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La Commissione europea presenta la “Single Market Strategy” – News


La Commissione europea, raccolte le risultanze della consultazione sul Mercato unico degli scorsi mesi, ha pubblicato quest’oggi la propria “Strategia sul mercato unico europeo”, con l’obiettivo di rendere l’Europa un luogo più semplice, competitivo e attrattivo per imprese, lavoratori e consumatori. In un contesto globale segnato da incertezza economica e tensioni commerciali, il Mercato Unico si conferma uno degli strumenti principali per sostenere la crescita e la competitività dell’UE.

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Questa strategia propone azioni concrete per eliminare le barriere ancora esistenti, favorire la digitalizzazione, sostenere le PMI e rafforzare la cooperazione con gli Stati membri.

Rimozione delle barriere più dannose

La Commissione ha identificato le 10 barriere più segnalate dalle imprese – chiamate “i terribili dieci” – che rendono difficile la libera circolazione di beni e servizi. Tra queste: procedure complesse per avviare un’attività, norme UE difficili da applicare, scarsa armonizzazione tra Paesi, difficoltà nel riconoscimento delle qualifiche professionali, obblighi burocratici pesanti e prezzi non giustificati per i consumatori. L’obiettivo è rimuoverle per facilitare l’attività economica in tutta l’Unione.

Nuovo slancio ai servizi

Sebbene i servizi rappresentino la maggior parte dell’economia europea, il loro commercio tra Stati membri è ancora limitato. Per sbloccare questo potenziale, la Commissione intende modernizzare i settori delle costruzioni e della logistica (con due nuove proposte di legge), semplificare i servizi legati all’industria e rivedere la regolazione delle professioni.

Sostegno alle PMI e alle “small mid-cap”

Le PMI sono centrali per il tessuto economico europeo. Per aiutarle a crescere e operare oltreconfine, la Commissione propone:

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  • una nuova categoria di imprese “small mid-cap” (fino a 750 dipendenti),
  • un’identità digitale (“SME ID”) per semplificare il riconoscimento dello status di PMI,
  • una rete rafforzata di referenti (“SME Envoy Network”) a supporto dell’attività transfrontaliera.

Regole più semplici e digitali

La strategia è accompagnata dal quarto pacchetto di semplificazioni amministrative, con misure che permetteranno risparmi per circa 400 milioni di euro l’anno. Tra le novità: la possibilità di inviare documentazione e istruzioni d’uso in formato digitale, snellendo procedure e riducendo i costi.

Maggiore responsabilità condivisa tra Stati membri

Per garantire che le regole del Mercato Unico siano effettivamente applicate, la Commissione propone che ogni Stato nomini un referente nazionale – un “Sherpa del Mercato Unico” – incaricato di monitorare la corretta attuazione delle normative europee. Inoltre, gli Stati dovrebbero valutare attentamente l’impatto delle proprie leggi sul funzionamento del mercato comune.

Il Mercato Unico ha rappresentato, fin dalla sua nascita oltre 30 anni fa, uno dei pilastri dell’integrazione europea. Oggi conta 26 milioni di imprese, 450 milioni di consumatori e un PIL complessivo di circa 18 trilioni di euro. Secondo la Commissione, completarne l’integrazione potrebbe raddoppiare i benefici già ottenuti in termini di crescita economica e occupazione.

Questa strategia rappresenta quindi una risposta concreta alle richieste arrivate dal Consiglio Europeo e dai principali rapporti strategici (tra cui quelli di Enrico Letta e Mario Draghi), che hanno sottolineato l’urgenza di un rilancio strutturato e ambizioso del Mercato Unico come leva fondamentale per il futuro dell’Europa.



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