Il terzo candidato sindaco, in lizza alle prossime amministrative di Taranto, che ha incontrato gli artigiani tarantini è stato Francesco Tacente della coalizione moderata “Taranto Vince”.
Al dibattito, che si è svolto presso la sede del sindacato datoriale delle aziende artigiane tarantine in via Pasquale Santilli 41, hanno presenziato il direttore di Casartigiani Taranto, Rosita Giaracuni, il segretario provinciale Stefano Castronuovo, il consiglio direttivo e il parterre di artigiani.
Tacente ha ringraziato Casartigiani Taranto per il continuo supporto e sostegno delle imprese, sottolineando l’importanza di questi confronti: «Desidero innanzitutto ringraziarvi – ha detto il candidato – per l’accoglienza e per l’importante lavoro che svolgete ogni giorno sul territorio. La vostra attività è fondamentale per la nostra comunità. Siamo qui con l’intento di aprire un dialogo serio e costruttivo, mettendo sempre al centro le esigenze dei lavoratori, che proseguirà dopo le elezioni, perché la credibilità di un programma politico si misura prima di tutto con l’esperienza vissuta e con la coerenza tra parole e azioni».
Dopodiché Castronuovo ha tracciato una linea dello stato di salute delle imprese locali, denunciando con chiarezza le criticità che ancora oggi ostacolano la ripresa e lo sviluppo del tessuto produttivo cittadino. Il segretario provinciale ha specificato che Taranto è tra le province più povere della Puglia: «Serve una programmazione seria e articolata, che metta nero su bianco ciò che non funziona e dove si voglia andare. Le nostre imprese non possono più vivere alla giornata, con misure spot o interventi scollegati. Le aziende sono fatte di cittadini, che in primis, devono anche poter contare su servizi adeguati: il servizio degli asili nido che non funziona, a esempio, è già un ostacolo allo sviluppo economico. E non è un dettaglio».
Il segretario provinciale ha evidenziato l’urgenza di riformare la macchina burocratica, definendola uno dei principali freni all’iniziativa privata: «Chi vuole investire si scontra con muri invisibili quali i moduli, le autorizzazioni e le attese infinite. Non si può fare sviluppo se ogni passo viene rallentato da ostacoli amministrativi che altrove non esistono». Poi, Castronuovo ha passato in rassegna le diverse difficoltà che ogni categoria artigiana riscontra quotidianamente; dagli autotrasportatori ai tassisti nella zona portuale, ai titolati di attività nel borgo che fanno fatica a risalire la china a quelli che, invece, fanno fatica a insediarsi: «Gli autotrasportatori – ha rincarato – fanno fatica a trovare lavoro. I carichi passano da Brindisi e Bari. Taranto è tagliata fuori. Anche qui, la burocrazia e le scelte sbagliate hanno creato un danno strutturale. Negli ultimi anni è mancato un indirizzo politico, chiaro, all’interno del Comitato di gestione dell’Autorità portuale. Quando le imprese hanno presentato progetti, chi ha fatto da facilitatore? Nessuno. Tutto fermo».
Sulle problematiche relative alla tassazione e l’assetto urbanistico locale, Casartigiani Taranto ha ribadito la sua posizione sul Comparto 32: «No all’estensione urbana, no a nuovo consumo di suolo e no a nuove aree commerciali! Si, a zone di insediamenti per aziende iscritte all’albo delle imprese artigiane; come già abbiamo detto anche all’architetto Karrer. Ma che sia chiaro: non accetteremo soluzioni imposte dall’alto o scollegate dalle reali esigenze del territorio».
Castronuovo e Giaracuni hanno consegnato il documento programmatico al candidato sindaco della coalizione “Taranto Vince”. Il documento offre un’analisi aggiornata della situazione occupazionale e del sistema delle imprese artigiane nella provincia di Taranto, con un confronto esteso alle altre province pugliesi, e propone interventi concreti per il rilancio dell’artigianato e della microimpresa locale. Si articola in quattro aree tematiche: Lavoro, Sviluppo Economico, Infrastrutture e Welfare. Il documento di Casartigiani Taranto mantiene un approccio tecnico e divulgativo, per promuovere una collaborazione stabile tra istituzioni e parti sociali a tutela del tessuto produttivo.
Tra le proposte avanzate da Casartigiani Taranto figurano la valorizzazione dell’immagine di Taranto come terra di eccellenze artigiane, superando la narrazione unicamente industriale e di crisi; il miglioramento dell’accesso al credito per le piccole imprese; il contrasto all’abusivismo commerciale; il rilancio delle aree Pip e Asi.
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