Sulla questione Novo Nordisk ad Anagni interviene Antonella Valeriani, Segretario Provinciale della Cisl Frosinone.
“L’importanza e la strategicità dell’investimento di Novo Nordisk ad Anagni richiedono un’assunzione di responsabilità e una spinta anche sul piano della viabilità, della logistica e dell’interscambio – si legge in una nota del sindacato – E’ necessario cioè che si lavori in tempi rapidi sul versante delle infrastrutture viarie. Vero che tra gli elementi che hanno contribuito ad una scelta del genere c’è sicuramente quello della posizione geografica dell’area, facilmente raggiungibile dall’autostrada, vicina sia a Roma che a Napoli. Proprio per questo però è necessario adesso far sì che l’accesso sia semplice e rapido. Ampliando le strade e le connessioni. Oggi, inutile girarci troppo intorno, due auto-articolati non hanno lo spazio per passare contemporaneamente. E’ successo. Fra l’altro un discorso del genere deve necessariamente legarsi ad una prospettiva cantieristica che è dietro l’angolo. Teniamo presente che dovranno essere realizzate le linee dei nuovi reparti e le linee di produzione. Dunque, un potenziamento rapido del sistema viario è necessario per non vanificare gli sforzi fatti e le prospettive.
La posta in palio è altissima. La vicepresidente della Regione Lazio Roberta Angelilli ha detto che l’investimento di Novo Nordisk conferma il ruolo della regione «come polo di eccellenza nelle nuove tecnologie, nell’innovazione, nella ricerca e nel biotech, dimostrandosi sempre più attrattiva per le multinazionali che scelgono di investire nel territorio, contribuendo allo sviluppo dell’innovazione e della competitività». Secondo alcune attendibili stime il piano di investimento riuscirà a far aumentare del 10% gli occupati nel settore farmaceutico nel Lazio e a far crescere le esportazioni in quanto i prodotti farmaceutici rappresentano la voce predominante (43% nel 2024) delle esportazioni regionali.
L’area su cui la cantieristica per supportare l’espansione della ex Catalent è quella già acquistata dall’Isam. I dati previsionali del piano sono notevoli: incremento della forza lavoro di circa 800 unità, per un totale di 1.500 addetti; rafforzamento della capacità produttiva nazionale nel settore dei medicinali iniettabili, con un conseguente miglioramento dell’accesso globale ai trattamenti per il diabete e l’obesità. E tutto questo determinerà un ampliamento della domanda di servizi di ingegneria e di produzione di attrezzature, il trasferimento tecnologico a livello locale e nazionale, l’acquisizione per l’Italia di un ruolo di riferimento mondiale nel settore biotecnologico, nonché la formazione di mano d’opera altamente specializzata.
Un investimento talmente importante che il Governo ha scelto il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca per il ruolo di commissario straordinario. Come per ogni investimento industriale superiore al miliardo di euro, infatti, la legge prevede la nomina di un commissario straordinario che segua l’iter e la realizzazione del progetto, per il quale il Consiglio dei ministri ha riconosciuto il “preminente interesse strategico nazionale”.
Ecco perché non possiamo permetterci passi falsi. A cominciare dalle infrastrutture viarie. Relativamente poi alle competenze, credo che la forte domanda di ingegneri dovrebbe spingerci a coinvolgere nella ricerca e nello sviluppo l’Università di Cassino. Nell’ottica di guardare alle importanti professionalità che il nostro territorio esprime. Creando una sinergia virtuosa tra il mondo del sapere e quello del lavoro”.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link