NewTuscia – VITERBO – “Un passo avanti importante per il dibattito nazionale su industria, sostenibilità e governance ambientale” – così l’ha definita il Prof. Enrico Maria Mosconi, delegato al Polo dell’Università degli Studi della Tuscia a Civitavecchia, la Giornata di Studio organizzata con l’Associazione Italiana Cultura Qualità Centro Insulare AICQ-CI per il Festival dello Sviluppo Sostenibile ASVIS di quest’anno. L’evento ha posto al centro della riflessione il nesso tra l’evoluzione degli strumenti normativi, le strategie europee sulla Responsabilità Estesa del Produttore e la trasformazione industriale verso modelli sostenibili. Ha visto la partecipazione di rappresentanti istituzionali, esperti di policy, studiosi e numerosi studenti internazionali, con l’obiettivo di approfondire il ruolo strategico della responsabilità del produttore in un contesto europeo in continua evoluzione normativa.
Ha aperto i lavori il Prof. Mosconi, focalizzando l’attenzione sul significato del prossimo “Circular Economy Act” europeo, inteso come evoluzione delle policy comunitarie per stimolare un’economia produttiva decarbonizzata, resiliente e competitiva.
È intervenuto poi il Dott. Antonio Sini, Presidente Area Produttiva Ecologicamente Attrezzata APEA Distretto industriale di Civita Castellana, il quale dopo aver illustrato le esperienze del modello, ha proposto i vantaggi e una visione operativa dei sistemi produttivi locali, affermando: “Le Aree Produttive Ecologicamente attrezzate rappresentano oggi una piattaforma concreta per integrare sostenibilità ambientale e sviluppo industriale nei territori”.
A seguire, il Dott. Massimo Leone, Presidente di AICQ-CI, ha posto l’accento sul ruolo della Certificazione per la sostenibilità e sull’importanza di diffondere una cultura della qualità come fattore chiave per la competitività delle organizzazioni. Leone ha auspicato “una sempre più stretta integrazione tra sistemi di qualità, certificazione e politiche ambientali.”
Il Dott. Prof. Emiliano Limiti, Director of Personal Services presso Risorse per Roma, con una consolidata esperienza nel management del settore pubblico e docente UNITUS, ha poi affrontato il tema della governance nei servizi pubblici, evidenziando come l’Economia Circolare richieda una visione sistemica e multilivello, dove la responsabilità si estende oltre il perimetro delle imprese, coinvolgendo il pubblico e il cittadino in una logica di corresponsabilità e gestione integrata.
L’intervento dell’Ing. Prof. Mauro Cappello, in rappresentanza del Nucleo Politiche di Coesione presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha approfondito le implicazioni strategiche per le politiche nazionali, affermando: “Il legame tra sostenibilità ed equità territoriale deve diventare un asse centrale per la programmazione delle risorse comunitarie e per una vera coesione.”
Particolarmente significativo è stato l’intervento economico-finanziario del Prof. Kevyn Stefanelli, docente UNITUS di Matematica Finanziaria, il quale ha proposto un’analisi critica sulle dinamiche della Green finance, evidenziando come “gli investimenti per la sostenibilità siano uno strumento potente, che richiede però trasparenza metodologica e approccio rigoroso per evitare derive di greenwashing.”
A seguire, la Dott.ssa Mariarita Tarantino, Ph.D Student dell’Università degli Studi della Tuscia, ha illustrato i risultati delle sue ricerche applicate al nuovo Regolamento Europeo Packaging and Packaging Waste Regulation. “La Responsabilità Estesa del Produttore rappresenta oggi una leva strategica imprescindibile, un nodo cruciale tra l’evoluzione normativa europea e la transizione ecologica. Tuttavia, il suo pieno potenziale può emergere solo attraverso una vera eco-modulazione a livello degli Stati Membri, in grado di superare le attuali asimmetrie normative e operative che ancora ostacolano la costruzione di un autentico mercato unico delle materie prime seconde.”
I lavori, ricchi di contributi multidisciplinari, si sono conclusi con un vivace confronto tra i partecipanti tra cui numerosi studenti internazionali. “Dalla sinergia tra Università, Istituzioni e mondo produttivo – ha dichiarato Mosconi – può nascere un nuovo modello di formazione, ricerca e applicazione per una sostenibilità concreta. La presenza oggi di autorevoli ospiti nella sede Unitus a Civitavecchia dimostra come il nostro Polo possa contribuire in modo decisivo allo sviluppo di un pensiero industriale avanzato e circolare. Questo incontro nasce per stimolare un confronto intersettoriale tra Accademia, attori pubblici e privati, e rafforzare il ruolo dell’Università quale punto di riferimento per le nuove professionalità della transizione sostenibile.”
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