(AGENPARL) – Roma, 20 Maggio 2025
(AGENPARL) – Tue 20 May 2025 L’atto, di iniziativa dei consiglieri Tagliaferri (Umbria domani-Proietti
presidente), Filipponi e Maria Grazia Proietti (Pd), emendato con proposte
della minoranza, ha come obiettivo il contenimento dei costi energetici per
le imprese del territorio ternano e la decarbonizzazione e sostenibilità
ambientale dei processi produttivi energivori
(Acs) Perugia, 20 maggio 2025 – L’Assemblea legislativa ha approvato
all’unanimità la mozione di iniziativa dei consiglieri Bianca Maria
Tagliaferri (Umbria domani-Proietti presidente), Francesco Filipponi e Maria
Grazia Proietti (Pd) ed emendata in Aula attraverso proposte dei Gruppi di
minoranza (illustrate da Melasecche-Lega) e di Simonetti (M5S) che hanno
registrato una complessiva condivisione.
Pertanto, attraverso questo atto di indirizzo unitario, viene impegnata la
Giunta regionale a “promuovere la storica sinergia tra le concessioni
regionali delle grandi derivazioni idroelettriche e le produzioni
siderurgiche ed industriali del territorio della Provincia di Terni, anche
valutando il ricorso alle forme di gestione mista pubblico privato nel
rispetto del quadro normativo di riferimento, al fine del contenimento dei
costi energetici per leimprese del territorio e della decarbonizzazione e
sostenibilità ambientale dei processi produttivi energivori; a proseguire il
lavoro svolto fino ad oggi per l’interlocuzione portata avanti sia con il
Governo che con l’azienda, impegno su cui l’Assemblea manifesta un
assoluto apprezzamento sia nei confronti della Giunta precedente, sia a
sostegno della prosecuzione in corso da parte della Presidente e della Giunta
attuale; a incidere con forza a cominciare dalla ripresa della produzione di
acciaio magnetico a grano orientato utilizzato in particolare per i motori
elettrici i cui brevetti e macchinari furono trasferiti dalla Thyssen Krupp
in Germania quindici anni da, depauperando il territorio di un fatturato
importante e di prospettive importanti di sviluppo per garantire che
l’Accordo di programma sostenga non solo il mantenimento, ma anche un
aumento delle prospettive industriali e dei livelli occupazionali; ad
affermare come presupposti irrinunciabili per il risanamento ambientale del
SIN Terni-Papigno nel quadro complessivo del territorio ternano: la riduzione
delle emissioni di metalli pesanti al fine di raggiungere il rispetto dei
valori e dei limiti di legge e il complessivo miglioramento dei livelli della
qualità dell’aria; la messa in funzione della nuova rampa scorie entro il
cronoprogramma previsto al fine di risolvere l’annosa problematica delle
polveri di Prisciano; la realizzazione del progetto di landfill-mining della
discarica RSU di vocabolo Valle collegando ogni aumento di volumetrie, oltre
a quelle recuperate attraverso il progetto, al progressivo raggiungimento
degli obiettivi di recupero dei residuali delle scorie favorendo la
verticalizzazione dei sottoprodotti attraverso la conclusione del progetto di
recupero graduale delle scorie già attivato negli anni precedenti e giunto
ad una fase molto interessante grazie alla collaborazione dell’Assessorato
Infrastrutture con Anas, Tapojarvi ed Arpa, il tutto per ridurre
l’immissione in discarica delle scorie ed abbattere gradualmente i costi di
smaltimento delle stesse; Attivare con urgenza tutti gli interventi
strutturali previsti dalla precedente Giunta regionale volti a favorire
l’accordo di programma come quelli ipotizzati nell’Accordo di programma
relativo all’area di crisi complessa Terni/Narni come la realizzazione
della variante urbanistica Staino-Pentima, variante che necessita di un avvio
sollecito in quanto già finanziato con 9,5 milioni con il FSC dalla
precedente Giunta regionale; la realizzazione del progetto della variante
Sud-Ovest, il cui obiettivo è stato inserito nella Delibera Cipess del 15
febbraio 2022 per 50 milioni, precisamente nel secondo elenco che prevedeva
l’ottenimento del finanziamento appena fosse stato predisposto il relativo
progetto; lo stesso, acclarato poi in 90 milioni complessivi è stato
predisposto e poi inviato al Mit in tempo utile per ottenere il finanziamento
del primo stralcio di 50 milioni; tale progetto consente un notevole
miglioramento del traffico che interessa l’area industriale Polymer ed il
centro servizi Ast in Strada dei Confini e va perseguito ulteriormente per
essere portato a conclusione in collaborazione con il Comune di Terni;
proseguire il rapporti già attivato con Anas per il consolidamento in corso
di tutti i viadotti della superstrada Terni-Orte-Civitavecchia per favorire
il collegamento con il maggior porto dell’Italia centrale in forte
espansione per tutte le attività produttive dell’Umbria ed in particolare
consentire ad Arvedi-AST di poter continuare la produzione dei forgiati
esportati in tutto il mondo, prodotti del settore della ex Società delle
Fucine, in cui sono occupate circa 300 maestranze ai vari livelli, forgiati
che non possono essere ancora trasferiti per ferrovia in quanto non esiste
più una linea ferroviaria diretta; completare i lavori di collegamento
ferroviario della pIastra logistica di Terni-Narni consentendo una sua
valorizzazione ai fini del mercato.
Illustrando l’atto, Tagliaferri ha ricordato che “il Ministro Adolfo Urso
ha dichiarato di voler concludere, con la firma entro il mese di maggio,
l’Accordo di Programma sulle acciaierie di Terni che ha un’importanza
fondamentale per il futuro del polo siderurgico di Terni andando a sostenere
attraverso l’intervento di Governo e Regione oltre 1 miliardo di
investimenti nell’arco di 5 anni da parte di AST definiti all’interno
dell’ambizioso piano industriale presentato proprio il 2 maggio scorso.
Acciai Speciali Terni – Arvedi AST occupa direttamente 2.236 lavoratori, a
cui vanno aggiunti i lavoratori dell’indotto. Nel 2024 le acciaierie di
Terni hanno realizzato 943 milioni di euro di export, cifra che costituisce
circa il 15% delle esportazioni regionali di beni e servizi e il loro futuro
è, quindi, questione di preminente interesse regionale. Le acciaierie sono
riconosciute come leader in Italia e in Europa per la produzione di laminati
di acciaio inossidabile e i loro prodotti costituiscono una produzione di
interesse strategico nazionale per numerosi settori, in primo luogo
l’energia e la difesa. È ormai improcrastinabile un intervento complessivo
di risanamento e ambientalizzazione delle produzioni in grado di rigenerare
l’impatto di oltre un secolo e mezzo di industrializzazione e costruire un
equilibrio con la città in grado di garantire salute e ambiente”.
Interventi:
Francesco De Rebotti (assessore): “Bene il lavoro condiviso che rende più
efficace ed efficiente questa mozione, dando soprattutto la puntualizzazione
di alcune questioni di dettaglio, ma anche di sostanza e soprattutto
aggiungendo anche un contesto di questioni non collaterali ma profondamente
integrate al tema dello sviluppo di Ast. Siamo nelle ore decisive per la
sottoscrizione dell’accordo di programma, quelle operazioni di contesto che
tendono ad accompagnare l’investimento di AST anche nel territorio attraverso
opere infrastrutturali o opere di carattere ambientali che favoriscono il
riutilizzo del filler. Serve un accordo di programma con una visione
globale”.
Francesco Filipponi (Pd): “Importante la discussione sull’accordo di
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