I tre sono tutti in prestito secco: sono destinati ad andare via alla fine del campionato, ma la società farà un tentativo per averli nel Mondiale per Club
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Avanti, si cambia. Per molti domenica 18 maggio potrebbe essere l’ultima volta, l’ultima partita giocata all’Allianz Stadium, l’ultimo saluto a una tifoseria che li ha sostenuti per tanto o poco tempo. La partita contro l’Udinese è carica di significati, perché potrebbe regalare la Champions ai bianconeri e anche perché potrebbe essere l’atto conclusivo, almeno in casa, di un capitolo prima di aprirne uno nuovo. La stagione della Signora si concluderà negli Stati Uniti, col Mondiale per Club che andrà in scena da metà giugno a metà luglio, ma la rosa rischia di non essere già più la stessa, perché in mezzo ci saranno le prime operazioni di mercato ma soprattutto perché i prestiti, con molta probabilità, torneranno nel club di appartenenza.
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Sarà una partita anomala per più di qualcuno, dai giocatori in affitto (Francisco Conceiçao, Renato Veiga e Randal Kolo Muani) a Dusan Vlahovic, lontano dal rinnovo e quindi destinato all’addio. Senza contare Igor Tudor, che ha firmato fino al 30 giugno e il suo destino è legato alla Champions. “Ha avuto un impatto molto positivo, faremo insieme il Mondiale per Club poi decideremo come proseguire”, ha detto l’ad Maurizio Scanavino, che poi ha aggiunto: “Cristiano Giuntoli sta lavorando già da tempo per fare inserimenti mirati nella rosa per la prossima stagione e stiamo progettando assieme le ipotesi per il futuro, che assolutamente decideremo insieme”.
conceiçao e gli altri
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Il futuro ormai è dietro l’angolo e per alcuni non sembra prevedere un lieto fine a tinte bianconere. Eppure Conceiçao, arrivato in estate in prestito secco (7 milioni più 3 di bonus se la Juventus si qualificherà alla Champions) e un cartellino di 30 milioni per il riscatto, fino a dicembre sembrava certo di restare, con Giuntoli che aveva già un accordo di massima con il Porto. Il rendimento del figlio d’arte è calato nel 2025 e l’arrivo di Tudor lo ha spinto ai margini. I colloqui col Portogallo si sono interrotti e Chico ha manifestato la volontà di tornare alla base. Poche chance anche per Veiga, preso a gennaio dal Chelsea per 4 milioni, pure lui in prestito secco. Il portoghese è diventato un perno della difesa bianconera (complici anche i numerosi infortuni) e alla Signora non dispiacerebbe trattenerlo, ma il club inglese ha pretese esose (circa 50 milioni per il riscatto). Discorso simile per Kolo Muani, in prestito a gennaio dal Psg per 6 milioni. L’attaccante ha avuto un ottimo impatto e dopo un periodo in panchina si è ripreso il posto e si sta rivelando prezioso nel finale di campionato (a segno contro la Lazio). Per farlo restare bisognerebbe convincere i francesi a prolungare il prestito di un’altra stagione, con riscatto a 40-45 milioni nel 2026, ma i bianconeri dovranno prima fare cassa. Per i prestiti c’è anche il nodo Mondiale per Club: l’accordo scade il 30 giugno, in piena competizione, andrà stabilito con i club di appartenenza se andranno via subito o dopo il torneo.
il nodo vlahovic
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Infine Dusan Vlahovic, che è alla Juventus dal gennaio 2022 ed è destinato a lasciarla prima della scadenza del contratto, nel 2026. Il motivo? Il serbo ha scelto di non rinnovare (e spalmare) e il club lo metterà sul mercato. Lo Stadium è stato casa sua per 2 anni e mezzo e domenica può essere la sua ultima volta.
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