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Volata finale a quattro per Dea Capital Alternative Funds sgr: Banca Finnat, Green Arrow, Anthilia e la francese Eurazeo


di Sergio Governale

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Sono quattro i soggetti rimasti in gara per l’acquisizione di Dea Capital Alternative Funds sgr, società di gestione del risparmio controllata dal gruppo De Agostini e attiva negli investimenti alternativi. La fase finale del processo competitivo vede infatti coinvolti tre investitori italiani – le romane Green Arrow Capital e Banca Finnat della famiglia Nattino e la milanese Anthilia Capital Partners sgr – e un operatore estero, il gruppo francese Eurazeo. Lo scrive Il Sole 24 Ore, precisando che le offerte vincolanti sono attese nei prossimi giorni e verranno sottoposte all’advisor Mediobanca, cui è stato affidato il mandato all’inizio dell’anno (si veda altro articolo di BeBeez).

Dea Capital e Mediobanca, contattate da BeBeez, non hanno voluto fornire commenti sull’operazione.

Al primo giro di interesse sulla sgr guidata da Gianandrea Perco, relativo alla presentazione delle offerte non vincolanti, avrebbero partecipato anche Equita, Finint e Tikehau Capital, che ora si sarebbero invece sfilate.

Green Arrow Capital, con un patrimonio gestito di 2,2 miliardi di euro, rappresenta una delle principali piattaforme del risparmio italiane, che fa capo al ceo e fondatore Eugenio de Blasio, ed è attiva in diversi ambiti, tra cui infrastrutture energetiche e digitali, private equity, private credit e real estate. Banca Finnat, guidata dalla quinta generazione della famiglia fondatrice Nattino, in particolare dall’ad Arturo Nattino, guarda dal canto suo all’operazione come a un’opportunità per espandere la propria presenza nel comparto degli investimenti alternativi diretti. Anche Anthilia Capital Partners sgr, presieduta da Giovanni Landi e guidata da Andrea Cuturi, risulta come detto tra i contendenti. Come anche Eurazeo, realtà transalpina con una solida esperienza nel private equity a livello europeo, potenzialmente interessata a rafforzare la propria posizione nel mercato italiano.

Dea Capital Alternative Funds sgr, fondata nel 2006, gestisce attualmente 6 miliardi di euro attraverso ventuno fondi di investimento, grazie al lavoro di oltre settanta professionisti. Negli anni ha ampliato progressivamente il proprio raggio d’azione, avviando fondi di private equity, sia generalisti che settoriali, e successivamente programmi dedicati alle special situations e alla gestione di NPL. Tra le sue iniziative più rilevanti rientrano fondi che promuovono tematiche esg, progetti dedicati all’agroindustria italiana e strumenti rivolti all’intervento in crisi bancarie, come accaduto con il fondo Atlante, nato da un’iniziativa del governo e sviluppato dopo l’acquisizione della divisione dedicata di Quaestio sgr (si veda altro articolo di BeBeez).

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La sgr ha partecipazioni in 56 aziende, tra cui in Alice Pizza, Legami e Costa Edutainment, in cui a marzo ha aumentato la partecipazione al 30% sottoscrivendo un aumento di capitale di 20 milioni (si veda altro articolo di BeBeez). In precedenza ha investito e poi è uscita da società con nomi di rilievo fra cui, nel 2017, Lurisia, ceduta nel 2019 a Coca Cola, Abaco, di cui ha acquisito la maggioranza nel 2019 per poi cederla nel 2023 a Nextalia, e La Piadineria in cui è entrata nel 2015 vendendo la sua partecipazione di maggioranza a Permira due anni e mezzo più tardi. 

Fra le ultime attività ricordiamo due exit. A dicembre 2024, il fondo Sviluppo Sostenibile ha venduto a un operatore tedesco di private equity il 30% che deteneva in OMB Saleri, produttore di valvole per idrogeno e metano (si veda altro articolo di BeBeez), in cui aveva investito nell’estate 2021 (si veda altro articolo di BeBeez). A novembre il fondo IDeA Taste of Italy ha venduto il suo 35% in Wisecap Group, tra i leader in Europa di tappi e chiusure in plastica per l’industria delle bevande, a un investment office europeo, valorizzando la sua partecipazione fra i 52 e i 70 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez). 

I fondi gestiti dalla società appartengono a quattro categorie diverse: innanzitutto Clients Solutions, cui fanno capo DeA Liquidity Solutions IV (2023), DeA Endowment II (2023), Dea Endowment Fund (2019), ICF III (2014), IDeA Crescita Globale (2013), ICF II (2009), IDeA I Fund Of Funds (2007); in secondo luogo, fondi diretti, cui fanno capo ventidue partecipate dirette che generano oltre 1,2 miliardi di euro di fatturato, le cui partecipazioni afferiscono ai fondi DeA Agro II (2024), Sviluppo Sostenibile (2020), Taste of Italy 2 (2020), IDeA Agro (2018), IDeA Taste of Italy (2014), IDeA Efficienza Energetica e Sviluppo Sostenibile (2011) e IDeA Opportunity Fund I (2008); invece, Flexible Capital Fund (2022), IDeA CCR II (2017) e IDeA CCR I (2016) sono parte della categoria Special Situations, con partecipazioni in quattro aziende che apportano un fatturato superiore ai 2,8 miliardi; infine, Italian Recovery Fund (2019) e Fondo Atlante (2019) sono i protagonisti del ramo NPL, cui partecipano 70 investitori istituzionali, con 2,4 miliardi di equity investiti e 30 miliardi di crediti nominali acquistati.



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