Potenziare l’innovazione nel settore agroalimentare della Provincia di Verona, al primo posto in Veneto per numero di imprese nel comparto alimentare secondo i dati del report agroalimentare 2024 della Camera di Commercio di Verona. È questo l’obiettivo della convenzione firmata oggi nella sede dell’ente camerale scaligero tra la Camera di Commercio e l’Università di Verona. L’accordo prevede un investimento da parte dell’ente camerale di 116 mila euro per lo sviluppo di progetti focalizzati sulla sicurezza alimentare, sull’innovazione di prodotto e nei processi produttivi e sull’impiego di tecnologie avanzate per la trasformazione e la conservazione degli alimenti. Al tempo stesso l’Università darà il suo contributo assegnando un contratto di ricerca biennale nell’ambito delle tecnologie alimentari e con l’assunzione di personale qualificato dedicato al progetto per un importo almeno pari a quello stanziato dall’ente camerale. Particolare attenzione sarà, inoltre, riservata alle più recenti tendenze salutistiche, alle sfide dell’economia circolare e alla sostenibilità delle produzioni, anche tramite approcci tecnologici innovativi, fino agli aspetti legati alla consumer science e all’impiego dell’analisi sensoriale. Verona vanta un forte tessuto imprenditoriale nell’ambito alimentare e un settore di ricerca universitario che può supportarne scientificamente lo sviluppo e l’ottimizzazione di processi e prodotti. La partecipazione congiunta a progetti di ricerca come questo contribuirà alla crescita del settore alimentare del territorio.
Allo scadere di ogni anno di ricerca l’Università organizzerà, in collaborazione con la Camera di Commercio, un workshop rivolto alle imprese per condividere i risultati della ricerca e presentare le tecnologie e le innovazioni sviluppate al fine di favorirne l’applicazione nel tessuto produttivo veronese. Queste iniziative verranno realizzate in memoria del segretario generale dell’ente camerale Riccardo Borghero – scomparso prematuramente nel 2024 – per mantenere vivo il ricordo del suo spessore professionale, della sua approfondita conoscenza del sistema economico e imprenditoriale veronese e della sua vocazione per la promozione del territorio.
“Con la firma di questa convenzione rinnoviamo il nostro impegno concreto a sostegno dell’innovazione e della ricerca applicata al settore agroalimentare, un pilastro strategico della nostra economia locale che conta oltre 600 imprese, circa l’8% del settore manufatturiero, a cui si aggiungono le oltre 300 unità locali per un totale di 15mila addetti – commenta il presidente della Cciaa scaligera Giuseppe Riello -. La collaborazione con l’Università di Verona ci consente di investire in competenze scientifiche di alto livello, promuovendo progetti che coniugano qualità, sicurezza alimentare, sostenibilità e tecnologie all’avanguardia. Con questo intervento – aggiunge Riello – vogliamo facilitare il dialogo tra mondo accademico e sistema produttivo e siamo orgogliosi di farlo ricordando Riccardo Borghero, che ha sempre creduto nell’innovazione come driver di crescita per le imprese veronesi”.
“Il nuovo accordo – afferma il magnifico rettore Pier Francesco Nocini – rappresenta un esempio virtuoso di sinergia tra istituzioni che condividono una visione comune: promuovere la ricerca scientifica come motore di sviluppo e innovazione per il nostro territorio per sviluppare soluzioni innovative e sostenibili in un settore strategico come quello agroalimentare su cui Verona gioca un ruolo da protagonista a livello nazionale”.
Il finanziamento sarà erogato dalla Cciaa veronese in due rate annuali: la prima entro il 12 giugno di quest’anno, la seconda entro il 31 maggio 2026.
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