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Housing sociale, la proposta di Legacoop: un piano decennale da 4,9 miliardi per 20 mila case in affitto a prezzi calmierati


di
Francesco Di Frischia

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Per contribuire a rispondere all’emergenza abitativa che colpisce ampie fasce di cittadini, la cooperazione propone un modello di partenariato pubblico-privato

Un Piano decennale da 4,9 miliardi (al netto dell’Iva) per la realizzazione di 20 mila abitazioni di circa 70/80 metri quadrati ciascuna per dare una casa in affitto a prezzi calmierati alle fasce deboli della popolazione. È questa la proposta di Legacoop Abitanti, elaborata in collaborazione con Area Proxima (società che si occupa di sviluppo territoriale ed è specializzata in ricerche e studi di fattibilità tecnico-economica), per contribuire a rispondere all’emergenza abitativa che colpisce ampie fasce di cittadini, soprattutto nelle grandi aree urbane, in piena coerenza con le linee guida recentemente definite dall’Unione Europea. Si tratta in pratica di un modello di partenariato pubblico-privato che prevede l’attivazione di azioni e strumenti finanziari specifici sostenuti da risorse pubbliche e private, nazionali ed europee. In questo panorama un ruolo fondamentale lo giocherebbe la Banca Europea degli Investimenti, cui la Commissione Ue ha affidato il mandato di sviluppare una piattaforma finanziaria pan-europea sull’housing sociale.

Gamberini: «Serve un Piano nazionale casa»

«Vorremmo dare il nostro contributo e mettere a disposizione la nostra esperienza cooperativa nel settore abitativo sia al Governo nazionale sia alle Regioni ed ai Comuni italiani – sottolinea Simone Gamberini, presidente Legacoop – partecipando come stakeholder alla costruzione di un Piano nazionale Casa, rivolto non solo alle fasce sociali più fragili tipiche dell’edilizia sociale, ma soprattutto alla parte di popolazione che fa fatica a trovare una casa a prezzi accessibili specie nelle aree metropolitane ed urbane di maggiore dinamismo socio-economico». I vertici di Legacoop auspicano che «le istituzioni nazionali e territoriali promuovano tavoli di concertazione per elaborare le proposte da inserire nella revisione dei Piani nazionali e regionali della Coesione 2021-27, cogliendo al massimo le opportunità contenute nella proposta della Commissione europea». Il tema della necessità di garantire a un numero crescente di persone l’accesso all’edilizia abitativa a prezzi più bassi di quelli di mercato – considerandone anche gli effetti sulla competitività complessiva dell’economia, la stabilità finanziaria, la mobilità per un corretto funzionamento del mercato del lavoro, la coesione territoriale – è tornato al centro dell’attenzione delle istituzioni europee. Per la prima volta nella storia della Ue, è stato nominato un commissario per l’Housing, il danese Dan Jorgensen, e il Parlamento europeo, ha istituito una Commissione speciale sulla crisi abitativa, presieduta dall’onorevole Irene Tinagli, che dovrà supportare e indirizzare gli interventi che saranno messi in campo. 




















































I sindaci di Roma e Milano chiedono risorse a Bruxelles

In questo panorama si vanno a inserire i sindaci delle metropoli europee, che guidati dai primi cittadini di Roma, Roberto Gualtieri, e di Milano, Beppe Sala, sono andati ieri, 14 magio 2025, per la seconda volta in pochi mesi, a Bruxelles per chiedere fondi alle istituzioni comunitarie proprio da destinare all’emergenza abitativa: la proposta messa sul tavolo da Gualtieri e Sala è stata quella di utilizzare le risorse del Pnrr non spese, risparmiate grazie ai ribassi delle gare d’appalto, per acquistare sul mercato case popolari, come se si trattasse di un cofinanziamento europeo. 
Inoltre, la Commissione Ue ha dato mandato alla Banca Europea degli Investimenti – che così assume un ruolo fondamentale nella definizione degli strumenti finanziari necessari a supportare le azioni e le politiche degli stati membri – di sviluppare una Piattaforma finanziaria Pan-Europea, con un piano da 10 miliardi di Euro in due anni per la produzione di 1,5 milioni di alloggi. «La nostra proposta è coerente con gli orientamenti strategici appena ridefiniti dalla Commissione Europea – spiega Rossana Zaccaria, presidente di Legacoop Abitanti – che ha introdotto l’alloggio a prezzi accessibili tra le nuove sei priorità delle Politiche di Coesione e ha proposto dei modelli per distribuire sovvenzioni in combinazione con prodotti finanziari con l’intento di mobilitare e incentivare ulteriori investimenti pubblici e privati». 

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Zaccaria: «La cooperazione strumento utile per alloggi in tempi rapidi»

Ancora una volta, sottolinea Zaccaria, «la cooperazione si rende potenziale strumento utile delle politiche, dialogando con l’Europa con la possibilità di trasformare le risorse in alloggi in tempi rapidi, vista la capacità operativa mostrata nel corso degli anni dal sistema delle Cooperative di Abitanti; la garanzia dell’effettiva sostenibilità economica delle condizioni di accesso agli alloggi in base al sistema di regolamentazione del Sieg (Servizio di interesse economico generale) e la possibilità di essere realizzatori e gestori senza alcuna necessità di intermediazione». Due recenti novità, infatti, vanno nella direzione di aprire ulteriori opportunità: la comunicazione con la quale la Commissione europea il 1° aprile ha reso nota la revisione di metà mandato della politica di coesione, per cui gli Stati membri potranno riprogrammare parte delle risorse 2021-2027 per nuovi investimenti, tra cui raddoppiare l’importo dei finanziamenti destinati agli alloggi a prezzi accessibili, prevedendo che beneficino di un prefinanziamento del 30% nel 2026 e di un tasso di cofinanziamento UE aumentato al 100%; la seconda è l’elaborazione, da parte della Commissione, di un documento di lavoro sugli strumenti finanziari per l’edilizia abitativa che delinea un’ampia gamma di possibilità, con l’obiettivo di utilizzare i Fondi di Coesione come elemento di risorsa a fondo perduto (grant) in maniera combinata con Strumenti Finanziari della Banca europea per gli investimenti (Bei).

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15 maggio 2025 ( modifica il 15 maggio 2025 | 15:33)

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