Nel 2024, le reti d’impresa si confermano uno strumento strategico e in costante consolidamento nell’economia italiana. A quindici anni dalla loro introduzione, secondo l’Osservatorio Nazionale Reti d’Impresa (ONRI), curato da InfoCamere, RetImpresa e la Venice School of Management dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, i numeri raccontano una crescita strutturale, soprattutto tra le PMI.
Alla fine del 2024 risultavano attivi in Italia 9.630 contratti di rete, con un incremento dell’8,1% rispetto all’anno precedente, coinvolgendo 50.298 imprese, in crescita del 6,5%. Quasi 9 imprese su 10 partecipano a reti composte da meno di 10 membri, e più della metà a micro-reti con meno di 5 componenti.
PMI protagoniste e rete come leva di resilienza
La rete si conferma uno strumento ad alta vocazione territoriale e cooperativa, soprattutto per le micro e piccole imprese: il 51,6% delle aziende retiste ha meno di 10 addetti, sebbene siano le medie e grandi imprese (oltre 50 dipendenti) a concentrare l’80% degli occupati nelle reti. Complessivamente, le imprese retiste danno lavoro a quasi 1,7 milioni di persone, di cui il 98% sono dipendenti.
Dal punto di vista settoriale, il 48% delle imprese in rete opera in agroalimentare (21,8%), costruzioni (14%) e commercio (12,6%). A livello territoriale, la maggiore densità si registra in Friuli Venezia Giulia (250 imprese in rete ogni 10mila) e Lazio (173 ogni 10mila).
Inclusione e nuovi modelli di cooperazione
Un elemento rilevante dell’edizione 2024 riguarda l’inclusione nei contratti di rete di profili imprenditoriali femminili, giovanili e stranieri. Quasi la metà dei contratti attivi (47%) include almeno una di queste componenti. Le imprese femminili rappresentano il 17,9%, quelle giovanili il 5%, le straniere il 3,6%. Il Lazio si conferma la regione più inclusiva per tutti e tre i profili.
In espansione anche i modelli ibridi, in cui le imprese collaborano con associazioni, fondazioni e cooperative per perseguire obiettivi non solo economici, ma anche sociali e culturali.
Gli obiettivi delle reti: tecnologia, contratti, innovazione
Secondo i risultati della survey ONRI, gli obiettivi più frequentemente perseguiti dalle reti sono:
- aumento del potere contrattuale (38%)
- sviluppo congiunto di nuove tecnologie di processo (27%)
- partecipazione a bandi e appalti pubblici (26%)
Le reti che condividono tecnologie, forniture e processi registrano le performance più elevate in termini di coesione, innovazione e crescita di mercato. In particolare, le reti del commercio mostrano una correlazione positiva significativa tra struttura reticolare e successo commerciale.
Un modello in evoluzione, anche grazie al PNRR
I dati dell’ONRI si basano su fonti ufficiali InfoCamere e su un’analisi approfondita di 633 reti monitorate dal 2019 al 2023. Il lavoro si inserisce nel progetto di ricerca PRIN “Organizing for resilience”, finanziato con fondi europei nell’ambito del PNRR – Next Generation EU.
Le reti si confermano dunque un laboratorio permanente di resilienza economica e cooperazione imprenditoriale, con potenzialità di ulteriore sviluppo soprattutto in contesti di transizione tecnologica e sostenibilità.
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