Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) continua a rappresentare una leva strategica per lo sviluppo del Trentino, con una dotazione complessiva che raggiunge ora 1,38 miliardi di euro, 40 milioni in più rispetto all’ultima rilevazione.
A fare il punto sull’avanzamento degli interventi è stato l’assessore provinciale Achille Spinelli, nel corso dell’ultima riunione del Tavolo permanente per il PNRR e il Piano nazionale per gli investimenti complementari (PNC), svoltasi alla presenza di dirigenti provinciali, rappresentanti del territorio e del direttore generale della Provincia Raffaele De Col.
“La scadenza del 2026 si avvicina e serve l’impegno di tutti i soggetti coinvolti per riuscire a portare a termine le iniziative previste da questa grande opportunità, che conta su una dotazione cresciuta, rispetto all’ultima riunione del Tavolo permanente, di circa 40 milioni portando il totale a 1,38 miliardi di euro. Procede quindi un lavoro condiviso, da parte dei soggetti pubblici ma anche dei privati che stanno collaborando con decisione.
Sappiamo che ci sono settori che procedono più velocemente di altri e teniamo in considerazione anche il dialogo istituzionale sulle possibili revisioni del programma, non in termini di proroghe ma ad esempio sull’ipotesi di spostare alcuni filoni e portarli su Fondi di coesione, come si valuta a livello governativo. Ragionamenti che però non cambiano l’impegno condiviso del Trentino per attuare progetti che daranno benefici a lungo termine alla nostra comunità”. Così l’assessore provinciale Achille Spinelli.
I 40 milioni di euro aggiuntivi derivano principalmente da nuove progettualità come la valorizzazione del patrimonio ricettivo (6,7 milioni), il “Parco agrisolare” per l’installazione di pannelli fotovoltaici sui tetti agricoli (4 milioni), progetti di ricerca delle imprese supportati dal Ministero per le Imprese e il Made in Italy (8 milioni), e servizi di telemedicina in collaborazione con le Regioni Lombardia e Puglia (oltre 3 milioni). A questi si aggiungono nuove risorse destinate al programma GOL (Garanzia Occupabilità dei Lavoratori). (QUI link)
Sul fronte scolastico, la dirigente Francesca Mussino ha illustrato gli sviluppi legati all’investimento “Scuola 4.0”, con 16 milioni di euro destinati alla creazione di ambienti di apprendimento flessibili e digitali.
Le scuole trentine stanno adottando nuove tecnologie – come robotica, realtà virtuale, stampanti 3D e microscopi digitali – per migliorare l’efficacia didattica e promuovere l’inclusione degli studenti con bisogni specifici.
Altri investimenti riguardano la riduzione dei divari territoriali (8 milioni), l’introduzione di nuove competenze (3 milioni) e la formazione del personale scolastico per la transizione digitale (oltre 3 milioni, con 281 percorsi avviati). (QUI link)
Il dirigente Luciano Martorano ha illustrato i 43 progetti in corso nell’ambito delle infrastrutture, per un totale di 77 milioni (di cui 59 dal PNRR).
Tra gli interventi principali figurano i nuovi bus elettrici sulla linea Trento-Lavis-Zambana-Trento, l’introduzione del treno POP sulla linea del Brennero e, a breve, sulla Valsugana, e il Progetto Borghi in val dei Mocheni, con opere ambientali, civili e stradali per oltre 6 milioni complessivi.
Completati anche i lavori di bonifica su due siti inquinati a Borgo Valsugana e il recupero della palestra dell’istituto Floriani di Riva del Garda, mentre sono in dirittura d’arrivo i progetti di mitigazione del rischio idrogeologico post-Vaia (13 su 14 già conclusi). Avanzano inoltre i lavori sulla Ciclovia del Garda, i sistemi di fognatura e depurazione, e gli interventi per migliorare l’accessibilità nelle aree interne. (QUI link)
Importanti sviluppi anche nel settore agricolo e della gestione idrica. Andrea Merz, insieme ai rappresentanti dei Consorzi irrigui, ha presentato due interventi strategici: il progetto di pompaggio dal lago di Santa Giustina (quasi completato, fine lavori a giugno 2025) e un invaso multifunzionale in val di Gresta da 11 milioni di euro, utile per l’irrigazione, il consumo potabile e la prevenzione incendi. (QUI link)
In ambito sanitario, il dirigente Antonio D’Urso ha confermato la realizzazione di 12 Case di Comunità, di cui 10 finanziate dal PNRR, tutte operative entro il giugno 2026. Si tratta di strutture sanitarie territoriali che offriranno servizi integrati di assistenza primaria. (QUI link)
A chiudere l’incontro, l’intervento del professor Enrico Zaninotto dell’Università di Trento, che ha aggiornato i presenti sullo stato delle valutazioni d’impatto condotte su alcune delle misure del piano, fondamentali per verificarne l’efficacia sul lungo periodo.
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