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Bonus assunzioni giovani, donne, PMI e startup: la guida


Con le circolari INPS n. 90 e n. 91 del 12 maggio 2025, diventano pienamente operative le agevolazioni contributive previste dal Decreto Coesione (DL 60/2024), che puntano a favorire l’occupazione stabile di giovani e donne. Dal 16 maggio 2025 i datori di lavoro possono presentare le domande per fruire dei cosiddetti bonus under35 e bonus donne tramite il Portale delle Agevolazioni INPS fino ad esaurimento delle risorse disponibili.

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Divenuto legge a luglio 2024, il Decreto Coesione prevedeva la riduzione dei costi contributivi per i datori di lavoro, favorendo l’assunzione di specifiche categorie di lavoratori, considerate più vulnerabili, per incentivarne l’impiego stabile: giovani, donne e lavoratori nella Zona Economica Speciale del Mezzogiorno (Abruzzo, Molise, Calabria, Sicilia, Puglia, Basilicata e Sardegna), meglio conosciuta come ZES.

Gli incentivi previsti dal Decreto Coesione intendevano favorire le assunzioni a partire dal primo settembre 2024 fino al 31 dicembre 2025 eppure, per attendere l’operatività, ci sono voluti 10 mesi. Il 12 maggio 2025 sono arrivate le circolari operative dell’Inps che hanno reso finalmente  attiva  la possibilità per i datori di lavoro di richiedere questi sgravi.

Bonus assunzioni giovani e donne, cosa prevedono le agevolazioni

Si tratta, appunto, di una agevolazione contributiva che non è automatica e per cui il datore di lavoro deve presentare richiesta. Le circolari operative hanno inoltre messo in luce importanti dettagli pratici.

Che cos’è il bonus under 35

Il bonus giovani è dedicato all’assunzione a tempo indeterminato di under 35 mai occupati con questo tipo di contratto prima. Sono incentivate anche le trasformazioni da tempo determinato a tempo indeterminato.

Il beneficio consiste in un esonero contributivo del 100%, valido per due anni, nel limite massimo di 500 euro al mese per i giovani under35, con un potenziamento fino a 650 euro al mese per i datori di lavoro con sede operativa nella ZES.

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Visti i ritardi nell’attuazione, l’esonero è retroattivo per le assunzioni di questa categoria di lavoratori: a partire dal primo settembre 2024 fino al 16 maggio 2025 per le assunzioni nella generalità delle regioni; a partire dal 31 Gennaio per le assunzioni avvenute nelle regioni ZeS. Per quelle successive a questa data, la domanda dovrà essere presentata prima dell’assunzione.

Attenzione, sono esclusi dall’esonero i lavoratori con contratto di apprendistato e i lavoratori domestici.

Bonus donne: un passo indietro sulle tempistiche

Anche in questo caso, si tratta di un esonero contributivo del 100% della durata di 24 mesi e valido per l’assunzione a tempo indeterminato di queste categorie di lavoratrici:

  1. Donne disoccupate da almeno 24 mesi;
  2. Donne residenti nella ZES, disoccupate da almeno 6 mesi;
  3. Donne occupate in settori con elevato gender gap (codici ATECO individuati da appositi decreti ministeriali), per garantire la gender equality in azienda.

La domanda, in questo caso, non è retroattiva e va presentata solo per assunzioni future fino al 31 dicembre 2025.

Il governo, attraverso questa agevolazione, stima la creazione di circa 180.000 posti di lavoro stabili per la maggior parte nel nord Italia, nonostante le azioni specifiche per il Mezzogiorno. Per quanto riguarda le donne, si stima che più del 60% degli incentivi andrà alla stabilizzazione di contratti a termine e quindi non ad un aumento della partecipazione femminile al mondo del lavoro. Ancora una volta provvedimenti che mal si adattano alle esigenze mutate degli individui, delle aziende e delle famiglie nel nostro Paese.

Altre agevolazioni alle assunzioni per startup e pmi innovative

Oltre ai bonus giovani e donne, misure temporanee per l’assunzione a tempo indeterminato, esistono anche altri incentivi strutturali alle assunzioni per realtà come startup e pmi ad alto grado di innovazione. Si tratta di misure per incentivare assunzioni a tempo indeterminato, determinato e in regime di apprendistato.

  • a tempo indeterminato: si tratta di esoneri contributivi simili a quelli di cui abbiamo parlato fino ad ora, ma validi sempre, anche oltre la fascia temporale riguardante i bonus giovani e donne. Nello specifico:
    • assunzione under 30 (mai assunti prima a tempo indeterminato – Un esonero del 50% dei contributi per 36 mesi fino a €3.000 annui
    • assunzione di donne prive di impiego da 24 mesi – Un esonero del 50% dei contributi fino a €3.000 annui, 12 mesi in caso di tempo determinato, 18 mesi in caso di tempo indeterminato.
  • a tempo determinato: le startup innovative entro i 4 anni dall’assunzione hanno la possibilità di rinnovare contratti a tempo determinato per un massimo di 36 mesi, contro i 24 mesi della normativa generale, per consentire a questa specifica tipologia di azienda di assestarsi sul mercato prima di procedere ad impegni importanti come le assunzioni indeterminate.
  • apprendistato: come per tutte le aziende, anche le startup che vogliono assumere giovanissimi (under 29) con un contratto con tutele pari a quello a tempo indeterminato ma con una componente formativa obbligatoria, possono utilizzare il contratto di apprendistato. Questa particolare tipologia contrattuale prevede:
    • una durata massima di 3 anni
    • la possibilità di una retribuzione minima più bassa (trattandosi del primo o di uno dei primissimi impieghi del lavoratore)
    • una contribuzione ridotta
    • una natura mista tra lavoro e formazione.

Bonus assunzioni, le occasioni mancate

In un Paese che vuole crescere, incentivare l’occupazione e l’imprenditorialità giovanile è essenziale: un’opportunità mancata nel caso dei bonus assunzioni giovani e donne introdotti dal Decreto Coesione di cui abbiamo parlato in questo articolo.

Accanto a questi incentivi temporanei, però, restano attivi gli strumenti strutturali che abbiamo elencato, misure utili per chi vuole investire nella crescita e nell’innovazione, in un contesto in cui le piccole e medie imprese rappresentano la spina dorsale dell’economia.

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Bonus assunzioni, i consigli per le aziende

Il consiglio per chi guida una startup o una PMI innovativa è sfruttare gli incentivi disponibili, ma soprattutto investire su persone valide, motivate e in linea con i valori dell’impresa, che farà la differenza in un mercato del lavoro complesso e stimolante caratterizzato da fenomeni come lo skill mismatch.



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