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TechEU Platform, 70 miliardi di euro per le startup deeptech


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Con 70 miliardi di euro entro il 2027, la BEI sostiene la crescita e la competitività delle startup innovative e il ReArm EU. Un tentativo di colmare il gap con gli USA su entrambi i fronti

Nonostante l’ultima notizia che sembrava fermare il ReArm EU, il Gruppo BEI (Banca Europea degli Investimenti) è andato avanti, approvando 9,1 miliardi di euro di nuovi finanziamenti per rafforzare la sicurezza e la difesa in Europa, la leadership tecnologica e le infrastrutture critiche.

Tra le operazioni, è stata prevista anche la finalizzazione del piano riguardante la TechEU Platform, un’iniziativa della BEI prevista all’interno della Bussola per la competitività dell’UE, e lanciata per sostenere la crescita e la competitività delle startup tecnologiche europee. L’obiettivo principale della piattaforma è quello di facilitare l’accesso a finanziamenti per startup innovative, in particolare nel settore deeptech, ovvero quelle imprese che sviluppano tecnologie avanzate e ad alto contenuto di ricerca e sviluppo: intelligenza artificiale, biotecnologie, tecnologie pulite e salute digitale.

L’obiettivo della TechEU Platform non riguarda solo il rafforzamento della competitività tecnologica europea. L’iniziativa punta anche a sostenere la transizione verde e digitale e creare un ecosistema europeo dell’innovazione più equo e prospero, riducendo il divario di genere e favorendo la diversità.

La piattaforma dovrà essere operativa entro la fine del 2025, con una dotazione di circa 70 miliardi di euro da investire entro il 2027. Una piattaforma quindi che servirà a colmare il gap di investimenti dell’Europa rispetto agli USA, con focus su progetti dall’idea all’IPO ed exit che spesso vengono fate da Paesi extra UE.

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“Si tratta del più grande programma mai realizzato per sostenere esclusivamente l’innovazione e la leadership tecnologica europea”, ha dichiarato a Handelsblatt la presidente del Gruppo BEI, Nadia Calviño. 

In questo articolo avevamo approfondito i piani previsti da ReArm EU e il concetto di dual use. La TechEU Platform si inserisce proprio in questo contesto. Era stata la stessa Gelsomina Vigliotti, vicepresidente della BEI che in una recente intervista aveva dichiarato: “Il mondo è cambiato. E non lo abbiamo voluto noi. Gli operatori in economia sanno che ci saranno più tensioni geopolitiche. In questo quadro gli investimenti in difesa sono fondamentali. E oggi gli investimenti in difesa sono soprattutto investimenti in nuove tecnologie. Noi come Banca europea faremo la nostra parte”. 

A quasi un mese dal voto storico della Commissione Giuridica del parlamento europeo con il quale ha dichiarato illegale il piano di riarmo di Ursula Von Der Layen e giudicato illegittima la sua procedura di approvazione attraverso l’articolo 122 del Trattato europeo, la strategia sembra rafforzarsi.

La BEI starebbe quindi ampliando il proprio raggio d’azione sia nel settore difesa/sicurezza sia nell’innovazione tecnologica, parallelamente. Il ReArm Europe, presentato dalla Commissione nel marzo 2025, con oltre 800 miliardi di euro per la difesa, prevedeva un maggiore coinvolgimento della BEI, ma ora la governance e la destinazione di questi fondi sono ancora oggetto di dibattito politico e giuridico, soprattutto dopo la bocciatura della procedura accelerata ex art. 122 TFUE da parte della commissione giuridica del Parlamento europeo

La BEI, inoltre, ha da poco aggiornato le proprie regole per il finanziamento delle PMI nel settore della sicurezza e della difesa, proprio per aprire linee di credito dedicate a un gran numero di piccole imprese e startup innovative, che necessitano di finanziamenti per progetti dual use (progetti che rispondono sia a esigenze civili sia militari). La TechEU Platform si inserisce quindi in un contesto più ampio di rafforzamento dell’ecosistema dell’innovazione, che comprende anche il settore dual use.

La strategia europea attuale prevede quindi una moltiplicazione di strumenti finanziari e una maggiore integrazione tra difesa, sicurezza e innovazione tecnologica. La BEI si pone come attore centrale in questa fase, ampliando il proprio mandato sia verso la difesa sia verso la leadership tecnologica, con particolare attenzione ai progetti dual use e alle startup innovative. (foto di Carl Campbell su Unsplash)

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