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Le grandi aziende statali inviperite con il governo per Unicredit e Pirelli? Il caso Assonime


Assonime ha presentato delle proposte per rivedere la normativa golden power, facendo qualche allusione alle vicende di UniCredit e Pirelli. Anche le aziende statali associate condividono le critiche? Fatti, nomi e approfondimenti

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Assonime, l’associazione delle grandi società per azioni italiane, ha presentato una serie di proposte per rivedere la normativa in materia di poteri speciali, ovvero il cosiddetto golden power, al quale il governo può fare ricorso per tutelare l’interesse nazionale nei settori e negli asset ritenuti strategici.

UN RIORDINO DELLA DISCIPLINA GOLDEN POWER

Elaborato dall’Osservatorio Golden Power, il documento programmatico invita le autorità a “riordinare in maniera sistematica la Disciplina Golden Power in un Testo Unico” in modo da semplificare la disciplina e delimitarne con chiarezza il campo di applicazione: non solo, infatti, al golden power – introdotto nel 2012 – si fa sempre più ricorso, ma viene utilizzato anche in settori industriali difficilmente categorizzabili come “critici” per la sicurezza nazionale: gli elettrodomestici, ad esempio.

Secondo Stefano Firpo (nella foto), direttore generale i Assonime, è necessario “circoscrivere meglio l’ambito di applicazione della disciplina (su operazioni europee e nazionali o infra gruppo, su piani per le forniture di dispositivi 5G, su possibile estensione alle tecnologie cloud e al trasferimento dei dati), evitando utilizzi delle prescrizioni come obiettivi di politica industriale o di tutela dell’occupazione”, si legge sul Foglio.

LE ALLUSIONI DI ASSONIME ALLA VICENDA UNICREDIT-BANCO BPM

Nel documento, poi, Assonime propone di “escludere dall’ambito di applicazione della Disciplina Golden Power, nei settori diversi dalla difesa e sicurezza nazionale, gli acquisti di partecipazioni, gli investimenti, gli atti od operazioni realizzati da soggetti intra-UE (ivi compresi i soggetti nazionali)”.

Nonostante non vengano fatti nomi, è comunque evidente l’allusione alla vicenda UniCredit-Banca Popolare di Milano, che riguarda due società italiane. Nelle ultime ore la Consob ha sospeso per trenta giorni l’offerta pubblica di scambio presentata da UniCredit per acquistare Banco Bpm, accogliendo la richiesta di UniCredit: il gruppo guidato da Andrea Orcel, infatti, aveva bisogno di più tempo per negoziare i termini dell’acquisto di Banco Bpm con il governo, che era intervenuto sull’operazione con il golden power.

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IL CASO PIRELLI

Assonime si era già espressa sulla vicenda di Pirelli con Sinochem, il gruppo statale cinese che è il suo azionista principale: probabilmente il più grande caso di golden power, che aveva visto il governo intervenire per tutelare la governance dell’azienda di pneumatici e alcune sue tecnologie avanzate.

A fine 2023, in un rapporto intitolato Golden Power e corporate governance delle società quotate, Assonime scriveva così a proposito dei poteri speciali:

occorre ricordare che si tratta sempre di strumenti che hanno potenziali effetti distorsivi sul mercato e che, se esercitati in modo eccessivamente discrezionale e protezionistico, rischiano di modificare in modo asistematico gli assetti di governance e di scoraggiare gli investimenti da parte di grandi imprese e investitori stranieri […]. Da qui l’esigenza di ‘maneggiare’ con cautela l’istituto del golden power e di garantire il più possibile certezza agli operatori e al mercato, prevedendo chiari ambiti di applicazione della disciplina e prevedibilità delle prescrizioni.

Nell’ultimo documento programmatico, invece, relativamente alle “operazioni che si inquadrano nell’ambito di accordi internazionali sottoscritti dall’Italia e/o dall’Unione europea con paesi extra-UE”, viene consigliato di “prevedere forme di semplificazione dell’eventuale scrutinio ai sensi della Disciplina Golden Power, ad esempio, tramite procedure
di fast track“.

CHI C’È IN ASSONIME

Tra i componenti del consiglio direttivo di Assonime sono presenti anche Marco Tronchetti Provera, vicepresidente operativo di Pirelli, e Pier Carlo Padoan, presidente di UniCredit: è quindi molto probabile che le proposte dell’associazione siano gradite alle due aziende.

D’altra parte, molte delle società associate ad Assonime sono partecipate dallo stato, e dunque potrebbero non apprezzare particolarmente che l’organizzazione critichi troppo il governo (ovvero il loro azionista principale). L’attuale presidente di Assonime è Maria Patrizia Grieco, già presidente di Enel e di Monte dei Paschi di Siena; il vicepresidente è l’ex-ministro Corrado Passera (di cui Firpo è stato stretto collaboratore sia in Intesa Sanpaolo che al dicastero dello Sviluppo economico).



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