Dilazione debiti

Saldo e stralcio

 

Assiom Forex Spring Conference 2025: l’ESG in Europa è ancora strategico? – Economia e Finanza


(Teleborsa) – Nell’edizione 2025 della Spring Conference – Macro Trends in Financial Markets”L’evoluzione della finanza sostenibile in un mondo sempre più complesso” (la prima organizzata in collaborazione con AIAF l’Associazione Italiana Analisti Finanziari) gli interventi dei partecipanti hanno approfondito diversi aspetti legati alle tematiche ESG attualizzate in uno scenario certamente più sfidante.

La tua casa è in procedura esecutiva?

sospendi la procedura con la legge sul sovraindebitamento

 

In apertura del primo dei due appuntamenti annuali dedicati all’analisi delle principali tendenze nei mercati finanziari, Massimo Mocio, Presidente di Assiom Forex, ha sottolineato come “Siamo in una fase di transizione ricca di cambiamenti. Molti grandi investitori hanno abbandonato alleanze ed iniziative di allineamento dei propri portafogli ad obiettivi di decarbonizzazione e nel comparto governance si è cominciato a discutere di iniziative descritte come anti-woke investing. Mentre negli Stati Uniti si registra un progressivo disimpegno istituzionale rispetto agli obiettivi ambientali e sociali, accompagnato da una crescente scetticismo verso i criteri ESG, in Europa, invece, la transizione verso un’economia sostenibile resta una priorità strategica, supportata da un quadro normativo in costante evoluzione e da nuovi investimenti pubblici. Eventi come la recente crisi energetica hanno però messo in luce la forte dipendenza dell’Europa dalle fonti fossili, evidenziando le difficoltà nel raggiungere una piena transizione”.

Al momento stiamo vivendo una fase di grossa messa in discussione e polarizzazione, per volgere lo sguardo verso il medio termine occorre attrezzare l’industria nella gestione di questi nuovi rischi senza perdere di vista le opportunità di nuovi business e l’engagement positivo della clientela. L’Europa a differenza degli Usa si è dotata di un sistema di sostenibilità unico e non frammentato, ma appesantito da oneri burocratici. Per trasformarsi in vera opportunità e costituire un’importante leva strategica per il futuro occorre attrezzare gli istituti nella gestione dei rischi, collaborare con la clientela, analizzare fasi e piani di transizioni.

Un altro punto affrontato è stato il tema della transizione energetica e di come questa costituisca un’opportunità storica, soprattutto da quando non è più disponibile il gas a basso costo proveniente dalla Russia. Nel confronto è stato evidenziato che in Europa ci sono più di 11.000 miliardi di euro in liquidità e depositi bancari che potrebbero finanziare il passaggio verso forme più sostenibili di energia attraverso l’integrazione di fattori di sostenibilità in ottica strategica. Già la Germania, aprendo al nucleare, sta integrando la tassonomia europea, che all’inizio escludeva sia il settore nucleare che le spese per la difesa. La sfida per l’Europa è rispondere a questi cambiamenti sia prendendo atto della necessità di una semplificazione, che analizzando nel dettaglio quali possano essere nei fatti le leve strategiche nella gestione dei rischi climatici e della mitigazione, senza dimenticare le prospettive che arriveranno attraverso lo sviluppo tecnologico.

Il secondo panel”Proposta Omnibus e richiamo della Consob 2024 complicano le regole per le fabbriche prodotto e le banche distributrici. Quali sono gli effetti?” si è focalizzato sull’impatto della possibile deregolamentazione della raccolta dei dati ESG, proposta dalla Commissione Europea nel pacchetto Omnibus. Sebbene l’obiettivo sia semplificare gli obblighi di rendicontazione per le imprese, la misura potrebbe ridurre la disponibilità di dati affidabili, con implicazioni per gli investitori. In controtendenza ad esso, il recente richiamo della Consob invece rafforza gli obblighi di rendicontazione in materia di rischi ambientali. In particolare, Consob richiama l’attenzione degli emittenti nel riportare in bilancio informazioni finanziarie coerenti con i dati forniti al mercato, in maggior modo nelle rendicontazioni di sostenibilità. In questo scenario, i parametri ESG restano essenziali per intermediari e produttori, rendendo cruciale il dialogo diretto tra aziende e investitori attraverso l’engagement. Ne hanno discusso – moderati da Sabrina Bonomi, Socio AIAF – Gabriele De Carli, Senior Manager, Be Shaping The Future, Maria Martinelli, Responsabile Area ESG AIAF e Armando Carcaterra, Responsabile Dipartimento Investment Support and Principles, Anima Sgr.

Conto e carta

difficile da pignorare

 

Gli interventi promossi dalla direttiva Omnibus hanno un’incidenza significativa per gli operatori finanziari, perché si traducono di fatto in un significativo gap informativo: una minore disponibilità di dati e informazioni di sostenibilità da parte dalle imprese (80% delle imprese attualmente coinvolte sarebbe esclusa dalla disclosure obbligatoria: si scende dalle attuali 50.000 a 10.000), in asimmetria informativa (le imprese obbligate sono chiamate a rispettare gli standard più elevati e più robusti, mentre le imprese escluse potranno ricorrere agli standard volontari con le conseguenze che abbiamo visto in termini di assenza di assurance da parte di soggetti terzi qualificati, rischio di greenwashing, rischi legali, ricorso a proxy e fonti alternative), dati non standardizzati e conseguentemente non comparabili.

(Foto: La platea della conferenza primaverile di Assiom Forex)



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Investi nel futuro

scopri le aste immobiliari