ROMA, 21 maggio 2025 – Un fondo da 150 milioni di euro per incentivare le imprese all’assunzione di ricercatori e dottori di ricerca. Un incremento di 9.5 milioni del Fondo affitti per gli studenti fuorisede, con particolare attenzione ai più meritevoli e ai diversamente abili. Nuove opportunità contrattuali per i ricercatori. Garanzia di prosecuzione delle attuali procedure concorsuali per i professori ordinari e associati in attesa del via libero definitivo della riforma del reclutamento dei docenti universitari, già approvata in Consiglio dei Ministri. Sono le principali novità contenute negli emendamenti al decreto PNRR-Scuola approvati oggi in Commissione al Senato di competenza del Ministero dell’Università e della Ricerca.
150 milioni per assunzione ricercatori in imprese
Si rafforzano gli incentivi per l’assunzione stabile di ricercatori e dottori di ricerca attraverso un credito d’imposta maggiorato di 10.000 euro esteso a tutte le imprese e senza limiti numerici di assunzione per azienda. La misura è finanziata con un Fondo da 150 milioni di euro. L’obiettivo è creare fino a 15.000 posti di lavoro a tempo indeterminato nel settore privato e favorire l’innovazione di aziende e imprese.
Caro-affitti: +9,5 milioni per il fondo alloggi
È incrementata di 9,5 milioni di euro la dotazione del Fondo affitti per gli studenti fuori sede. Le risorse sono destinate a sostenere i ragazzi con un ISEE sotto i 20.000 euro e che non godono di altri contributi pubblici per l’alloggio. Cambiano anche i criteri di accesso per valorizzare il merito ed evitare le inefficienze registrate negli anni passati: per accedere al beneficio, lo studente non deve aver accumulato più di un anno di fuoricorso.
Viene poi introdotta un’importante clausola di salvaguardia per gli universitari con disabilità e potenziate le azioni di prevenzione contro gli abusi. Si tratta di misure che rafforzano gli obiettivi di contrasto al caro-affitti e di sviluppo dell’housing universitario già adottate in questi anni dal Ministro Anna Maria Bernini.
Nuove e più flessibili figure contrattuali per rafforzare la ricerca
Per rispondere alle esigenze della comunità scientifica e superare i limiti del contratto di ricerca sono introdotte due nuove figure contrattuali: gli incarichi post-doc e gli incarichi di ricerca. Si tratta di figure che affiancano i contratti di ricerca e consentono agli enti, alle università e alle Istituzioni dell’Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica (AFAM) di disporre di strumenti flessibili per proseguire e rafforzare l’attività di ricerca. Un’opportunità in più per contrastare la fuga dei cervelli, aumentare l’attrattività degli scienziati, garantire sostenibilità e competitività alla ricerca italiana.
Una finestra-ponte per l’Abilitazione Scientifica Nazionale
In attesa che si completi l’iter di riforma del reclutamento docenti approvata nello scorso Consiglio dei Ministri e per dare garanzia di continuità alle procedure concorsuali in corso per la chiamata a professore ordinario e associato, si prevede una finestra-ponte nel procedimento per l’Abilitazione Scientifica Nazionale (ASN). Nello specifico si prevede un sesto quadrimestre, estendendo di quattro mesi la finestra dell’ASN 2023-2025. In questo modo si consente al sistema universitario di aggiornare i criteri di valutazione legati ai nuovi Gruppi disciplinari.
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