.

Dal sapere al saper fare: la proprietà intellettuale come motore di crescita scalabile per One Team

Per One Team, innovare significa soprattutto tradurre le proprie competenze interne in strumenti concreti, replicabili e durevoli nel tempo. In questo senso, la proprietà intellettuale rappresenta un asset strategico centrale nella visione aziendale. Negli anni, l’azienda ha accumulato un patrimonio tecnico e progettuale importante, frutto di centinaia di progetti realizzati nei settori della costruzione, della manifattura e della gestione del territorio. Un patrimonio che non viene disperso, ma trasformato in valore attraverso lo sviluppo di software proprietari, pensati per essere riutilizzati in diversi contesti, adattabili alle esigenze dei clienti e scalabili in ottica industriale. «Se riusciamo a trasformare le competenze delle nostre persone in strumenti software, possiamo crescere davvero», afferma Riccardo Perego.

Tra questi, spiccano la BIM Inspect Platform, software per la verifica automatica dei modelli edilizi rispetto alle specifiche progettuali e una serie di soluzioni GIS-BIM sviluppate per gli enti pubblici, che permettono di connettere dati territoriali e modelli digitali. Tutti software pensati per essere replicabili, adattabili e facilmente integrabili nei contesti tecnici dei clienti. Questo approccio consente a One Team di differenziarsi sul mercato: non si limita a rispondere a un’esigenza specifica, ma crea strumenti che possono anticipare i bisogni futuri e offrire un vantaggio competitivo duraturo. È il caso, ad esempio, dei tool sviluppati per il model checking BIM, oggi utilizzati da diversi clienti nel settore edilizio, o delle piattaforme create per la gestione intelligente dei dati nei digital twin industriali. Inoltre, l’investimento nella proprietà intellettuale consente di alimentare un circolo virtuoso: ciò che nasce da un progetto diventa parte di un catalogo di soluzioni che può essere migliorato, aggiornato e adattato, moltiplicando il valore generato senza dover ripartire da zero ogni volta. In questo modo, la crescita dell’azienda non si basa solo sull’espansione geografica o sull’acquisizione di nuovi clienti, ma su una struttura solida e autonoma, costruita intorno al proprio know-how e alla capacità di trasformarlo in prodotti.

Il metodo One Team: dall’analisi all’ottimizzazione.

La strategia geografica di One Team tra consolidamento e apertura all’Europa

Nel percorso di crescita di One Team, l’internazionalizzazione non è mai stata un obiettivo fine a sé stesso, né una corsa alla presenza su nuovi mercati per pura espansione numerica. Al contrario, l’approccio geografico dell’azienda è stato sin dall’inizio parte integrante di una strategia più ampia, orientata al consolidamento delle competenze e alla replicabilità del proprio modello di offerta in contesti che presentino reali affinità con il mercato italiano. Il primo passo concreto in questa direzione è stato l’ingresso in Spagna, con la nascita di One Team Iberia e l’apertura della sede operativa a Madrid. Una scelta maturata con attenzione, sulla base di un’analisi precisa del contesto europeo e della sua evoluzione tecnologica. I risultati non si sono fatti attendere: il mercato iberico ha risposto positivamente alla proposta di valore di One Team, fatta di tecnologia, consulenza specialistica, formazione e soluzioni su misura nei settori BIM, GIS e Industria 4.0. «La Spagna ci è sembrata il mercato europeo con le condizioni più favorevoli per il nostro tipo di offerta», racconta Riccardo Perego. «C’è dinamismo, c’è fame di innovazione, e c’è una domanda crescente di soluzioni digitali nel mondo delle costruzioni e della pubblica amministrazione. Inoltre, è un Paese con una buona cultura tecnica, con una pubblica amministrazione aperta all’adozione di nuovi modelli organizzativi e con realtà industriali di respiro internazionale. Era il posto giusto per iniziare».

Il modello operativo sviluppato in Italia ha dimostrato una buona adattabilità al contesto spagnolo, consentendo all’azienda di avviare progetti con enti pubblici e clienti privati, di partecipare a bandi innovativi e di stabilire nuove partnership tecniche. La presenza di un team locale, supportato dal know-how maturato in oltre vent’anni di attività italiana, ha fatto la differenza nel costruire una proposta solida, capace di rispondere alle specificità del mercato senza perdere l’identità originaria. Ma One Team non intende procedere in modo dispersivo. La sua strategia geografica non prevede una rapida espansione multilaterale, ma un consolidamento selettivo, basato su due mercati prioritari: Italia e Spagna. L’idea è costruire presidi stabili, testare modelli replicabili, rafforzare la presenza locale e solo successivamente valutare eventuali aperture in altri Paesi europei. «Oggi il nostro focus è rafforzare ciò che abbiamo costruito», afferma Perego. «Crescere è importante, ma lo è ancora di più farlo bene, in maniera sostenibile e strutturata. Non vogliamo inseguire nuove sedi solo per dire di esserci, ma portare ovunque il nostro modello quando le condizioni ci permettono di farlo con coerenza ed efficacia».



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