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Nasce il nuovo polo lattiero del Sud: inaugurato il Caseificio Perla. Tutte le foto – Foto 1 di 21


GIOIA DEL COLLE – Si apre una nuova fase per l’industria lattiero-casearia del Mezzogiorno con l’inaugurazione, sabato 10 maggio, del nuovo Caseificio Perla a Gioia del Colle. Lo storico stabilimento, attivo dal 1962 e oggi parte integrante della filiera Granarolo-Granlatte, è stato rilanciato grazie a un investimento da 25 milioni di euro, destinato a trasformarlo in un centro strategico per la produzione e l’esportazione delle specialità casearie pugliesi.

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Alla cerimonia del taglio del nastro hanno partecipato importanti rappresentanti istituzionali, tra cui il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, il vicepresidente della Commissione Europea Raffaele Fitto, il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e il sindaco Giovanni Mastrangelo.

“Siamo di fronte a un passaggio epocale – ha dichiarato Emiliano – perché assistiamo alla vera ‘pugliesizzazione’ di un grande marchio nazionale, che ora produce con identità territoriale, contrastando l’italian sounding e valorizzando la tracciabilità e l’origine locale”. Il presidente ha anche sottolineato come la rapidità nella realizzazione dei lavori, completati in 9 mesi, sia il segno dell’efficienza di sistema della Regione. “Dal 2023 la Puglia ha attratto investimenti, aumentato il PIL di 24 miliardi in 9 anni e registrato una crescita record in Europa. Questo traguardo è merito anche della nostra rete di sostegno alle imprese e del dinamismo degli imprenditori locali”.

Accanto al governatore, erano presenti i vertici del gruppo Granarolo: il direttore generale Filippo Marchi, la presidente di Granlatte Simona Caselli, il direttore generale Isaia Puddu, insieme ai soci del Sud e al personale del nuovo impianto.

Il sito industriale, che si estende su oltre 55.000 metri quadrati e dispone di un impianto di cogenerazione da 1,5 megawatt, è stato riconvertito per affiancare alla produzione di latte anche quella di mozzarella, burrata, stracciatella e ricotta, destinate sia al mercato nazionale che a quello estero. A regime, il caseificio lavorerà 60.000 tonnellate di latte di filiera per una produzione finale di 10.000 tonnellate. Entro il 2027, è previsto il raddoppio del personale occupato.

Il progetto punta sulla qualità e sulla sostenibilità, con un controllo integrato della filiera che assicura benessere animale e trasparenza nella provenienza delle materie prime, tutte raccolte tra Puglia e Basilicata. Le macchine impiegate sono progettate su misura per migliorare la qualità microbiologica dei prodotti, prolungarne la durabilità e facilitare l’esportazione in mercati dove la domanda di burrata è in crescita.

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“La burrata è diventata un simbolo del nostro Made in Italy e rappresenta oggi una sfida e un’opportunità insieme”, ha spiegato Gianpiero Calzolari, presidente di Granarolo. “Stiamo investendo non solo in tecnologia ma anche nella formazione del personale: chi imbottigliava latte sarà ora formato come mastro casaro. La nostra missione è assicurare qualità, sostenibilità e visione internazionale”. Calzolari ha anche ricordato i recenti successi ottenuti alla fiera Tutto Food, dove la burrata ha conquistato buyer italiani ed esteri, raccogliendo anche un importante riconoscimento internazionale.

Il nuovo Caseificio Perla si candida così a diventare uno dei poli di eccellenza del Sud Italia nel settore lattiero-caseario, con una filiera corta, innovativa e attenta alla valorizzazione del territorio.





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