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Umbria guida il dibattito sul Made in Italy a Venezia



Festival delle Regioni, l’Umbria al centro del confronto

Durante la seconda giornata del Festival “L’Italia delle Regioni”, in corso a Venezia fino al 20 maggio, l’Umbria si è distinta come protagonista di un ampio confronto nazionale sul ruolo dei territori nella valorizzazione del Made in Italy. La presidente regionale Stefania Proietti ha coordinato i lavori del tavolo tematico dedicato a cultura, turismo e promozione territoriale, contribuendo a delineare le strategie per sostenere le imprese e rafforzare l’identità regionale nel panorama economico italiano.

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Il tavolo, aperto dal rettore dell’Università Politecnica delle Marche Gian Luca Gregori e trasmesso in diretta streaming, ha riunito esperti, amministratori e rappresentanti del mondo imprenditoriale. L’obiettivo è stato costruire un approccio integrato alla valorizzazione del patrimonio culturale e produttivo, attraverso sinergie tra pubblico e privato. L’Umbria ha offerto la propria esperienza come esempio di connessione tra sviluppo locale e promozione dell’identità territoriale.

Il tema del Made in Italy è stato declinato in chiave territoriale, andando oltre la dimensione commerciale e ponendo l’accento sul valore delle radici culturali, sull’artigianato e sulle produzioni locali. La presidente Proietti ha illustrato una visione articolata del territorio umbro come ecosistema dinamico, in cui convivono tradizione, innovazione, imprese e comunità. In questo contesto, l’Umbria si propone come modello per la promozione di filiere produttive locali fondate sulla qualità e sulla sostenibilità.

L’azione della Regione si concentra sull’integrazione delle risorse disponibili: l’agroalimentare di eccellenza, il manifatturiero ad alta specializzazione, il turismo legato ai cammini spirituali e naturalistici, i borghi storici e le imprese familiari. L’obiettivo è sviluppare reti intelligenti che facilitino la fruizione del territorio, anche attraverso l’utilizzo di strumenti digitali. L’approccio è orientato a rendere l’Umbria sempre più accessibile, accogliente e competitiva, in particolare nel mercato del turismo di qualità.

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Una parte importante del dibattito si è concentrata sul ruolo degli eventi nella promozione del territorio. In particolare, è stato citato l’Ottavo Centenario francescano del 2026, che rappresenterà una rilevante occasione per attrarre visitatori e rafforzare la visibilità internazionale dell’Umbria. Iniziative di questa portata sono considerate strategiche per consolidare il posizionamento della Regione nel panorama culturale e spirituale del Paese.

Il festival ha visto anche l’intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha sottolineato la centralità delle Regioni nella coesione del Paese. In particolare, Mattarella ha evidenziato come esse rappresentino un nodo essenziale per il dialogo istituzionale e per la valorizzazione delle specificità locali che costituiscono uno dei punti di forza dell’Italia a livello globale.

Accanto al dibattito istituzionale, l’Umbria è presente al Festival anche con uno spazio espositivo presso il Villaggio delle Regioni e delle Province autonome, situato a Campo San Polo. Qui vengono proposti progetti e strumenti utili per far conoscere il territorio, tra cui spicca l’applicazione UmbriaFacile, la cui presentazione ufficiale è in programma per il 20 maggio. L’app, pensata per offrire un accesso intuitivo a informazioni, servizi e itinerari, è parte integrante di una più ampia strategia regionale volta a strutturare una rete digitale per cittadini e turisti. Attraverso questa piattaforma sarà possibile anche monitorare i flussi turistici e ottimizzare le politiche di accoglienza e promozione.

Nel corso del tavolo tematico è emerso come l’Umbria stia puntando su una crescita armonica, capace di coniugare la tutela del paesaggio e delle tradizioni con l’innovazione tecnologica. Le politiche regionali mirano a valorizzare il capitale umano, rafforzare la formazione e incentivare la collaborazione tra pubblico e privato per costruire reti intelligenti e dinamiche.

La partecipazione dell’Umbria al festival veneziano si inserisce in una strategia più ampia di rilancio e promozione del territorio, in cui ogni componente – dalla cultura all’impresa, dalla natura all’arte – viene vista come elemento di una narrazione coerente e attrattiva. La Regione intende consolidare il proprio ruolo all’interno del sistema nazionale, contribuendo alla definizione di politiche che generino impatti concreti e duraturi.

Con una visione che intreccia identità locale e apertura internazionale, l’Umbria si propone quindi come laboratorio di buone pratiche nel quadro del Made in Italy, affrontando con determinazione le sfide poste dalla competitività globale e dall’evoluzione dei modelli di sviluppo. La seconda giornata del Festival si è così conclusa con la Regione al centro del confronto sul futuro dei territori, tra innovazione, cultura e sostenibilità.

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