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In cinque anni persi oltre 35mila giovani imprenditori nei settori commercio, ristorazione e ricettività


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Il numero di imprese guidate da under 35 è calato drasticamente tra il 2018 e il 2023. I settori più colpiti sono commercio, ristorazione e ricettività. Secondo i dati di Confesercenti nazionale, il fenomeno riguarda tutto il paese e investe anche la provincia di Latina. La difficoltà di avviare attività per i giovani si riflette sulla vitalità economica locale e sull’occupazione. Qui si racconta cosa emerge da questa emergenza e quali sono le richieste degli imprenditori giovani per affrontarla.

Che numeri raccontano la crisi delle imprese giovanili

Tra il 2018 e il 2023, oltre 35mila imprese avviate da under 35 in Italia hanno chiuso o sono sparite dai registri ufficiali nei principali ambiti commerciali. Non si tratta di una flessione marginale ma di un cambiamento che indica una perdita significativa di forze produttive e innovative. La provincia di Latina segue questa tendenza negativa senza mostrare segnali di ripresa.

I giovani si trovano infatti di fronte a ostacoli che vanno oltre le difficoltà normali di start up. I dati confermano che la diminuzione è costante anno dopo anno, in un contesto dove invece, all’inizio del decennio, l’avvio di nuove attività era motivo di speranza e rinnovamento per molte comunità locali. I settori più penalizzati sono quelli con un maggiore impatto sul tessuto sociale, come la ristorazione e il commercio. La perdita di imprese in questi ambiti toglie non solo posti di lavoro ma anche riferimenti importanti per le comunità.

Cosa dicono gli imprenditori della provincia pontina

Nel territorio pontino, Matteo Tulli, delegato giovani imprenditori di Confesercenti provinciale di Latina, ha denunciato come la situazione sia critica. Molti giovani con idee valide e voglia di mettersi in gioco scelgono di non partire proprio a causa di problemi che riguardano l’intero sistema.

Tulli evidenzia una serie di fattori che bloccano la nascita e la crescita delle nuove imprese: una burocrazia pesante che rallenta ogni pratica, la difficoltà a ottenere finanziamenti e un sistema fiscale che pesa troppo sulle spalle di chi apre per la prima volta. L’ambiente imprenditoriale, inoltre, non offre supporti concreti per i giovani che cercano di costruire il proprio percorso professionale, lasciando molti di loro senza alternative praticabili.

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L’emorragia di energie nuove finisce per trasformarsi in una stagnazione economica che si fa sentire su più livelli, soprattutto in settori strettamente legati alla vita quotidiana di molti cittadini. Le parole di Tulli tracciano un quadro in cui il problema principale non è la mancanza di volontà, ma proprio la mancanza di condizioni reali per avviare attività.

Le proposte degli under 35 della provincia di latina

Secondo la voce degli imprenditori giovani di Latina serve un cambio di rotta deciso nelle politiche di sostegno all’impresa giovanile. La richiesta principale è che si crei una strategia chiara, articolata e stabile nel tempo, dedicata proprio a chi parte da zero.

Formazione accessibile e mirata dovrebbe preparare meglio i ragazzi ad affrontare il mercato reale e le sfide gestionali. La burocrazia dev’essere snellita per evitare ritardi e inutili complicazioni. Servono incentivi che tengano conto della fase iniziale delle attività, magari modulati in base ai settori scelti e alle caratteristiche dei territori.

Un ponte tra formazione e lavoro

Inoltre, la cooperazione tra scuole, università e imprese deve rafforzarsi con percorsi che permettano un ponte efficace tra studio e lavoro. Per Tulli il rischio che il ricambio generazionale resti solo un’idea bella, ma irrealizzabile, è concreto senza queste azioni. Lo scenario appare chiaro: serve un cambiamento vero e diretto, non solo dichiarazioni o proposte vaghe.

Gli interventi di confesercenti giovani latina

Nonostante la situazione difficile, gli enti locali più attivi tentano di contrastare questa fase negativa. Confesercenti giovani Latina mette in campo strumenti per sostenere chi vuole provare a far impresa sul territorio.

Tra i principali servizi ci sono l’accesso facilitato ai microcrediti, che permettono di ottenere piccoli prestiti per avviare o rafforzare l’attività. L’orientamento verso i bandi pubblici e privati aiuta gli aspiranti imprenditori a capire come intercettare risorse. Inoltre, l’associazione fornisce attività di consulenza e percorsi di tutoraggio per accompagnare passo passo gli under 35.

Questi interventi rappresentano un aiuto concreto, ma per Tulli non bastano a far fronte alle dimensioni della crisi. Serve un impegno deciso da parte delle istituzioni a tutti i livelli, con risposte rapide e proporzionate a un problema che incide sulla vita quotidiana delle persone e sul futuro economico delle province come quella di Latina.

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