L’azienda ha previsto una perdita netta record di circa 4,7-5,1 miliardi di dollari per l’anno fiscale conclusosi a marzo. Il piano di ristrutturazione servirà ad affrontare la crisi del settore e migliorare l’efficienza aziendale
Nissan Motor Co. sta affrontando una crisi senza precedenti. La casa automobilistica giapponese ha annunciato una riduzione del personale globale di circa 20 mila unità, pari al 15% della forza lavoro complessiva. Come riporta la tv giapponese Nhk, il taglio è superiore di 11 mila posti rispetto a quanto previsto inizialmente dal piano di ristrutturazione delle sue attività. La decisione arriva dopo una serie di risultati finanziari deludenti e un calo delle vendite in mercati chiave come Stati Uniti e Cina.
Nel primo semestre dell’anno fiscale, Nissan ha registrato un utile netto di soli 19,2 miliardi di yen (circa 125 milioni di dollari), con un calo del 94% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le vendite sono diminuite dell’1,3%, attestandosi a 5,9 trilioni di yen (circa 39 miliardi di dollari). Questo declino è stato attribuito a costi di produzione elevati in Nord America e a una domanda insufficiente in Cina, dove la concorrenza locale offre veicoli elettrici più economici.
La risposta di Nissan: ristrutturazione e riduzione della capacità produttiva
In risposta a questi risultati deludenti, Nissan ha annunciato una serie di misure correttive. Oltre alla riduzione del personale, l’azienda prevede di ridurre la capacità produttiva globale del 20%, passando da 5 milioni a 4 milioni di veicoli all’anno. Queste azioni fanno parte di un piano di ristrutturazione volto a rendere l’azienda più snella e resiliente. E così, come mentalità giapponese comanda, il presidente e ceo Makoto Uchida ha dichiarato che avrebbe rinunciato al 50% del suo stipendio mensile come segno di responsabilità per la situazione.
Le sfide nei mercati chiave: Stati Uniti e Cina
Il mercato statunitense ha rappresentato una sfida significativa per Nissan. L’azienda non ha modelli ibridi disponibili, mentre la domanda di veicoli ibridi è in crescita, spinta da preoccupazioni ambientali e da incentivi governativi. Questa mancanza di offerta ha portato a una perdita di quote di mercato a favore di concorrenti come Toyota, Ford e Tesla. E in Cina la situazione è altrettanto critica. Le vendite di Nissan sono infatti diminuite drasticamente, con una previsione di vendita di 3,4 milioni di veicoli per l’anno fiscale, in calo rispetto ai 3,65 milioni precedentemente previsti. Per affrontare questa crisi, Nissan ha annunciato l’intenzione di lanciare circa dieci nuovi modelli nei prossimi anni, cercando di recuperare terreno in un mercato altamente competitivo.
Il piano di ristrutturazione: obiettivi e misure
In sintesi, il piano di ristrutturazione di Nissan si concentra su diversi obiettivi chiave: dall’abbattimento dei costi operativi (riduzione della forza lavoro e ottimizzazione della capacità produttiva) al rafforzamento dell’offerta di veicoli elettrici e ibridi; all’espansione nei mercati emergenti, concentrandosi su regioni come Asia e America Latina, dove la crescita del mercato automobilistico è prevista essere più robusta.
Prospettive future e incertezze
Nonostante le misure adottate e le nuove strategie, le prospettive per Nissan rimangono incerte. Come riporta Reuters, l’azienda ha previsto una perdita netta record di 700-750 miliardi di yen (circa 4,7-5,1 miliardi di dollari) per l’anno fiscale conclusosi a marzo. La capacità di Nissan di attuare con successo il suo piano di ristrutturazione dipenderà dalla sua abilità nel rispondere rapidamente ai cambiamenti del mercato e nel recuperare la fiducia dei consumatori.
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