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Mobilità aziendale green: tutti gli incentivi 2025


Sempre più aziende italiane si stanno orientando verso una mobilità sostenibile, puntando su soluzioni a basso impatto ambientale.

Si tratta di una scelta ecologica, certamente, ma è anche una soluzione che offre vantaggi importanti sotto il profilo economico e gestionale: basti pensare agli incentivi (quando vengono erogati localmente o a livello nazionale), ai benefici fiscali (deducibilità fiscale, detrazione IVA, esenzione dalle imposte, etc.) e pratici (mobilità senza restrizioni per accesso a ZTL e circolazione durante le giornate antinquinamento, parcheggi gratuiti, etc.), nonché agli strumenti digitali che semplificano la gestione amministrativa, contabile e burocratica, quali sono le carte carburante dedicate alla mobilità elettrica e ai servizi di ricarica (come ad esempio la Carta UTA e+).

Auto elettriche 2025: quali incentivi?

Adottare una flotta aziendale elettrica significa per le aziende unire vantaggi economici immediati e benefici ambientali a lungo termine.

Nel 2025, il governo non ha stanziato incentivi per le auto, destinando invece le risorse solo verso l’acquisto di ciclomotori, motocicli e quadricicli elettrici e ibridi, con contributi fino a 4.000 euro. Tuttavia, alcune regioni si sono mosse autonomamente, offrendo agevolazioni importanti per chi decide di investire nella mobilità elettrica. Entriamo più nel dettaglio.

Dal 3 aprile 2025, la Lombardia ha stanziato 23 milioni di euro per incentivare l’acquisto di veicoli a basso impatto ambientale (elettrici, ibridi, metano, GPL e termici Euro 6D), con contributi fino a 3.500 euro subordinati alla rottamazione di auto inquinanti.

A Bolzano continua il sistema integrato di incentivi: 2.000 euro per le auto elettriche, bonus per le wallbox e tariffe agevolate su una rete di ricarica.

In Valle d’Aosta, invece, i contributi variano in base all’età, con bonus fino a 12.700 euro per gli under 35 e 9.000 euro per gli over 35, includendo anche sostegni per veicoli usati e rottamazioni.

Il Veneto ha invece destinato 6 milioni per i veicoli elettrici degli enti locali.

In Sicilia, infine, è stato avviato un fondo triennale da 750.000 euro per sostenere la mobilità elettrica.

E per quanto riguarda le aziende?

Agevolazioni veicoli aziendali elettrici 2025: cosa cambia

La normativa 2025 promuove l’acquisto di veicoli elettrici aziendali, spingendo le imprese a scegliere auto elettriche o plug-in per uso lavorativo e promiscuo, mentre i veicoli a benzina e diesel subiranno un aumento della tassazione IRPEF e dei contributi in busta paga.

Il fringe benefit per i veicoli elettrici viene invece calcolato su una base imponibile ridotta:

  • 10% per le auto elettriche;
  • 20% per le plug-in a basse emissioni.

In questo modo diventa più semplice rientrare nella soglia di esenzione di 1.000 euro.

Per le aziende la deducibilità dei costi è ridotta per i veicoli più inquinanti e azzerata per quelli oltre i 160 g/km di CO2.

Flotte aziendali elettriche in crescita in Italia

Nel 2024, il mercato europeo dei sistemi di gestione delle flotte elettriche ha mostrato una crescita importante. Stando a quanto riportato da BIS Research, il settore è stato valutato a 731,8 milioni di dollari nel 2023 e si prevede che raggiungerà 1.875,1 milioni di dollari entro il 2033, con un tasso di crescita annuale composto del 9,82%.

In Italia, l’adozione delle auto elettriche nelle flotte aziendali resta limitata, visto che rappresenta circa l’8% delle immatricolazioni di auto elettriche nel 2024. Tuttavia, c’è anche da aggiungere che il 47% delle flotte italiane ha già integrato veicoli elettrici e il 34% prevede di aumentare l’elettrificazione nei prossimi 3-5 anni.



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