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Fare chiarezza sullo stato di attuazione della Zona Logistica Semplificata, il progetto strategico che ha il proprio cardine nel porto di Ravenna, mentre a Forlì include 230 ettari in cui è possibile sviluppare attività economiche con agevolazioni fiscali e meno burocrazia. Il capogruppo del Partito Democratico, Paolo Calvano, con un’interrogazione in Consiglio regionale di stamattina, martedì, ha chiesto alla Regione un aggiornamento circa lo stato di attuazione sull’operatività e composizione del Comitato di indirizzo.

“Dopo il lungo iter avviato dalla Regione nel 2018 e conclusosi il 10 ottobre 2024, con l’adozione di apposito DPCM, è stata istituita la Zona Logistica Semplificata (ZLS) dell’Emilia-Romagna per un periodo di 7 anni, rinnovabili. Il progetto strategico trova il proprio cardine nel porto di Ravenna e, intorno a questo, costruisce una complessa rete di produzione e movimentazione delle merci attraverso lo sviluppo di interconnessioni e la definizione di una spiccata intermodalità, contando 11 nodi intermodali e 25 aree produttive su 28 Comuni, scelti in base a criteri di carattere funzionale, economico ed urbanistico. Oltre ai vantaggi logistici, ce ne sono ulteriori legati agli aspetti della semplificazione amministrativa e agli incentivi economici a cui possono accedere le imprese insediate o che si insedieranno in questi 4600 ettari di territorio regionale, oltre alla possibilità di costituire una zona franca doganale”, dice Calvano.

Il capogruppo sottolinea come “nel gennaio 2025, è stato istituito con DPCM il Comitato di indirizzo, organismo a cui spetta la definizione delle linee guida e delle priorità strategiche, il monitoraggio e la supervisione delle attività e altre funzioni, ma che – ad oggi – il MIT non ha ancora designato il membro di propria nomina, impedendo di fatto l’operatività del Comitato stesso”. Per questi motivi, Calvano chiede alla giunta “un aggiornamento circa lo stato di attuazione della ZLS e sull’operatività e composizione del Comitato di indirizzo, nonché con quali tempi e modi le imprese emiliano-romagnole situate nella ZLS possano accedere alle agevolazioni previste nel Piano di Sviluppo Strategico”, sempre Calvano.

La risposta è stata della sottosegretaria alla Presidenza, Manuela Rontini: “Il 23 gennaio si è proceduto a inviare formale richiesta da parte del presidente de Pascale ai ministeri per la nomina dei rispettivi rappresentanti, al fine di consentirne l’immediata operatività del comitato. Quest’ultimo si avvarrà di una struttura tecnico amministrativa di supporto costituita all’interno dell’amministrazione regionale per poter indire la prima riunione del comitato, nella more della nomina del rappresentante del MIT, che stiamo attendendo, si sta procedendo con tutte le attività propedeutiche alla piena realizzazione della ZLS; è stato per questo costituito un gruppo di lavoro inter-direzionale a supporto delle attività, al fine di iniziare a disegnare gli strumenti semplificativi e incentivanti previsti dal piano di sviluppo strategico. In particolare, è già stato previsto per il bando step, quello approvato con delibera 523 del 2025, che alle imprese operanti nella ZLS, che presentano un progetto ammissibile, venga riconosciuto un punteggio addizionale se le unità locali in cui si realizza l’intervento rientrano nella ZLS”.

Paolo Calvano ha replicato dicendo di ritenersi “pienamente soddisfatto della risposta: sono soddisfatto che ci sia una spinta affinché il comitato possa essere pienamente operativo, perché diventa fondamentale per costruire il piano strategico. Sono inoltre soddisfatto della scelta per quelle imprese che faranno investimenti all’interno del programma Zls”.

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