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Ecco come ottenere il bonus sicurezza 2025


Nel 2025, chi desidera rendere più sicura la propria abitazione potrà contare su una misura fiscale pensata proprio per questo scopo: ecco come ottenere il cosiddetto Bonus Sicurezza.

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Il Bonus Sicurezza rappresenta un’opportunità concreta per chi vuole migliorare la protezione della propria casa, recuperando parte delle spese attraverso la dichiarazione dei redditi.

Basta seguire le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate per l’invio della documentazione e assicurarsi che ogni passaggio sia tracciabile e regolare dal punto di vista fiscale.

Si tratta di un’agevolazione che consente di ottenere una detrazione dall’Irpef per una serie di interventi volti a prevenire furti, aggressioni o altri reati. Il beneficio è rivolto a tutti i contribuenti, senza vincoli di reddito, e riguarda solo le spese documentate per lavori effettuati direttamente sugli immobili.

Cosa prevede il bonus sicurezza 2025

L’incentivo copre un ampio ventaglio di interventi finalizzati a migliorare la sicurezza delle abitazioni, come l’installazione di sistemi d’allarme, videosorveglianza, serrature rinforzate, inferriate o vetri antieffrazione. Sono ammessi, ad esempio:

  • grate e inferriate alle finestre;

  • porte blindate o con rinforzi specifici;

  • nuovi cancelli o recinzioni murarie;

  • rilevatori anti-intrusione su porte e finestre;

  • tapparelle metalliche e saracinesche di sicurezza;

  • vetri antisfondamento;

  • casseforti a muro;

  • telecamere collegate a centri di sorveglianza;

  • dispositivi antifurto e centraline.

Restano invece escluse dal beneficio le spese sostenute per servizi di sorveglianza, come i contratti stipulati con istituti di vigilanza privata.

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Quanto si può detrarre

La misura prevede due aliquote distinte a seconda del periodo in cui vengono sostenute le spese:

  • 50% per i lavori effettuati entro il 31 dicembre 2024, con un tetto massimo di 96.000 euro per singola unità abitativa;

  • 36% per le spese effettuate dal 1° gennaio 2025, con un limite massimo di 48.000 euro per immobile.

In entrambi i casi, l’importo totale della detrazione viene suddiviso in dieci quote annuali di pari valore. Se l’imposta dovuta nell’anno è inferiore alla quota spettante, l’eccedenza non può essere recuperata né utilizzata in futuro.

Chi ha diritto all’agevolazione

Il bonus è destinato a tutti i contribuenti soggetti all’Irpef, residenti in Italia o all’estero. Non è necessario essere proprietari dell’immobile: possono beneficiarne anche:

  • usufruttuari, comodatari o inquilini;

  • soci di cooperative edilizie;

  • familiari conviventi del possessore (compresi coniugi separati e partner di unione civile);

  • conviventi di fatto non titolari di alcun diritto sull’immobile, a patto che sostengano direttamente la spesa.

In ogni caso, è indispensabile che il soggetto beneficiario risulti intestatario dei pagamenti e delle fatture relative ai lavori.

Come ottenere il bonus sicurezza 2025: requisiti e modalità operative

Per accedere al bonus è necessario rispettare alcune regole fondamentali:

  • i pagamenti devono avvenire tramite bonifico parlante, ossia contenente una causale precisa, il codice fiscale del beneficiario della detrazione e il numero di partita IVA o codice fiscale del destinatario del pagamento;

  • vanno conservate tutte le ricevute fiscali, le fatture e la documentazione tecnica relativa agli interventi;

  • le spese devono essere riportate nella dichiarazione dei redditi (modello 730 o Redditi PF) dell’anno in cui sono state effettivamente sostenute.

Nel caso di interventi effettuati su immobili utilizzati in parte per attività commerciali o professionali, la detrazione si applica solo in modo proporzionale alla parte residenziale.

Attenzione alla cumulabilità

Il Bonus Sicurezza non può essere sommato ad altri incentivi fiscali, come quello per la riqualificazione energetica degli edifici. Se un intervento rientra in entrambe le categorie, il contribuente deve scegliere quale agevolazione applicare.



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