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“Investo in Senegal”, le imprese italiane e le diaspore africane diventano protagoniste


Amref si propone come partner strategico per le imprese italiane interessate a investire in Africa, promuovendo un modello che coniuga crescita economica, impatto sociale e profonda conoscenza dei territori. L’occasione è arrivata con l’evento che si è svolto alla Fiera di Roma, nell’ambito della manifestazione Codeway Expo – Fiera della cooperazione internazionale e dello sviluppo sostenibile, promossa da Amref Health Africa. All’appuntamento, dal titolo “Investo in Senegal: opportunità e prospettive per partnership profit–non profit”, hanno preso parte i rappresentanti delle istituzioni, del mondo imprenditoriale, della cooperazione e delle diaspore africane, tra cui: Paola Crestani, presidente di Amref Health Africa Italia; Letizia Pizzi, direttore generale di Confindustria Assafrica & Mediterraneo; Cleophas Dioma, presidente di Italia Africa Business Week; Mauro Borin, responsabile Ufficio progetti di E4Impact Foundation; Antonio Franceschini, head of International market and trade promotion di Cna; Francesco Saverio Mele, coordinatore del settore Impiego di Aics Dakar (in collegamento da remoto). L’evento è stato moderato dal giornalista Vincenzo Giardina dell’Agenzia Dire.

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«Un modello replicabile, sperimentato e sviluppato in Senegal, con una prima fase del progetto fondata sul protagonismo delle comunità locali e delle diaspore, e che parte dalle priorità espresse dagli attori africani, valorizzando le risorse del continente», commenta Paola Crestani. «L’equità, per noi, non è solo un obiettivo: è una metodologia operativa basata su ascolto, adattamento e partecipazione».

L’iniziativa nasce sulla scia di un progetto che ha coinvolto oltre 50 imprese e visto quali protagonisti altrettanti membri della diaspora senegalese in Europa e promosso filiere produttive sostenibili, creando occasioni di lavoro dignitose e durature. Durante l’evento è stata raccontata anche l’esperienza di Yacine Diagne, fondatrice della realtà artigianale Marram Arte, un dialogo tra Senegal e Italia che unisce design, tradizione e inclusione sociale, con il coinvolgimento attivo di donne e giovani.

Inoltre, è stato illustrato un approccio che mette al centro il ruolo delle comunità e del settore privato, e che si propone come strumento efficace per connettere il Piano Mattei e le politiche italiane di cooperazione con la realtà concreta dei territori africani. Un’azione che supera il concetto di “aiuto” per costruire relazioni economiche e sociali fondate sulla reciprocità, in un’ottica di co-sviluppo sostenibile e inclusivo.

«Settore privato e ong hanno fatto un percorso parallelo, negli scorsi anni, ma senza incrociarsi», spiega Letizia Pizzi. «Il Piano Mattei ha messo in evidenza invece il bisogno dei partenariati e portato all’attenzione il ruolo delle imprese».

Il progetto “Investo in Senegal” è parte della strategia di Amref per affermarsi come partner affidabile e strategico per tutte le imprese italiane interessate all’Africa, nella convinzione che sviluppo e impatto sociale possano e debbano andare di pari passo. «In Italia sono 670mila circa le imprese a conduzione non italiana», sottolinea Secondo Antonio Franceschini. «Cna crede molto nel valore della diaspora, per questo la prima fase di Investo in Senegal è stata per noi un fiore all’occhiello».

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«Attraverso la nostra esperienza, ci siamo resi conto che gli attori della diaspora hanno idee originali che attecchiscono molto bene sul territorio e che creano prodotti e servizi innovativi ed utili per il nostro territorio», aggiunge Mauro Borin. Per Cleophas Dioma, occorre «fare di più per la valorizzazione delle diaspore in Italia. I giovani della diaspora vanno valorizzati perché stanno presentando l’Italia nel mondo».

«Nell’ottica di una relazione di reciprocità, “Investo in Senegal” ha dimostrato che possiamo inserirci in un tessuto sociale ed economico esistente, per cercare di raggiungere quello che è l’obiettivo principale dell’azione di cooperazione internazionale, vale a dire la promozione di un impatto concreto per le popolazioni senegalesi», è il parere di Francesco Saverio Mele.

«L’Italia ci ha offerto un grande bagaglio da mostrare ai nostri connazionali in patria», commenta Yacine Diagne. «Attraverso la prima fase di “Investo in Senegal” siamo stati formati come imprenditori e imprenditrici ed oggi mi occupo di artigianato, con maggiore attenzione allo sviluppo d’impresa. Lavoro con i giovani, soprattutto donne, i cui prodotti non hanno accesso al mercato internazionale».

L’iniziativa si inserisce nel calendario degli Africa Days 2025, il percorso ideato da Amref in occasione della Giornata internazionale dell’Africa (25 maggio), per rompere il silenzio e l’indifferenza che spesso circondano quel continente. Non un solo giorno, bensì un mese di storie, eventi, arte e informazione per raccontare un’Africa viva, plurale e capace di futuro.

L’intervento di Paola Crestani (Amref)

Credits: foto Amref

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