Il Presidente ha ribadito che il lavoro resta al centro della coesione sociale e della democrazia: “Il lavoro è radice di libertà, ha animato la nostra democrazia, ha prodotto eguaglianza e coesione sociale. È stato il vettore più potente di giustizia, di mobilità sociale, di costruzione del welfare”
“Il lavoro non può essere quello di consegnare alla morte, ma indice di sviluppo, motore di progresso, strumento per realizzarsi come persona”. È questo uno dei passaggi più intensi dell’intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, oggi a Latina in occasione delle celebrazioni per la Festa del Lavoro.La visita si è svolta presso la BSP Pharmaceuticals, azienda d’eccellenza nella produzione di biofarmaci per l’oncologia e l’immunoterapia, dove Mattarella ha incontrato vertici aziendali e lavoratori, prima di intervenire alla cerimonia ufficiale organizzata nell’auditorium dello stabilimento.
Il Presidente ha aperto il suo discorso con un saluto caloroso ai presenti e un riconoscimento alla rete di imprese del territorio: “Saluto con grande cordialità tutti i presenti. Le lavoratrici e i lavoratori, a partire da quelli della BSP, che partecipano a una rete di imprese assai significative per questo territorio e per l’Italia nel suo insieme”.
“Le morti sul lavoro sono una piaga insopportabile”
Mattarella ha ribadito con forza l’urgenza di affrontare il tema delle morti sul lavoro: “È una piaga che non accenna ad arrestarsi. In questi primi mesi del 2025 ha già mietuto centinaia di vite. Non sono tollerabili né indifferenza né rassegnazione”. Ha ringraziato i sindacati Cgil, Cisl e Uil per aver dedicato il Primo Maggio alla sicurezza nei luoghi di lavoro, sottolineando che “la sicurezza è un tema fondamentale di civiltà” e che riguarda istituzioni, imprese e lavoratori.
Il valore strategico della farmaceutica
Grande attenzione è stata dedicata all’eccellenza dell’industria farmaceutica italiana e, in particolare, al ruolo del distretto del Lazio: “La farmaceutica, nel Lazio, costituisce un vero e proprio distretto di eccellenza. L’industria di questo settore è un punto di forza per il nostro Paese”. Ha citato i dati sulle esportazioni verso gli Stati Uniti – 4.356 milioni di dollari nel 2023 – e lodato l’impegno della BSP nella ricerca contro i tumori e le malattie neurodegenerative.
Durante la visita allo stabilimento, accompagnato dal Cavaliere del Lavoro Aldo Braca, Mattarella ha definito la realtà produttiva “una frontiera avanzata scientifica e tecnologica”, sottolineando il valore del lavoro in questo ambito come “opportunità affascinante di contribuire alla salute delle persone e al potenziamento della scienza della vita”.
Salari, giovani e coesione sociale
Il Capo dello Stato ha anche toccato i nodi più attuali del mondo del lavoro, soffermandosi sulle dinamiche salariali negative: “Il Rapporto mondiale dell’OIL 2024-2025 segnala che in Italia i salari reali sono inferiori a quelli del 2008, nonostante una ripresa dal 2024 e un aumento della produttività. È un problema grave per il nostro Paese”.
Mattarella ha evidenziato come i bassi salari influenzino anche la denatalità e la fuga dei giovani all’estero: “Fenomeni che impoveriscono il nostro capitale umano. Anche per questo sono importanti realtà come questa, proiettate sul futuro e sulla qualità della preparazione”.
“Il lavoro è radice di libertà”
Il Presidente ha ribadito che il lavoro resta al centro della coesione sociale e della democrazia: “Il lavoro è radice di libertà, ha animato la nostra democrazia, ha prodotto eguaglianza e coesione sociale. È stato il vettore più potente di giustizia, di mobilità sociale, di costruzione del welfare”.
Non è mancata una riflessione sulle sfide future, legate alla digitalizzazione e all’intelligenza artificiale: “Sono grandi opportunità, ma anche rischi per le condizioni di lavoro. Vanno governate con responsabilità e cooperazione, a partire da quella europea”.
“Mai dimenticare il principio di umanità”
Citazioni significative hanno accompagnato la conclusione dell’intervento. Il Presidente ha richiamato le parole di Papa Francesco nel messaggio pasquale: “Non venga mai meno il principio di umanità come cardine del nostro agire quotidiano”. Ha inoltre sottolineato il valore del dialogo sociale come volano di progresso: “Conviene sempre investire nel dialogo. Ha portato alla nascita dello Stato sociale e può guidarci nelle trasformazioni attuali”.
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