Opportunità uniche acquisto in asta

 ribassi fino al 70%

 

L’Obbligo Catastrofale è Legge, ma è Polemica: cosa Cambia per le Imprese – PLTV.it


22 Maggio 2025

di Giuseppe Gaetano, editor in chief

Contabilità

Buste paga

 

Con 78 voti favorevoli, 53 astensioni e nessun voto contrario il Senato ha convertito in legge il decreto sull’obbligo assicurativo catastrofale per le imprese.

Formato da due articoli, il dl proroga i termini per micro e Pmi, ne definisce le modalità attuative e introduce eccezioni e chiarimenti interpretativi all’attuale norma: tutte modifiche che abbiamo diffusamente trattato su PLTV.it in queste settimane, negli articoli hyperlinkati in pagina.
Riassumendole: le aziende di medie dimensioni avranno tempo fino all’1 ottobre 2025 per stipulare la polizza danni contro le calamità naturali, quelle piccole e micro fino al 31 dicembre mentre le grandi fino al 30 giugno. Gli immobili abusivi non sono assicurabili, a meno che non siano stati ultimati in anni in cui non era ancora richiesto un permesso di costruire o siano già oggetto di sanatoria o con procedura di condono in corso. Confermati anche gli emendamenti sulla non applicabilità dei limiti massimi di scoperto e franchigia, e su ripristino a carico del proprietario o indennizzo delle perdite in caso di beni affittati.

L’auspicata “maggiore adesione delle associazioni datoriali e la sinergia tra gli operatori contribuiranno a ridurre i costi delle polizze, offrendo a oltre 5 milioni di imprese un sistema assicurativo basato sulla mutualità – sostiene Massimo Bitonci, sottosegretario al Mimit -. Con questo intervento coraggioso si rafforza la resilienza del sistema economico nazionale, in un contesto segnato da eventi climatici sempre più frequenti e impattanti: assicurare le imprese non vuol dire escludere gli investimenti in prevenzione del dissesto in corso e futuri – garantisce Bitonci – ma, anche attraverso la riassicurazione Sace e l’impegno del governo, rispondere alle esigenze di ristoro in caso di eventi eccezionali. Ritengo comunque urgente che, durante il periodo di proroga, venga instaurata una proficua collaborazione tra compagnie, ministero e Ivass per dare risposte concrete ai dubbi delle categorie” che sono tutt’altro che dissipati e riguardano soprattutto gli aiuti finanziari pubblici a cui perderebbero diritto in caso di inadempienza: è questo il punto che resta più oscuro, visto che il testo prescrive ancora solo di “tener conto” della mancata stipula.

Il 95% dei nostri comuni è a rischio idrogeologico e il 40% del territorio è classificato ad elevato rischio sismico – commentano da FdI –, ogni anno gli eventi estremi provocano danni per circa 7 miliardi di euro: per questo il provvedimento non era più rinviabile ed è indispensabile per evitare di far pesare sulle casse dello Stato tutti i costi necessari ad affrontare emergenza e post-emergenza, come accade da tempo in tante altre nazioni europee. Una scelta che porterà inevitabilmente anche a un calo dei costi per l’assicurato”, sempre che tutti gli interessati si convincano finalmente ad accendere la polizza cat nat. In ogni caso, sarà inevitabile che chi operi in zone più a rischio paghi premi superiori.
Non tutte le associazioni di categoria, oltre che numerosi singoli imprenditori, hanno tuttavia cambiato idea sulla contrarietà a quella che temono si riveli solo l’ennesima tassa; polemica anche l’opposizione, secondo cui l’esecutivo scaricherebbe su di loro il costo della crisi ambientale e l’assenza di un piano di prevenzione e adattamento climatico, imponendo nuovi obblighi e sanzioni senza contemplare insieme qualche forma di sussidio o incentivo fiscale per ottemperarvi.

Non si deve far fare alle imprese quello che deve fare lo Stato – tuona il PD –, il ricorso a strumenti amministrativi costosi non può gravare sulle spalle di milioni di microimprese, chiedendogli un’ulteriore gabella: i territori non si mettono in sicurezza con una polizza assicurativa che dovrebbe sostituirsi alla politica“.
Il problema però – oltre alle casse pubbliche vuote – è che allo Stato spetta di tutelare l’economia di un’area geografica colpita da eventi estremi, stanziando risorse da distribuire tramite gli enti locali secondo criteri generali, ma non di ripagare di sana pianta al singolo imprenditore gli impianti e i macchinari perduti nella catastrofe. E lo stesso vale per le case dei privati cittadini.

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 

Net Insurance si distingue nella Proposition di offerta Cat Nat per la Bancassurance

(Visited 22 times, 22 visits today)

Navigazione fra articoli



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Richiedi prestito online

Procedura celere