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nuovo impianto STM cofinanziato con il Fesr 21-27


Nascerà in Sicilia, a Catania, e si chiamerà “Campus Sic” il primo impianto integrato in Europa capace di svolgere tutte le fasi di produzione dei semiconduttori. È il risultato del contratto di sviluppo siglato presso il ministero delle Imprese e del made in Italy per un maxi-investimento industriale nello stabilimento etneo di STMicroelectronics, cofinanziato dalla Regione siciliana con 300 milioni di euro provenienti dalla priorità 8 del Pr Fesr 2021-2027, relativa alla Strategic Technologies for Europe Platform (Step) Insieme all’impresa, al Mimit e alla Regione, è parte dell’intesa anche Invitalia.

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

Il progetto prevede un investimento complessivo di oltre 5 miliardi di euro, sostenuto con agevolazioni pubbliche di poco superiori a 2 miliardi di euro (risorse dal Fondo per l’innovazione del Mimit, accanto alla quota Fesr Sicilia), e svilupperà circa 4,25 miliardi di spese operative localizzate in Sicilia. Significativi gli impatti attesi sul piano occupazionale e nell’indotto.

“Abbiamo fortemente voluto essere parte dell’accordo tra l’impresa e il ministero – ha sottolineato il presidente Renato Schifani – perché intendiamo svolgere un ruolo attivo in questo importante progetto che prevede l’impiego di 4,25 miliardi di euro nel territorio siciliano e la nascita di circa tremila posti di lavoro, di cui 1240 identificati come qualificati e competenti. Si tratta, inoltre, di un impegno strategico, come pure riconosciuto dall’Unione europea, per l’importanza che i microchip hanno nell’economia mondiale”.

Alla firma dell’intesa nella sede del Mimit hanno partecipato il ministro Adolfo Urso e, per delega del presidente Schifani, gli assessori regionali dell’economia, Alessandro Dagnino, e delle attività produttive, Edy Tamajo. Lo schema di accordo era stato precedentemente approvato con deliberazione (la 126/2025) della giunta di Palazzo d’Orléans.

Il programma di sviluppo industriale consiste nell’ampliamento del sito di Catania con la costruzione di un impianto aggiuntivo per la produzione di dispositivi di potenza in carburo di silicio (semiconduttori) da 200 mm. Unitamente a quello già in corso nello stabilimento, consentirà di dare vita al primo impianto integrato in Europa in grado di coprire nello stesso sito l’intero processo produttivo, dal materiale in polvere ai dispositivi finiti. In considerazione di questa unicità, il progetto è stato riconosciuto come investimento di “particolare rilevanza strategica” dalla Commissione europea, che lo ha approvato in base al pacchetto legislativo “Chips act”, finalizzato a raddoppiare entro il 2030 la produzione europea di semiconduttori e a rendere gli stati membri indipendenti da forniture extra Ue.

Secondo le previsioni, l’investimento genererà ricadute occupazionali quantificate in 2.966 nuove assunzioni solo in Sicilia, di cui 1.244 per figure altamente qualificate, e 8.623 unità lavorative annue. Si calcola il coinvolgimento di 135 fornitori localizzati in Sicilia.

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Finanziamenti e contributi

 

Il programma STMicroelectronics sarà completato entro dicembre 2032, con la possibilità di una proroga di 18 mesi, e prevede l’erogazione delle agevolazioni in base allo stato di avanzamento dei lavori. L’impresa si impegna, fra l’altro, ad attivare collaborazioni con centri di ricerca e università, a istituire una nuova accademia nel campo della microelettronica e a sviluppare competenze specifiche attraverso un piano di formazione. L’investimento porterà benefici anche sul fronte ambientale e della sostenibilità, contribuendo alle transizioni verde e digitale.

La piattaforma creata dall’Ue per stimolare gli investimenti in tecnologie critiche in Europa (Step), introdotta e disciplinata dal regolamento Ue 2024/795, è la cornice in cui si inserisce il cofinanziamento proveniente dal programma regionale Fesr Sicilia 21-27.

La Regione siciliana ha colto le nuove opportunità offerte dal regolamento Step attraverso una riprogrammazione apprezzata dalla giunta con delibera del settembre 2024 (la n. 297), alla quale ha fatto seguito nel mese successivo la decisione di adozione definitiva da parte della Commissione europea.



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