‘Trevinano RiWind’. È il progetto, finanziato con fondi Pnrr, illustrato ieri a Viterbo nella sala Benedetti di Palazzo Gentili. Una proposta progettuale che già nella scelta della denominazione indica gli obiettivi da perseguire. Come spiegato da Alessandra Terrosi, sindaco di Acquapendente: «Un nome evocativo. Ri come rigenerazione e Wind come il vento della balza (la rupe belvedere di Trevinano). Ma che riecheggia anche il tasto Rewind a simboleggiare il riavvolgimento di un nastro da riannodare, tramite salde radici ancorate nella tradizione, per dare nuova voce al futuro».
Un progetto che, tramite la messa a terra di interventi strutturali e culturali di respiro extraterritoriale, «permette di scommettere sulla rigenerazione socio-economica e artistica del piccolo borgo di Trevinano, crocevia tra tre Regioni – Lazio, Toscana e Umbria -, per invertire la rotta e contrastare il fenomeno dello spopolamento». Un rigenerazione che passa dalla costituzione, nel 2023, della cooperativa di comunità “Antica terra” e da una serie di attività didattiche, formative, artistiche, di studio e di ricerca anche in collaborazione con l’Unitus. «Occasioni di rinascita per il borgo che diventa luogo per ospitare eventi culturali e artistici» ha sottolineato Terrosi focalizzando poi l’attenzione sulla rivitalizzazione del tessuto imprenditoriale con il bando da 2 milioni di euro, chiuso i primi di maggio, che ha visto la partecipazione di 36 soggetti. «Un’attenzione al progetto che testimonia dinamismo imprenditoriale e fa ben sperare» ha concluso Alessandra Terrosi con l’auspicio di continuare a fare programmazione «ben oltre la scadenza del progetto nel 2026».
«Il progetto di Trevinano, borgo di 140 anime nella riserva di Monte Rufeno, rientra nei fondi Pnrr dedicati alle aree interne» ha spiegato l’assessore del Comune di Acquapendente, Glauco Clementucci, ponendo poi l’accento sulle attività della Cooperativa di comunità, come la riapertura di servizi essenziali per la popolazione, tra cui l’emporio. Inoltre la cooperativa sta redigendo la mappa di comunità sul patrimonio immateriale della zona. «Un iter progettuale condiviso con la cittadinanza» ha tenuto a sottolineare. I dettagli sulla fase operativa sono stati forniti da Corinna Pernigotto, rup del progetto Trevinano Ri-Wind, che ha evidenziato il percorso tramite «una progettazione artistica e una imprenditoriale». Ha quindi elencato, tra i vari eventi programmati, le residenze artistiche che nel mese di luglio ospiteranno un laboratorio sul racconto curato da Ascanio Celestini, un workshop di teatro danza con Daniela Maccari, un seminario teatrale con Matteo Belli e, a settembre, quattro giorni dedicati alla musica. Focus particolare poi sui laboratori: “della fiaba, atelier di creazione teatrale con anziani e bambini di Trevinano, un percorso di riconciliazione intergenerazionale ideato da Alessandro Serra” e del progetto “Le bande dei poeti” curato da Paolo Dalla Sega, che domenica il 25 maggio porta a Villa Torlonia, a Roma, l’anteprima assoluta di “Quando la banda passò…”, un reading-concerto inedito che intreccia bande musicali e sonorità contemporanee, slam poetry e poesia rurale in un racconto collettivo nato nel borgo di Trevinano. Tra febbraio e maggio “Le bande dei poeti” ha tenuto laboratori di poesia e di musica per bande e per la stagione estiva parteciperà a una serie di feste popolari e manifestazioni pubbliche.
Conclusione all’insegna dell’Oscar per la migliore colonna sonora dal film ‘La vita è bella’: evento speciale domenica 19 ottobre al teatro Boni di Acquapendente per l’incontro-concerto con Nicola Piovani. A giugno del prossimo anno, al termine del progetto, grande festa con il concerto di luce per il solstizio d’estate alla balza «che illumineremo – ha dichiarato Dalla Sega – come luogo simbolo per chiudere l’esperienza rigenerativa del territorio»
Luce, musica e poesia ma anche arte contemporanea «come motore di rigenerazione urbana». È il progetto curato da Davide Sarchioni che intende appunto attivare un processo di rigenerazione tramite la graduale costruzione di un itinerario d’arte pubblica avviata con incontri tra artisti e residenti di Trevinano. «Una sorta di museo all’aperto, i cui primi allestimenti avverranno a settembre-ottobre, che possa interagire con il pubblico, lo spazio del borgo e la popolazione locale» ha spiegato Sarchioni.
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